Concetti Chiave
- Intellettuali francesi del XVI secolo riflettono sulla crisi religiosa interna e criticano l'ingerenza spagnola nelle Guerre di religione in Francia.
- La corrente dei politiques sostiene che la politica debba prevalere sulla religione per mantenere l'ordine e l'unità dello Stato.
- I politiques, a differenza di Machiavelli, credono che la politica debba rispettare la morale cristiana come base della convivenza civile.
- Jean Bodin, esponente principale dei politiques, introduce il concetto di sovranità come potere centralizzato e indivisibile dello Stato.
- Bodin sostiene che l'unità della sovranità è fondamentale per evitare la disgregazione dello Stato e mantenere l'ordine sociale.
Indice
Riflessioni sulla convivenza religiosa
Attorno al problema della convivenza religiosa in Francia cominciano a riflettere degli intellettuali, che si chiedono come sia possibile che un Paese come la Francia non curi i propri interessi internazionali perché occupato al proprio interno in una lotta intestina fra due confessioni religiose, che per altro sono entrambe cristiane e quindi professano gli stessi princìpi morali ritenuti alla base della convivenza civile.
Ingerenza spagnola e autonomie statali
Gli intellettuali francesi contestano, vedendola come davvero pericolosa, l’ingerenza spagnola nelle Guerre di religione in Francia: gli spagnoli continuano a finanziare e ad armare la parte cattolica, perciò Filippo II assume un peso forte nelle vicende interne francesi. Gli osservatori ritengono che non si possa mettere a repentaglio l’autonomia dello Stato per motivi religiosi.
La corrente dei politiques
I pensatori che sviluppano queste riflessioni appartengono ad una corrente di filosofia politica passata con corrente dei politiques, cioè coloro i quali cominciano a sostenere che la politica debba avere un ruolo preminente rispetto alla religione. Non corrisponde alla posizione machiavelliana, in quanto Machiavelli considera la politica amorale, cioè indipendente dalla morale, mentre i politiques sostengono che l’ordine, la pace interna, è un bene più importante della uniformità religiosa: la politica non è amorale, ma non si può distruggere uno Stato per difendere una confessione religiosa, fermo restando che il cristianesimo è la base della convivenza civile e della vita politica dello Stato.
Jean Bodin e la sovranità
Il principale esponente di questa corrente filosofica è Jean Bodin, che nel 1566 pubblica I sei libri della repubblica, tanto famosa da far passare alla storia Bodin come il primo teorico del concetto di sovranità. Quando lo Stato rischia seriamente di sfaldarsi, perché c’è una lotta che non ha fondamenti esclusivamente politici, quello che si vuol far prevalere è l’unità della sovranità: secondo Bodin, la sovranità è il potere di governare un territorio che dev’essere unificato, centralizzato, non si può parcellizzare e non va distrutto, perché si perde l’ordine e il diritto sociale.
Domande da interrogazione
- Qual è il problema principale che gli intellettuali francesi stanno cercando di risolvere?
- Qual è la posizione dei politiques riguardo al rapporto tra politica e religione?
- Chi è il principale esponente della corrente dei politiques e quale concetto ha introdotto?
Gli intellettuali francesi stanno cercando di risolvere il problema della convivenza religiosa in Francia, preoccupati che le lotte interne tra confessioni religiose stiano compromettendo gli interessi internazionali del Paese.
I politiques sostengono che la politica debba avere un ruolo preminente rispetto alla religione, ritenendo che l'ordine e la pace interna siano più importanti dell'uniformità religiosa, pur mantenendo il cristianesimo come base della convivenza civile.
Il principale esponente della corrente dei politiques è Jean Bodin, che ha introdotto il concetto di sovranità, sostenendo che lo Stato deve essere unificato e centralizzato per mantenere l'ordine e il diritto sociale.