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Concetti Chiave

  • La Francia del Settecento era uno stato assoluto, ma la monarchia non riusciva a ridurre i privilegi di nobiltà e clero.
  • L'Illuminismo e le riforme erano ostacolati dalla debolezza del re e dall'opposizione dei ceti privilegiati.
  • Nonostante la ricchezza e la popolazione, l'economia francese era meno dinamica a causa dei latifondi in mani nobiliari e clericali.
  • Nobiltà e clero, pur essendo una minoranza, possedevano il 40% delle terre e godevano di esenzioni fiscali e privilegi legali.
  • Il Terzo Stato, composto dal 98% della popolazione, era caratterizzato da una grande eterogeneità ma unito dalla subordinazione ai privilegiati.

Indice

  1. Contraddizioni della Francia del Settecento
  2. Disuguaglianze sociali in Francia
  3. Composizione del Terzo stato

Contraddizioni della Francia del Settecento

La Francia del Settecento era caratterizzata da alcune significative contraddizioni:

- era la più compiuta realizzazione dello stato assoluto, ma la monarchia, in apparenza dotata di ogni potere, si rivelava incapace di imporre alla nobiltà e al clero una sia pur parziale rinuncia ai loro privilegi;

- era la patria dell'Illuminismo e del movimento riformatore, ma ogni tentativo di riforma dello stato era fallito per la debolezza del re appena ricordata e per l'opposizione dei ceti privilegiati;

- era il paese più ricco e popolato d'Europa, ma la sua economia era assai meno dinamica di quella inglese, perchè la ricchezza era immobilizzata nei latifondi di proprietà del clero e della nobiltà e la borghesia mostrava poca propensione agli investimenti nelle attività imprenditoriali.

Disuguaglianze sociali in Francia

La società francese di fine Settecento era divisa da profonde disuguaglianze. Su una popolazione di 26 milioni di abitanti, i nobili erano circa l'1,5% e i membri del clero lo 0,5%; considerati insieme, però, i due ordini possedevano il 40% delle terre, sulle quali gravavano anche vincoli feudali, che bloccavano ogni tentativo di trasformazione delle colture e dei sistemi di produzione, miglioramenti che invece avevano già caratterizzato l'agricoltura inglese. Nobiltà e clero erano esentati da tutte le imposte, avevano esclusivo accesso alle cariche pubbliche, erano sottratti all'autorità dei tribunali ordinari e conservavano sulle terre soggette alla loro giurisdizione antichi diritti feudali, che consentivano, per esempio, alla nobiltà, di imporre censi anche sulle proprietà di contadini liberi e, al clero, di prelevare le decime su tutti i raccolti.

Composizione del Terzo stato

Il resto della società, ossia il 98% dei francesi, costituiva il Terzo stato, un insieme di sudditi molto eterogeneo. Ne faceva parte la borghesia, una classe sociale costituita da varie categorie: commercianti agiati, imprenditori industriali, proprietari terrieri, professionisti (avvocati e medici), intellettuali. A essa si affiancava la popolazione povera delle città, cioè i piccoli commercianti, gli artigiani e i lavoratori salariati che svolgevano lavori manuali. Ma la maggior parte del Terzo stato e della popolazione francese era costituita dai contadini, che potevano essere piccoli proprietari terrieri, lavoratori salariati o braccianti al servizio di nobili e borghesi.

Le enormi differenze esistenti tra i vari membri del Terzo stato non cancellavano l'elemento che li accumunava: la condizione di subalternità rispetto ai privilegi di nobili e clero.

Domande da interrogazione

  1. Quali erano le principali contraddizioni della Francia del Settecento?
  2. La Francia del Settecento era caratterizzata da contraddizioni come l'apparente potere assoluto della monarchia incapace di limitare i privilegi di nobiltà e clero, e il fallimento delle riforme a causa dell'opposizione dei ceti privilegiati, nonostante fosse la patria dell'Illuminismo.

  3. Qual era la distribuzione delle terre e dei privilegi tra i ceti sociali in Francia?
  4. Nobiltà e clero, pur essendo una minoranza della popolazione, possedevano il 40% delle terre e godevano di privilegi come l'esenzione dalle imposte e diritti feudali, mentre il Terzo Stato, che rappresentava il 98% della popolazione, era privo di tali privilegi.

  5. Chi costituiva il Terzo Stato e quali erano le sue caratteristiche principali?
  6. Il Terzo Stato era composto da una varietà di gruppi sociali, tra cui la borghesia, piccoli commercianti, artigiani, lavoratori salariati e contadini, accomunati dalla condizione di subalternità rispetto ai privilegi di nobiltà e clero.

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