Concetti Chiave
- La Costituzione termidoriana del 1793 in Francia non crea un esecutivo come in una monarchia costituzionale, mancando poteri di veto e iniziativa legislativa.
- L'esecutivo previsto è più un organo di garanzia istituzionale che di attuazione legislativa, con il compito di preservare la Costituzione.
- Il referendum sulla Carta ha visto oltre 1 milione di voti favorevoli, ma solo mezzo milione di contrari, con una bassa partecipazione al voto.
- La scarsa affluenza elettorale riflette l'ostilità del popolo, ancora legato ai montagnardi o al Re, verso una Costituzione nata da un colpo di Stato.
- Critiche emergono anche per il decreto sulla continuità con la Convenzione e l'istituzione della prima indennità parlamentare durante un periodo di crisi.
Indice
La costituzione termidoriana del 1793
Con la Costituzione termidoriana del 1793 in Francia, nonostante le molte modifiche e novità apportate, non si raggiunge certamente l’esecutivo di una monarchia costituzionale, dato che non ha potere di porre veti di sorta, così come non ha possibilità di iniziativa legislativa. Esecutivo che è stato previsto dalla Costituzione che aiuti nella preservazione della Costituzione stessa, quindi che non viene visto tanto come un organo di attuazione legislativa, quando dai compiti prettamente di garanzia istituzionale.
Approvazione e partecipazione popolare
La Carta viene approvata dal popolo in un referendum che ha come risultato oltre 1 milione di voti favorevoli, ma mezzo milione di voti negativi.
Scarsa partecipazione al voto che non deve sorprendere, dato che i cittadini inattivi erano ancora disabituati a partecipare a delle elezioni.Ostilità e critiche alla carta
Bassa affluenza che tradisce tutti i problemi che seguiranno l’attuazione della Costituzione. Il popolo, o perché ancora fedele ai montagnardi, oppure ancora al Re, è molto ostile a questa carta, alla fin fine frutto di un colpo di Stato. Negativamente è giudicato anche il decreto sulla continuità con la Convenzione, così come l’indennità parlamentare che viene per la prima volta stabilita, segno che i rappresentanti del popolo pensano (anche) a se stessi in un periodo di guerra e crisi.