Concetti Chiave
- La Guerra dei Trent'anni, iniziata in Boemia, si estese in Europa alterando i rapporti di forza tra le principali potenze del continente.
- Il conflitto, diviso in quattro fasi, vide inizialmente il predominio delle forze cattoliche, con la battaglia della Montagna Bianca che segnò una vittoria decisiva.
- La partecipazione della Svezia sotto Gustavo Adolfo portò a successi significativi per i protestanti, sebbene si concludesse con la pace di Praga.
- L'intervento francese fu determinante per il fronte protestante, culminando nella vittoria di Rocroi e la pace di Westfalia che ridisegnò il potere in Europa.
- La pace di Westfalia sancì la fine delle guerre di religione, riconoscendo tre religioni e avviando il processo di secolarizzazione, ponendo le basi dell'Europa moderna.
Indice
- Le origini del conflitto europeo
- La ribellione boema e la defenestrazione
- La battaglia della Montagna Bianca
- Intervento danese e pace di Lubecca
- Conflitti in Italia settentrionale
- La guerra del Monferrato
- Gustavo Adolfo e la battaglia di Lutzen
- Intervento francese e pace di Westfalia
- Conseguenze della pace di Westfalia
Le origini del conflitto europeo
Le strutture dei maggiori Stati europei (Francia, Impero, Spagna e Inghilterra) furono messe alla prova nel corso di un lungo conflitto che, nato in Germania, sì estese in buona parte del continente per circa trent’anni con una guerra che modificò i rapporti di forza in Europa.
La ribellione boema e la defenestrazione
La scintille partì dai paesi dell'Est europeo in particolar modo dalla zona boema che si ribellò a Ferdinando d'Asburgo, cugino dell’imperatore Mattia il quale, malato e senza discendenti aveva assegnato al parente la corona di Boemia.
Questa regione comprendeva dottrine contrarie al cattolicesimo; infatti erano assai diffuse le tesi del riformatore Hus morto sul rogo il 6 luglio 1415, e il protestantesimo. Il sovrano invece era non solo fervente cristiano educato dai Gesuiti, ma capo, insieme al duca di Baviera, della Lega cattolica tedesca. Allorché il re ordinò la chiusura e la distruzione di chiese protestanti, la rivolta scoppiò nella capitale con la cosiddetta defenestrazione di Praga che vide due legati imperiali buttati giù dalle finestre del palazzo reale. Ebbe inizio, così, un lungo conflitto che avrebbe insanguinato 1’Europa e che può essere suddiviso in quattro fasi.
La battaglia della Montagna Bianca
I Boemi offrirono la corona a Federico V del Palatinato, ma le forze cattoliche riuscirono a prevalere. Il nuovo imperatore Ferdinando II (già re di Boemia) con l’aiuto Spagnolo sconfisse i ribelli nella battaglia della Montagna Bianca (1620), a cui seguirono confische e persecuzioni contro i Boemi. Buona parte del Palatinato fu assegnata al duca di Baviera che aveva aiutato l’imperatore.
Intervento danese e pace di Lubecca
In questi anni entrò in guerra Cristiano iv di Danimar¬ca a fianco dei protestanti. Si combatté nel Nord Euro¬pa, dove il re Cristiano fu sconfitto dai tedeschi guidati da Albrech von Wailenstein, generale boemo, uno dei condottieri più famosi del tempo, che riuscì a occupare quasi tutta la Danimarca, costringendo il re alla pace di Lubecca.
Conflitti in Italia settentrionale
Le operazioni riguardarono anche l’italia settentrionale, poiché li si scontrarono Francia e Spagna nel corsa delle due guerre del Monferrato. Il primo conflitto scoppiò per il dominio sulla Valtellina, luogo strategicamente molto importante per gli Asburgo, dal momento che il suo possesso permetteva il passaggio dal ducato di Milano (sotto gli Asburgo di Spagna) al Tirolo (sotto gi Asburgo d’Austria). La Francia, in questa occasione, appoggiò Carlo Emanuele di Savoia e Venezia che noi gradivano un ulteriore ingrandimento asburgico.
La guerra del Monferrato
Il secondo scontro ebbe inizio alla morte di Vincenzo, Gonzaga, duca di Mantova e del Monferrato, che era senza eredi. Da una parte la Spagna, l’Impero e il duca di Savoia appoggiavano Ferrante di Guastalla; la Francia sosteneva, invece, Carlo dì Nevers, il quale risultò vincitore dopo aspri combattimenti e dopo catastrofi come la calata dei Lanzichenecchi (truppe mercenarie al soldo dell’imperatore). Il duca di Savoia, Vittorio Amedeo I , figlio di Carlo Emanuele I, fu costretto a fir¬mare il. trattato di Cherasco (16314,. in base al quale si impegnava a liberare il Monferrato (occupato nel corso della guerra) e a cedere Pinerolo alla Francia.
Gustavo Adolfo e la battaglia di Lutzen
La guerra sì spostò nuovamente nel Nord Europa dove brillò il genio del più grande condottiero del secolo Gustavo’Adolfo, re di Svezia, sceso in campo non solo per difendere i protestanti ma anche per assicurarsi l'egemonia del baltico. Egli attraversò la Germania (Pomerania, Brandeburgo, Sassonia, Baviera, Palatinato) con il suo potentissimo esercito, in cui artiglieri, cavalieri e fucilieri dotati di armi leggere e resistenti, cooperavano in combattimento a seconda delle circo¬stanze. Questo geniale stratega si alleò con la Francia e ottenne numerosi successi fino alla battaglia di Lutzen nella quale sbaragliò gli avversari, trovando, però, la morte sul campo. Soltanto la sconfitta di Nordlingen (1634) fermò la Svezia che, assieme ai principi protestanti, dovette accettare la pace di Praga e la momentanea sottomissione all’imperatore.
Intervento francese e pace di Westfalia
L’intervento diretto della Francia in chiara funzione antiasburgica fu provvidenziale per il fronte protestante. Le azioni principali si spostarono sul Reno e, a Rocroi, le truppe francesi comandate dal principe di Condé ottennero una grande vittoria nel 1643.
Conseguenze della pace di Westfalia
Gli Asburgo dì Spagna, intanto, sconvolti da oltre ventisei anni di ostilità, erano stati costretti a cedere il Porto¬gallo, tornato sotto la dinastia di Braganza, e a domare varie rivolte indipendentistiche in Catalogna. Per questo motivo anche l’imperatore, che ormai poco poteva con¬tare sull’alleato spagnolo, si rese conto della impossibilità di una vittoria finale. Così fin dal 1642 si intavolarono trattative di pace in due distinte cittadine della Westfalia, Mùnster (tra Impero e protestanti) e Osnabrùck (tra impero e cattolici). Ci vollero quattro anni perché gli accordi segreti sfociassero nella pace di Westfalia (1648). La Francia, uscita vincitrice dal conflitto, si sostituì alla Spagna quale potenza egemone in Europa, ottenendo definitivamente le città di Metz, Toul e Verdun (già conquistate nel 1552), l’Alsazia, Pinerolo e Casale Monferrato in Italia. La Svezia ebbe la Pomerania occidentale le dette il predominio sul Baltico; inoltre il possesso dell'arcivescovato di Brema consentì alla Svezia di entrare a far parte della Dieta imperiale. La Danimarca man¬tenne i ducati di Schleswig e Roistein; Federico Guglielmo dì Brandeburgo ingrandì i suoi territori a spese della Pomerania orientale. La Germania non perse l’autonomia, frazionata in una miriade dì piccoli Stati (circa 350) non poté da questo momento in poi incidere in modo significativo sulla politica europea. Il titolo imperiale rimasto agli Asburgo d’Austria, non ebbe più alcun valore, così che essi decisero di interessarsi dei loro territori ereditari. La Spagna, poi, perse per sempre le Pro¬vince Unite e fu ridotta al rango di potenza di secondo piano. La pace di Westfalia riconobbe l’esistenza di tre religioni: (cattolica, calvinista, protestante) e, quindi, determinò la conclusione delle guerre di religione. Inoltre cominciò anche il processo di secolarizzazione, cioè il trasferimento di alcuni beni e privilegi della Chiesa ai rappresentanti del potere secolare. Ora possiamo comprendere perché si dice che qui nasce l'Europa moderna: vengono infatti sanciti dei principi tutt'ora alla base delle costituzioni moderne come la laicità (decade infatti il principio del "cuius regio, eius religio"), la libertà di culto, la libertà e sovranità di uno stato.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali del conflitto europeo descritto nel testo?
- Quali furono le conseguenze della battaglia della Montagna Bianca?
- Come influenzò la guerra del Monferrato i rapporti di potere in Italia settentrionale?
- Quale fu il ruolo di Gustavo Adolfo nella guerra e quale fu il suo esito?
- Quali furono le principali conseguenze della pace di Westfalia?
Il conflitto europeo, noto come la Guerra dei Trent'anni, iniziò in Germania e si estese in gran parte del continente. Fu innescato dalla ribellione boema contro Ferdinando d'Asburgo e dalla defenestrazione di Praga, con tensioni religiose tra cattolici e protestanti.
Dopo la battaglia della Montagna Bianca, le forze cattoliche prevalsero, portando a confische e persecuzioni contro i Boemi. Parte del Palatinato fu assegnata al duca di Baviera, alleato dell'imperatore Ferdinando II.
La guerra del Monferrato vide scontri tra Francia e Spagna per il controllo della Valtellina e del Monferrato. La Francia sostenne Carlo di Nevers, che vinse, mentre il duca di Savoia fu costretto a cedere Pinerolo alla Francia.
Gustavo Adolfo, re di Svezia, fu un grande condottiero che difese i protestanti e cercò l'egemonia sul Baltico. Ottenne successi fino alla battaglia di Lutzen, dove morì. La Svezia fu fermata a Nordlingen e accettò la pace di Praga.
La pace di Westfalia del 1648 segnò la fine delle guerre di religione, riconoscendo tre religioni e avviando la secolarizzazione. La Francia divenne potenza egemone in Europa, mentre la Spagna perse il suo status di grande potenza. La Germania rimase frammentata in piccoli stati.