Concetti Chiave
- Le idee illuministe non portano a risultati concreti in Francia, creando malcontento tra clero, nobiltà e borghesia.
- La crisi economica del 1786-1789, aggravata da pessimi raccolti e carestie, accentua le tensioni sociali.
- La monarchia, con Luigi XVI e Maria Antonietta, è bersagliata per il deficit causato da guerre e sprechi di corte.
- Luigi XVI convoca gli Stati Generali nel maggio 1789 per introdurre riforme fiscali, incontrando resistenze da nobiltà e clero.
- Il terzo stato si proclama Assemblea Nazionale il 17 giugno 1789, giurando di dare una costituzione alla Francia con il Giuramento della Pallacorda.
Indice
Le riforme illuministe in Francia
Le idee illuministe portano a riforme in molti Paesi europei, ma nella loro terra d'elezione non portano a nessun risultato pratico. La Francia realizza trasformazioni disorganiche sia rispetto a quanto è stato fatto altrove, sia rispetto a quanto richiede la sua borghesia. Si diffonde un malcontento è una conflittualità generalizzata, alimentata dalla contrapposizione tra i diversi interessi che riguardano i tre stati che compongono la società francese: clero, nobiltà e borghesia. La nobiltà e il clero rappresentano una minoranza della popolazione, ma concentrano nelle loro mani la proprietà terriera e godono di privilegi come l'esenzione dalle imposte e la conservazione di antiche prerogative. All'interno degli ordini privilegiati esistono notevoli disparità economiche: la nobiltà di spada, infatti, si distingue dalla nobiltà di toga così come l'alto clero si distingue dal basso clero. Il terzo stato compone la restante parte della popolazione, e comprende imprenditori, commercianti e intellettuali, ma anche contadini, artigiani e operai. Influenzati dalle nuove idee e dai principi dell'uguaglianza giuridica, accettano sempre meno di essere esclusi dalla vita politica, e il peso di numerose imposte di natura feudale.
Crisi economica e sociale
A far esplodere le contraddizioni della società francese contribuisce una crisi economica che riguarda la Francia e l'Europa tra il 1786 e il 1789. Il quadro generale già sfavorevole viene aggravato dai raccolti pessimi di questi anni, che portano a carestie e aumenti dei prezzi del pane. Molti contadini abbandonano i campi e cercano di trasferirsi nelle città per trovare lavoro nel settore manifatturiero, anche se questo non è esente dalla crisi, a causa della concorrenza dell'Industria inglese. La situazione è ancora più precaria a causa delle condizioni disastrose delle finanze della Francia. Inoltre la monarchia aggrava il bilancio statale a causa delle varie guerre, che spesso si risolvono in sconfitte. A gravare ulteriormente sulle spalle dei più poveri sono gli sperperi della sfarzosa corte di Versailles, in cui risiede Luigi XVI e la moglie Maria Antonietta, figlia di Maria Teresa d'Austria. Maria Antonietta è destinata a diventare in breve tempo il principale bersaglio delle proteste.
Convocazione degli Stati Generali
Luigi XVI tenta di attuare alcune riforme per sanare il deficit, cercando di introdurre una tassazione più equa, ma esse incontrano l'opposizione di nobiltà e clero. Per questo motivo da più parti si chiede la convocazione degli Stati Generali, l'assemblea consultiva del regno, la quale si riunisce a maggio 1789. Durante i lavori per la designazione dei delegati agli Stati Generali si tiene una consultazione in cui vengono compilati i cosiddetti quaderni di rimostranze, da consegnare altre nel corso degli Stati Generali.
Il giuramento della pallacorda
Gli Stati Generali vengono convocati nella reggia di Versailles il 5 maggio 1789. Il primo contrasto riguarda il fatto che nobili e clero vogliano che le votazioni avvengano per stato, mentre il terzo stato richiede che la riunione preveda la votazione per testa. Il voto per stato garantirebbe il controllo a nobiltà e clero, mentre il voto per testa consentirebbe alla maggioranza, e quindi al terzo stato, di prevalere. Su questo tema scoppiano controversie che durano parecchi giorni fino al 17 giugno, in cui il terzo stato si proclama assemblea nazionale, e dichiarando di essere il vero rappresentante della Francia. Il re fa chiudere la sala delle riunioni del terzo stato, il quale il 20 giugno si riunisce autonomamente in un'altra sala adibita al gioco della pallacorda. Qui i delegati giurano di non separarsi prima di aver dato alla Francia una costituzione. Questo giuramento è noto come giuramento della pallacorda.
Domande da interrogazione
- Quali sono le cause principali del malcontento nella società francese dell'Antico Regime?
- Quali eventi economici hanno contribuito alla crisi della società francese tra il 1786 e il 1789?
- Quali tentativi di riforma ha intrapreso Luigi XVI per affrontare il deficit statale?
- Qual è stato il principale punto di contesa durante la convocazione degli Stati Generali nel 1789?
- Cosa rappresenta il giuramento della pallacorda e quale significato ha avuto?
Il malcontento è alimentato dalla contrapposizione tra i tre stati della società francese: clero, nobiltà e borghesia, con privilegi concentrati nelle mani di clero e nobiltà, mentre il terzo stato è gravato da imposte e escluso dalla vita politica.
La crisi economica è aggravata da pessimi raccolti che portano a carestie e aumenti dei prezzi del pane, spingendo molti contadini a cercare lavoro nelle città, nonostante la concorrenza dell'industria inglese.
Luigi XVI ha tentato di introdurre una tassazione più equa, ma ha incontrato l'opposizione di nobiltà e clero, portando alla richiesta di convocazione degli Stati Generali.
Il principale punto di contesa è stato il metodo di votazione: nobili e clero volevano il voto per stato, mentre il terzo stato richiedeva il voto per testa, che avrebbe dato loro la maggioranza.
Il giuramento della pallacorda, avvenuto il 20 giugno 1789, rappresenta l'impegno del terzo stato di non separarsi prima di aver dato alla Francia una costituzione, segnando un passo decisivo verso la Rivoluzione Francese.