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Concetti Chiave

  • Il Comitato di salute pubblica diventa l'organo esecutivo centrale della Francia rivoluzionaria, guidato da Maximilien Robespierre, leader dei Giacobini radicali.
  • La Francia affronta minacce esterne di guerra e interne di insurrezione, portando i rivoluzionari a prendere decisioni drastiche per stabilizzare il paese.
  • L'economia è destabilizzata dalla svalutazione degli assegnati e dall'instabilità dei prezzi, portando alla fissazione di prezzi massimi per beni e salari.
  • La repressione politica diventa violenta con processi sommari e condanne a morte di presunti nemici della Rivoluzione tramite la ghigliottina.
  • La radicalizzazione della Rivoluzione è alimentata da un senso di assedio, con il Comitato che cerca di eliminare le minacce interne ed esterne al nuovo ordine repubblicano.

Indice

  1. La Francia del 1793
  2. Il ruolo di Robespierre
  3. Le decisioni drastiche del Comitato
  4. Problemi economici e assegnati
  5. La minaccia interna ed esterna
  6. La violenza della Rivoluzione

La Francia del 1793

La Francia di inizio ‘93 è governata dalla Coalizione e dentro di essa dal Comitato di salute pubblica, l’organo esecutivo.

Il ruolo di Robespierre

In questo Comitato, ma anche nella vita politica francese in generale, emerge sempre più la figura di un leader, il leader dei Giacobini più radicali, ovvero Maximilien Robespierre, un avvocato e grande attore, un uomo molto serio e non un pazzo sanguinario.

Nell’immaginario collettivo, invece, egli diventa il simbolo della violenza politica giustificata, mentre egli è il frutto di una stagione politica.

Le decisioni drastiche del Comitato

A fronte della minaccia esterna della guerra, della minaccia interna di una insurrezione della Vandea e della necessità di riorganizzare il sistema istituzionale francese, i rivoluzionari parigini e in particolare i membri del Comitato di salute pubblica cominciano a prendere delle decisioni piuttosto drastiche. Ad esempio, essi impongono il prezzo massimo del grano, uno dei motivi che aveva scontentato le masse popolari, ma mettono anche un massimo per il salario e poi via, via per tutti i prezzi.

Problemi economici e assegnati

Quello dei prezzi era un problema enorme, costituito da un lato dall’aspetto cerealicolo e dall’altro dalla circolazione degli assegnati. Man mano che le faccende francesi si complicano il valore degli assegnati precipita: calando la fiducia nella possibilità che gli assegnati vengano cambiati dallo Stato con il valore del denaro reale, del valore indicato nell’assegnato si poteva al massimo ambire a usarne la metà, perché la gente non si fida dell’esito che avrà quella moneta. Uno dei compiti della Convenzione è quello di fissare dei prezzi massimi per i beni e per i salari, onde evitare che i prezzi vadano fuori controllo e che si ritorni quindi al baratto.

La minaccia interna ed esterna

La Francia rivoluzionaria si sente minacciata da una parte dai monarchici, alcuni conservatori e altri aderenti alla monarchia costituzionale ma non all’evoluzione repubblicana, dall’altra dai radicali, che vorrebbero il comunismo, la perequazione totale delle ricchezze (esproprio delle ricchezze dei nobili, dei benestanti e la loro ridistribuzione).

La violenza della Rivoluzione

Il Comitato si barcamena tra le due sponde eliminando fisicamente i nemici della Rivoluzione, attraverso la ghigliottina: instaurando dei processi sommari, coloro che vengono accusati (soprattutto i conservatori) di essere nemici della Rivoluzione vengono condannati a morte. Ma la violenza oggettiva di questa fase rivoluzionaria, se si tiene conto che lo condanne a morte sono 6000 nel corso di un anno, è che esse sono tutte giuridicamente insostenibili, frutto di processi falsi. La radicalizzazione violenta della Rivoluzione, in questa fase, si spiega solo attraverso il contesto, composto da un’insurrezione interna e una minaccia esterna, che provoca un senso di assedio nei rivoluzionari parigini.

Domande da interrogazione

  1. Chi era il leader emergente dei Giacobini durante la dittatura giacobina e il Terrore?
  2. Il leader emergente dei Giacobini più radicali era Maximilien Robespierre, un avvocato e grande attore, che divenne simbolo della violenza politica giustificata.

  3. Quali misure drastiche furono adottate dal Comitato di salute pubblica per affrontare le minacce interne ed esterne?
  4. Il Comitato di salute pubblica impose il prezzo massimo del grano e dei salari, e fissò prezzi massimi per i beni per evitare il ritorno al baratto e controllare l'economia.

  5. Qual era il ruolo della ghigliottina durante il Terrore?
  6. La ghigliottina fu usata per eliminare fisicamente i nemici della Rivoluzione attraverso processi sommari, condannando a morte soprattutto i conservatori.

  7. Come si spiega la radicalizzazione violenta della Rivoluzione in questo periodo?
  8. La radicalizzazione violenta si spiega attraverso il contesto di insurrezione interna e minaccia esterna, che provocò un senso di assedio nei rivoluzionari parigini.

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