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Concetti Chiave

  • Il Sant'Uffizio fu istituito per centralizzare l'Inquisizione, coordinato da sette cardinali e guidato da un dominicano.
  • L'organo dell'Inquisizione, sotto il controllo papale, giocò un ruolo cruciale nella Chiesa, influenzando la provenienza di molti papi del Cinquecento.
  • Paolo IV Carafa fu un papa noto per il suo rigore nell'ambito dell'Inquisizione.
  • L'indice dei libri proibiti fu creato per censurare opere contrarie alla dottrina cattolica, con una specifica congregazione per il controllo della diffusione di tali libri.
  • Nei paesi protestanti, l'assenza di censura permise una maggiore pubblicazione di opere, come quelle di Galileo Galilei, il cui capolavoro fu pubblicato in Olanda.

Indice

  1. Istituzione del Sant'Uffizio
  2. Indice dei libri proibiti

Istituzione del Sant'Uffizio

Per rispondere alle aspettative di Carlo V venne istituita la congregazione del Sant’Uffizio, cioè una serie di tribunali ufficiali che si occupavano della caccia agli eretici e alle streghe, pratica che era fino ad allora delegata alle singole diocesi e ai singoli stati. Il Sant’Uffizio si occupava dell’Inquisizione ed era formato da sette cardinali capeggiati da un dominicano.

Esso era sotto il comando del papa ed era l’organo che coordinava l’Inquisizione in tutto il mondo. Fu un organo talmente importante che nel Cinquecento gran parte dei papi che si succedettero provenivano proprio del Sant’Uffizio. Uno dei papi più intransigenti nell’Inquisizione fu Paolo IV Carafa.

Indice dei libri proibiti

Un’altra iniziativa antiprotestante che precedette il concilio di Trento fu l’istituzione dell’indice dei libri proibiti. Esso consisteva in una lista in cui venivano scritti i titoli di tutti quei libri di cui era vietata per i cattolici la lettura e la pubblicazione. Venne creata poi la congregazione dell’indice, addetta ad aprire uffici di censura in tutta Europa per vigilare in modo che i libri proibiti non avessero diffusione. Nell’indice dei libri proibiti confluirono tantissimi libri. Nel cristianesimo avvenne perciò l’esatto opposto di ciò che accadeva nel mondo protestante, in cui l’alfabetizzazione e il saper leggere diventavano fondamentali per ogni individuo per poter leggere autonomamente le Sacre Scritture. Molte opere vennero dunque pubblicate in quegli anni solamente nei paesi protestanti, nei quali non vigeva la censura; per esempio l’ultimo libro di Galileo Galilei, considerato da tutti il suo grande capolavoro, Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze attenenti alla meccanica e i movimenti locali, venne pubblicato in Olanda.

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