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Concetti Chiave

  • Gli Stati europei dell'età moderna variavano significativamente nelle dimensioni, dagli ampi imperi dell'est agli stati frammentati dell'Europa centrale.
  • Le forme di governo differivano, con alcune regioni caratterizzate da repubbliche e altre da monarchie dinastiche, ciascuna con implicazioni diverse per la stabilità politica.
  • La Polonia rappresentava un'eccezione con il suo sistema di repubblica nobiliare, dove i nobili eleggevano il re.
  • I re e i governi aristocratici delle repubbliche necessitavano del consenso dei poteri locali per reclutare soldati e imporre tasse.
  • Molti monarchi cercavano di consolidare il loro potere, sfruttando i conflitti locali per rafforzare il controllo politico e militare.

Differenza tra gli Stati europei
In età moderna l’Europa era divisa in Stati che avevano caratteristiche diverse. In primo luogo variavano le loro dimensioni: nella parte orientale vi erano alcuni Imperi molto estesi (Austria, Russia, Impero Ottomano)che riunivano al loro interno numerose popolazioni; in Europa centrale la Germania (Impero Germanico) e l’Italia erano frantumate in tanti Stati spesso molto piccoli e perciò molto deboli; nella parte occidentale e settentrionale infine vi era una serie di Stati di medie dimensioni (Francia, Spagna, Inghilterra, Svezia), divisi da rivalità e spesso in guerra tra loro.
Anche le forme di governo erano molto differenti da Stato a Stato: alcuni Stati europei, di solito tra quelli meno estesi, erano repubbliche, come Genova, Venezia, Ragusa (Dubrovnik), la Federazione Svizzera, le Province Unite (Olanda); gli altri erano monarchie dinastiche (in cui la successione avveniva per diritto ereditario e all’interno della stessa famiglia); un caso a parte era quello della Polonia che nel 1672 divenne una repubblica nobiliare, in cui il re veniva eletto dai nobili.
Le monarchie dinastiche garantivano una certa continuità, ma quando una dinastia finiva, potevano scatenarsi guerre per la successione al trono, come avvenne più volte nel XVIII secolo (guerre di successione spagnola, 1701-1714; polacca, 1733-1738; austriaca, 1740-1748).
Potere dei re
Come nel Medioevo, in età moderna i re o i governi aristocratici delle repubbliche dovevano cercare il consenso dei poteri locali, in particolare delle diverse Assemblee, senza le quali non sarebbe stato possibile reclutare i soldati e imporre la tassazione.
Molti re cercarono di rafforzare il proprio controllo sul territorio, spesso approfittando dei contrasti esistenti tra i diversi poteri locali, ad esempio tra i nobili e le comunità contadine. In gran parte dell’Europa i re riuscirono a imporre il proprio potere nelle decisioni politiche, nell’uso della violenza armata: solo gli uomini dal re potevano mantenere rapporti con gli altri Stati, giudicare, fare ricorso alle armi.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano le principali differenze tra gli Stati europei in età moderna?
  2. Gli Stati europei differivano principalmente per dimensioni e forme di governo. Alcuni erano grandi imperi, altri piccoli Stati frammentati, e le forme di governo variavano tra repubbliche e monarchie dinastiche.

  3. Come veniva gestito il potere dai re in età moderna?
  4. I re cercavano di rafforzare il loro controllo approfittando dei contrasti locali e imponendo il loro potere nelle decisioni politiche e nell'uso della violenza armata, mantenendo il monopolio delle relazioni esterne e della giustizia.

  5. Qual era il ruolo delle Assemblee locali nel governo degli Stati?
  6. Le Assemblee locali erano cruciali per il reclutamento dei soldati e l'imposizione delle tasse, e i re dovevano cercare il loro consenso per governare efficacemente.

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