Concetti Chiave
- Il Concilio di Trento fu convocato nel 1542 e riunito nel 1545 per affrontare la crisi religiosa tra cattolici e protestanti, voluto dall'imperatore per stabilizzare l'Impero.
- La città di Trento fu scelta per il Concilio perché situata nei confini imperiali e in territorio italiano, conciliando esigenze politiche di cattolici e luterani.
- Il Concilio si protrasse per 18 anni a causa di interruzioni dovute a guerre ed epidemie, con spostamenti tra Trento e Bologna.
- Le discussioni teologiche del Concilio portarono a una frattura con i protestanti, poiché la Chiesa cattolica confermò i suoi princìpi dottrinali senza concessioni.
- La Controriforma riaffermò i princìpi cattolici, mentre la Riforma cattolica introdusse cambiamenti organizzativi, delegando al papa l'emissione di canoni e decreti.
Indice
Convocazione del concilio di Trento
Dopo anni in cui l’imperatore chiedeva un Concilio per mettere fine alla diatriba religiosa, che rappresentava un problema di stabilità per l’Impero, quando sale al trono Paolo III Farnese si riesce a trovare un accordo e nel 1542 viene convocato il Concilio, riunito poi nel 1545.
Viene scelta la città di Trento perché si trova all’interno dei confini imperiali e allo stesso tempo è in territorio italiano: i luterani si dovrebbero sentire garantiti dal fatto che l’imperatore ha voluto il Concilio e vorrebbe che loro andassero, i cattolici dallo stare nella penisola italiana, che è prevalentemente cattolica.Svolgimento e interruzioni del concilio
Il Concilio dura 18 anni perché subisce continue interruzioni e spostamenti, da Trento a Bologna, si scioglie e si riunisce perché nel frattempo si susseguono guerre ed epidemie. Si riunisce nel 1545 e vi convergono i vertici della Chiesa, esponenti della teologia cattolica, rappresentati teologi del mondo protestante per breve tempo e in piccolo numero.
Frattura tra cattolici e protestanti
La speranza iniziale che aveva motivato il Concilio era quella di conciliare letteralmente cattolici e protestanti, di creare un accordo; il primo quesito è “Da dove parte la discussione?”. I cattolici più ostili al luteranesimo impongono che la discussione parta non dalle questioni disciplinari della Chiesa e dall’esigenza di un rinnovamento, sulle quali anche i cattolici erano aperti, ma da questioni teologiche e dottrinali. Le prime sessioni del Concilio comportano subito una frattura con i protestanti e la loro partenza, perché la Chiesa ribadisce che tutti i princìpi dottrinali del cattolicesimo sono confermati: sono confermati e rafforzati i sette sacramenti , confermata l’efficacia dei sacramenti indipendentemente dalla volontà dei credenti, la superiorità del papa rispetto al Concilio, le opere per la salvezza (non sola fede), tutti i momenti di mediazione tra l’individuo e Dio mediante la Chiesa (la funzione sacerdotale del clero, non pastorale), etc. Dal punto di vista dottrinale, cioè, la Chiesa cattolica non si smuove di un millimetro, chiudendo il dibattito coi protestanti che abbandonano il Concilio, perché non si consente la discussione sui princìpi teologici della Chiesa cattolica. A quel punto, di fatto, restano da discutere tutti i temi disciplinari, cioè di organizzazione della Chiesa.
Controriforma e riforma cattolica
C’è un aspetto di controriforma, cioè di reazione alla Riforma protestante, che consiste nel riaffermare i princìpi della Chiesa cattolica e nell’inviare predicatori nelle aree passate al protestantesimo per riportarli al cattolicesimo. L’attività di controriforma era pertanto un’attività di contrasto, che peraltro riesce efficacemente in alcune aree europee, come in Baviera, in Polonia e in altre aree in cui si era diffuso il luteranesimo. L’altro aspetto è quello della Riforma cattolica, cioè quella serie di regole in base alle quali la Chiesa di Roma, dopo il Concilio di Trento, comincia a cambiare. Si lascia una delega al pontefice affinché stili i canoni e i decreti: i primi sono quelli che confermano l’aspetto teologico, i secondi impongono delle novità.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il motivo principale per cui è stato convocato il Concilio di Trento?
- Quali sono stati i principali ostacoli durante il Concilio di Trento?
- Quali princìpi dottrinali sono stati confermati durante il Concilio di Trento?
- Quali sono stati gli effetti della Controriforma e della Riforma cattolica?
Il Concilio di Trento è stato convocato per risolvere la diatriba religiosa che minacciava la stabilità dell'Impero, cercando di conciliare cattolici e protestanti.
Il Concilio ha subito continue interruzioni e spostamenti a causa di guerre ed epidemie, e ha visto una frattura con i protestanti a causa della conferma dei princìpi dottrinali cattolici.
Sono stati confermati i sette sacramenti, l'efficacia dei sacramenti indipendentemente dalla volontà dei credenti, la superiorità del papa, e l'importanza delle opere per la salvezza.
La Controriforma ha riaffermato i princìpi cattolici e ha cercato di riportare al cattolicesimo le aree passate al protestantesimo, mentre la Riforma cattolica ha introdotto nuove regole per il cambiamento della Chiesa di Roma.