Concetti Chiave
- La Rivoluzione Francese fu innescata dal malcontento popolare, dalla debolezza della monarchia assoluta e dalle crisi alimentari del 18esimo secolo.
- Il Terzo Stato, escluso dai processi decisionali, propose l'uguaglianza sociale e formulò il "Giuramento della Pallacorda" per creare una Costituzione.
- La presa della Bastiglia nel 1789 segnò l'inizio della rivoluzione, portando all'abolizione dei diritti signorili e alla dichiarazione dei diritti dell'uomo.
- I rivoluzionari si divisero tra Montagnardi radicali e Giacobini moderati, e confiscarono i beni del clero per affrontare la crisi economica.
- Il periodo di terrore culminò con il dominio del Comitato di Salute Pubblica, seguito dalla costituzione di una repubblica moderata, con Napoleone Bonaparte che stroncò l'insurrezione monarchica.
Indice
- La crisi della monarchia francese
- Il terzo stato e il giuramento
- La presa della Bastiglia
- La dichiarazione dei diritti
- La marcia su Versailles
- I club rivoluzionari
- La fuga del re
- La guerra e la repubblica
- Il comitato di salute pubblica
- Il periodo del terrore
- La costituzione del 1795
- L'eredità della rivoluzione francese
La crisi della monarchia francese
Verso la metà del 18esimo secolo in Francia la monarchia assoluta era debole e il popolo era scontento, inoltre vi erano anche svariate crisi alimentari.
Calonne propose di tassare anche i ceti alti della società che ovviamente non erano a favore questo doveva portare a ridurre i deficit finanziari del tempo.
Il malcontento generale portò la convocazione degli Stati generali dove vi erano rappresentati tutti e tre i gradi della società ovvero: nobiltà, clero e infine il popolo chiamato terzo stato.
In quest’assemblea il terzo stato propose un’uguaglianza sociale ma venne rinviata la discussione della riforma sociale.
Il Re Luigi 16esimo non poté ignorare l’opinione pubblica però gli Stati generali non potevano prendere decisioni, quindi vennero scritti i “ quaderni delle lamentele” da parte del terzo stato: ovvero documenti dove venivano raccolte tutte le lamentele del popolo che poi venivano portate al Re.
Il terzo stato e il giuramento
Il terzo stato alla ricerca dell’uguaglianza dei diritti cercò di chiedere il voto per testa dato che avrebbero vinto perché in maggioranza, ma venne rifiutato. Questo portò al “Giuramento della pallacorda” che avvenne nella sala della pallacorda perché non gli fu (al terzo stato) data una sala per riunirsi; Questo era il giuramento che sanciva la volontà di cerare una Costituzione.
La presa della Bastiglia
Questo avvenimento portò il Re a convocare l’Assemblea Nazionale Costituente che però non portò a grandi risultati. Il sentimento di malcontento crebbe fino a sfociare in un assalto ad una delle prigioni di Stato più importanti ovvero la Bastiglia. Questo avvenimento venne chiamato presa della Bastiglia il 14 Luglio 1789.
La dichiarazione dei diritti
Dopo questo avvenimento l’Assemblea Nazionale abolì i diritti signorili nelle campagne. Nell’Agosto del 1789 venne fatta la dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino dove venivano riconosciuti i diritti fondamentali dell’uomo e così i sudditi divennero cittadini.
La marcia su Versailles
All’inizio la Francia fu un regime monarchico-costituzionale però Luigi 16esimo rimase con un comportamento ambiguo, l’esitazione del Re portò ad una avvenimento: la marcia su Versailles, composta principalmente da donne che costrinse il Re a tornare a vivere a Parigi.
I club rivoluzionari
I rivoluzionari si riunivano nei Club e si suddividevano in Montagnardi più radicali e i Giacobini che invece erano più moderati, loro decisero nel 1789 di confiscare i beni del clero per sopperire alla crisi economica del paese. Questo portò un malcontento nel ceto del clero che creò la “Costituzione civile del clero” che trasformava gli ecclesiastici in funzionari pubblici.
La fuga del re
Nel 1791 il Re fu costretto a scappare da Parigi ma fu fermato a Varennes questo episodio portò a una scissione dei rivoluzionari tra chi stava a favore del re e chi contro. Nel 1791 venne redatta la prima costituzione che limitava alcuni poteri del sovrano ma gli lasciava il potere esecutivo.
La guerra e la repubblica
Successivamente avvennero le elezioni dell’Assemblea Legislativa dove avvenne un suffragio ristretto dove votarono solo 4 milioni di cittadini. Queste elezioni favorirono i moderati, la suddivisione vedeva: a destra i foglianti e a sinistra i giacobini. Nel 1792 la situazione economica peggiorò e avvenne una lotta politica a sfondo militare da parte dei giacobini.
Sempre nel 1792 il Re dichiarò guerra all’Austria per il timore d iniziative militari straniere, questo scaturì la rabbia del popolo che portò una fazione più radicale ovvero i Sanculotti a procedere con una comune insurrezione talmente forte da sconfiggere i Prussiani così dichiarando la Repubblica che suddivideva i girondini più moderata e i montagnardi più radicali .Nel 1793 condannarono il Re a morte. La comune insurrezione porrò alla creazione della Convenzione Nazionale che dichiarò guerra a: Gran Bretagna, Olanda e Spagna però obbligò il popolo ad una leva di massa. Questo susseguirsi di conflitti aumentò il malcontento generale e sfociò in una rivolta che però venne repressa sanguinosamente.
Il comitato di salute pubblica
I Montagnardi crearono il Comitato di Salute Pubblica che puniva i reati contro la sovranità popolare che condannò anche i principali deputati girondini, e nel 1793 venne creata una nuova costituzione che comprendeva vari diritti come: i diritti alla sussistenza ,i diritti al lavoro, i diritti d’istruzione e infine i diritti alla rivoluzione che vengono messi in pratica nel caso in cui lo stato si allontanasse dall’ideale rivoluzionario. Per questa costituzione non avvenne una effettiva realizzazione.
Il periodo del terrore
In questo periodo il potere effettivo era dedicato al Comitato della salute pubblica che iniziò un periodo di terrore, il comitato istituì il Tribunale rivoluzionario che condannò a morte molti francesi compresa la regina Maria Antonietta.
In questo periodo di terrore il massimo esponente fu Roberspierre che rappresentava la piccola borghesia egli era in forte contrasto con Danton(rappresentante della media e grande borghesia) e lo fece persino ghigliottinare, con questa politica il terrore si autodistruggeva infatti dopo poco Roberspierre fu arrestato grazie a un colpo di stato.
La costituzione del 1795
Nel 1795 fu redatta un’altra costituzione che riorganizzava il regime rivoluzionario e fondava una repubblica moderata e liberale, grazie a questa rivoluzione il sistema di elezione era in due turni ovvero che gli elettori eleggevano i deputati.
Il potere legislativo era controllato dal consiglio dei 500 che scrivevano le leggi che dovevano essere approvate dal consiglio degli anziani, il potere esecutivo era seguito dal Direttorio ovvero 5 membri che nominavano i ministri.
In questo periodo i monarchici insorsero ma furono stroncati da un generale ovvero Napoleone Bonaparte.
L'eredità della rivoluzione francese
Grazie alla rivoluzione francese oggi la Francia è uno stato di stampo liberale con i principi di : uguaglianza, libertà e fratellanza.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della Rivoluzione Francese?
- Che cos'è il "Giuramento della pallacorda" e quale fu il suo significato?
- Quali furono le conseguenze immediate della presa della Bastiglia?
- Come si suddividevano i rivoluzionari e quali furono le loro azioni principali?
- Quali furono le fasi finali della Rivoluzione Francese e il ruolo di Napoleone Bonaparte?
Le cause principali furono la debolezza della monarchia assoluta, il malcontento popolare, le crisi alimentari e la proposta di tassare anche i ceti alti per ridurre i deficit finanziari.
Il "Giuramento della pallacorda" fu un evento in cui il terzo stato, escluso da una sala per riunirsi, giurò di creare una Costituzione, segnando un momento cruciale nella volontà di riforma e uguaglianza.
La presa della Bastiglia il 14 Luglio 1789 fu un simbolo dell'inizio della Rivoluzione, che portò all'abolizione dei diritti signorili nelle campagne e alla dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino.
I rivoluzionari si suddividevano in Montagnardi, più radicali, e Giacobini, più moderati. Decisero di confiscare i beni del clero per sopperire alla crisi economica e redassero la prima costituzione che limitava alcuni poteri del sovrano.
Le fasi finali videro la creazione del Comitato di Salute Pubblica e un periodo di terrore. Nel 1795 fu redatta un'altra costituzione che fondava una repubblica moderata e liberale. Napoleone Bonaparte giocò un ruolo chiave stroncando l'insurrezione monarchica, portando alla stabilizzazione del regime rivoluzionario.