Concetti Chiave
- Il Re di Francia è limitato nei rapporti con l'Assemblea legislativa, senza potere di iniziativa legislativa o blocco delle leggi fiscali.
- Il potere esecutivo è concesso esclusivamente al Re, ma deve essere esercitato con la collaborazione dei Segretari di Stato.
- Mirabeau propone che i Segretari di Stato possano essere scelti tra i membri dell'Assemblea, ma la Costituente si oppone per evitare l'influenza del Re nell'Assemblea.
- Viene stabilita l'incompatibilità tra le cariche di deputato e Segretario, eliminando la possibilità di ricoprire entrambe le posizioni.
- Si proibisce ai membri della Costituente di accettare dal Governo cariche o ricompense per evitare influenze indebite del Re sui deputati.
Indice
Limitazioni del re nei rapporti legislativi
Il Re viene limitato al riguardo dei rapporti con l'Assemblea legislativa, non avendo il potere di iniziativa legislativa, oppure l’impossibilità di bloccare leggi relative a nuove imposte o imposte in generale, dato che la materia dei contributi pubblici spetta solo all’Assemblea (Titolo V).
Poteri esecutivi e ruolo dei segretari
Certo è che, se il governo è monarchico, il Re deve conservare dei poteri. Ad egli, in via esclusiva, è concesso il potere esecutivo. Però si deve avvalere della collaborazione di Segretari di Stato, che devono controfirmare qualsiasi suo ordine.
Proposte di Mirabeau e reazioni della Costituente
Mirabeau (guardando essenzialmente alla propria carriera politica) propone che il possa scegliere i Segretari tra i membri dell’Assemblea, con il deputato-ministro che può mantenere entrambe cariche e funzioni, così da creare un collegamento tra il corpo dell’assemblea e la monarchia. Ma la Costituente, che già ora sembra vivere di vita propria, è assolutamente contraria, non tanto per il principio di separazione dei poteri, ma perché non si vuole lasciare al Re la facoltà di agire all’interno dell’Assemblea stessa, verso la quale guardava con sospetto.
Incompatibilità tra cariche e misure anti-corruzione
Quindi, si decide che se un deputato vuole accettare la nomina a Ministro, deve optare tra una delle due cariche. In seguito si eliminerà anche questa possibilità, affermando che c’è incompatibilità assoluta tra deputato e Segretario. E ancora si stabilisce che nessun membro della Costituente può accettare dal Governo, durante la legislatura, alcuna carica, dono, pensione, trattamento, impiego, etc, neppure dando le dimissioni. Si cerca di rendere del tutto impossibile al Re l’acquisire la benevolenza dei deputati con ricompense.