Concetti Chiave
- Firenze vide il consolidamento del potere nelle mani di famiglie ricche, tra cui gli Albizzi e i Medici, dopo la rivolta dei Ciompi.
- I Medici, originari del contado, si trasferirono a Firenze nel XII secolo per intraprendere attività mercantili e finanziarie.
- Cosimo de' Medici fu eletto gonfaloniere nel 1435, inaugurando la Signoria medicea senza cambiare formalmente la struttura repubblicana.
- Sotto il governo di Cosimo, Firenze prosperò economicamente e artisticamente, diventando un modello per l'Europa.
- La Signoria medicea continuò con Piero e Lorenzo il Magnifico, che cercarono l'equilibrio tra gli Stati italiani.
Indice
L'egemonia del popolo grasso
Dopo la rivolta dei Ciompi, si consolidò l'egemonia del popolo grasso sulla città. Il potere si concentrò nelle mani di pochissime famiglie, la cui ricchezza si fondava sulla proprietà terriera o su attività finanziarie e commerciali. Fra queste famiglie si imposero quella degli Albizzi e quella dei Medici.
L'ascesa dei Medici
Provenienti dal contado, i Medici giunsero a Firenze nel XII secolo per dedicarsi all'attività mercantile e finanziaria.
Nel 1435 Cosimo de' Medici venne eletto gonfaloniere della città: la massima autorità della repubblica.La Signoria medicea
Fu l'inizio della singolare Signoria medicea. Lo Stato, infatti, rimase formalmente una repubblica: durante il suo lungo governo (1435-1464) Cosimo non volle mai farsi chiamare "signore", né volle abolire le vecchie istituzioni comunali che però persero totalmente di significato. In apparenza nulla cambiò: Cosimo sapeva bene quanto i cittadini fossero legati alle loro rappresentanze. Con grande intelligenza si limitò a inserire uomini di sua fiducia nei posti chiave delle istituzioni. In questo modo riuscì a controllare tutta la vita politica.
La prosperità sotto Cosimo
La stabilità di governo sotto Cosimo portò alla città prosperità economica e prestigio artistico: in breve Firenze divenne un modello per tutta l'Europa.
La continuità dinastica
Alla morte di Cosimo, nel 1464, il potere passò prima al figlio Piero (1469) e poi al nipote Lorenzo (1478-1494) dando così continuità dinastica alla Signoria di Firenze. Per la sua straordinaria personalità, Lorenzo venne detto "il Magnifico". Con lui Firenze svolse un ruolo centrale nella ricerca dell'"equilibrio" fra i vari Stati italiani.