Zhuweiqiu
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Concetti Chiave

  • Il Terzo Stato rappresentava il 98% della popolazione francese, inclusi contadini, mercanti e professionisti, ma era svantaggiato nel sistema di voto per ordine.
  • Luigi XVI cercò di mitigare lo svantaggio del Terzo Stato raddoppiando il numero dei suoi rappresentanti, ma il problema del voto rimase irrisolto.
  • Il Partito Patriota promosse una campagna per sensibilizzare l'opinione pubblica sui diritti del Terzo Stato, diffondendo idee liberali e illuministe.
  • Emmanuel Sieyès, con il suo pamphlet "Che cos'è il terzo stato?", criticò duramente la nobiltà e sostenne la richiesta di voto per testa.
  • Le elezioni del 1789 videro la maggioranza dei rappresentanti del Terzo Stato provenire dalla borghesia, con una significativa presenza di avvocati e commercianti.

Indice

  1. Il terzo stato e la sua composizione
  2. Il problema del voto e il raddoppiamento
  3. Il dibattito pubblico e il Partito Patriota
  4. Il pamphlet di Emmanuel Sieyès
  5. Le elezioni e la rappresentanza
  6. La composizione dei rappresentanti eletti

Il terzo stato e la sua composizione

Il Terzo Stato, composto da tutti i francesi non nobili e non chierici che di solito erano braccianti rurali o contadini ma anche mercanti, banchieri, funzionari e avvocati minori. Questi erano coloro che si configuravano come rappresentanti, perché logicamente gli uomini più semplici e umili si sarebbero trovati svantaggiati. Corrispondeva al 98% della popolazione francese, ovvero a 24-25 milioni di persone. La proporzione in base a cui veniva stabilito il numero di rappresentanti era particolare, in quanto i voti venivano espressi per ordine e non per testa: è ovvio quindi che, sebbene il terzo stato fosse molto più numeroso, fosse svantaggiato; nel proporre di introdurre delle tasse agli altri ordini, ad esempio, qualora il terzo stato fosse stato favorevole, gli altri avrebbero negato la promulgazione del decreto perché due contro uno.

Il problema del voto e il raddoppiamento

Per questo motivo il re Luigi XVI concesse un raddoppiamento del numero dei rappresentanti del terzo stato, tuttavia il problema del voto era ugualmente sentito.

Il dibattito pubblico e il Partito Patriota

Nei mesi che precedettero l’insediamento degli Stati Generali vi fu un grande dibattito a permeare l’opinione pubblica, perché venne fatta una sorta di campagna elettorale (ante litteram) per mobilitare l’opinione pubblica e sensibilizzarla ai problemi della borghesia da parte del Partito Patriota o Partito nazionale, che si faceva portavoce dei diritti del Terzo stato, chiamato così per via dell’eterogeneità di questo ordine: questo promuoveva opinioni liberali e illuministe e comunicava attraverso giornali, logge massoniche, pamphlet (articoli un po’ lunghi, solitamente di argomento politico) o saggi che propugnavano un programma di uguaglianza politica.

Il pamphlet di Emmanuel Sieyès

Il pamphlet più importante, che uscì all’inizio del 1789, venne scritto da Emmanuel Sieyès e si intitolava “Che cos’è il terzo stato?”: contiene la famosa frase “Che cos'è il terzo Stato? Tutto. Che cosa è stato finora nell'ordinamento politico? Nulla. Che cosa chiede? Chiede di essere qualcosa.” Quest’uomo mirava ad accusare i ceti più elevati, considerando la nobiltà “assolutamente estranea alla nazione per la sua fannullanza”.

Le elezioni e la rappresentanza

Il terzo stato proponeva una votazione per testa, in maniera tale da far emergere anche i voti delle mosche bianche degli altri ordini (tra i nobili e il clero erano presenti anche dei sostenitori del terzo stato, come Sieyes) che altrimenti sarebbero andati dispersi. A Marzo si svolsero le elezioni dei rappresentanti a suffragio maschile, non universale poiché si votava per censo, in quanto gli elettori, che dovevano avere 25 anni, dovevano anche essere contribuenti (pagare le tasse). Ognuno votava per il proprio ordine: le circoscrizioni di clero e nobiltà eleggevano direttamente i loro rappresentanti, senza mediazione (non veniva votato un rappresentante che a sua volta eleggeva qualcun altro), mentre il terzo stato designava dei delegati che confluivano in un’assemblea che eleggeva i rappresentanti. I rappresentanti a livello locale dunque poi eleggevano a livello generale degli altri rappresentanti per il loro ordine: è un sistema analogo a quello dei gradi elettori in America.

La composizione dei rappresentanti eletti

Nonostante fosse composto per la maggior parte da artigiani e contadini, i rappresentanti eletti dal terzo stato erano, in maggioranza, di estrazione borghese: in totale erano 578, di cui metà uomini di legge, tra cui almeno 200 avvocati, 80-100 erano commercianti, mercanti e finanzieri, 50 erano proprietari terrieri e 30 erano uomini di scienza, tra cui molti medici. Furono eletti anche dei transfùghi degli altri ordini, uomini che facevano parte di un’altra classe sociale ma erano travasati in un’altra, come Sieyés che si candidò come rappresentante del terzo stato e vinse, insieme a Mirabeau.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la composizione del Terzo Stato durante la Rivoluzione Francese?
  2. Il Terzo Stato era composto da tutti i francesi non nobili e non chierici, inclusi braccianti rurali, contadini, mercanti, banchieri, funzionari e avvocati minori, rappresentando il 98% della popolazione francese.

  3. Qual era il problema principale con il sistema di voto degli Stati Generali?
  4. Il problema principale era che i voti venivano espressi per ordine e non per testa, svantaggiando il Terzo Stato nonostante fosse numericamente superiore.

  5. Quale fu la proposta del Terzo Stato per risolvere il problema del voto?
  6. Il Terzo Stato propose una votazione per testa per far emergere anche i voti dei sostenitori del Terzo Stato presenti tra nobili e clero.

  7. Chi era Emmanuel Sieyès e quale fu il suo contributo al dibattito sul Terzo Stato?
  8. Emmanuel Sieyès era un importante esponente del Terzo Stato che scrisse il pamphlet "Che cos'è il terzo stato?", accusando i ceti più elevati e promuovendo l'uguaglianza politica.

  9. Come avvenivano le elezioni dei rappresentanti del Terzo Stato?
  10. Le elezioni avvenivano a suffragio maschile per censo, con elettori che dovevano avere 25 anni e pagare le tasse, e i rappresentanti venivano eletti attraverso un sistema simile a quello dei grandi elettori in America.

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