Concetti Chiave
- Papa Bonifacio VIII emanò la bolla Unam Sanctam nel 1302 per affermare la supremazia del potere spirituale su quello temporale, in risposta alla politica accentratrice del re di Francia, Filippo il Bello.
- La bolla Unam Sanctam è una dichiarazione politica che rivendica l'integrità e la supremazia del potere papale, basandosi su una premessa religiosa di unità e indivisibilità della Chiesa.
- Bonifacio VIII utilizza analogie religiose, come la tunica senza cuciture e l'arca di Noè, per sostenere la sua visione di un'unica Chiesa indivisibile, elemento fondamentale per garantire la salvezza dei fedeli.
- La bolla critica le leggi di Filippo il Bello che miravano a trattare il clero francese diversamente, opponendosi all'unità dell'ovile cristiano proposta da Bonifacio VIII.
- Il documento afferma che il potere spirituale, rappresentato dal Papa, è esente da giudizi umani, basandosi sulla dottrina che solo Dio può giudicare il supremo potere spirituale.
Indice
L'ascesa di Bonifacio VIII
Papa Bonifacio VIII sale al trono pontificio nel 1294. Per affermare la sua autorità, egli deve lottare su due fronti: il patriziato romano, soprattutto contro i Colonna, e il re di Francia, Filippo il Bello.
Conflitto con Filippo il Bello
Quest’ultimo continua la politica accentratrice dei suoi predecessori per limitare il poteri della nobiltà e del clero, di cui vuole abolire soprattutto i privilegi fiscali. Il papa oppone il suo pensiero centrato sulla supremazia del potere spirituale su ogni altro potere alla politica del sovrano francese che mira alla creazione di uno Stato accentrato e laico.
La bolla Unam Sanctam
Con questo obbiettivo, nel 1302, Bonifacio VIII emana la bolla Unam Sanctam, in cui ribadisce la concezione teocratica. Come tutta risposta, Filippo il Bello invia un gruppo armato in Italia; il papa, dopo essere stato oltraggiato ad Anagni (= episodio dello schiaffo di Anagni), viene catturato. Questa è la prova che la concezione teocratica dello Stato della Chiesa non ha ragione di esistere di fronte agli stati nazionali che si stanno rafforzando.
Concezione teocratica e unità della Chiesa
La bolla è un testo politico, cioè una solenne proclamazione della supremazia del potere spirituale su quello temporale. In sintesi, si tratta di una rivendicazione dell’integrità del potere che nella prospettica teocratica, spetta al papa.
Argomentazioni di Bonifacio VIII
In tale prospettiva, Bonifacio VIII non si discosta molto da quanto era stato proclamato da Innocenzo III alcuni anni prima. Ciò che però è nuovo è la novità dell’impostazione del modo di argomentare. Infatti, Bonifacio VIII arriva alla conclusione politica che gli interessa (pienezza di potere e supremazia del papa) partendo da una premessa religiosa sulla quale insiste particolarmente: unità e indivisibilità della Chiesa, intesa come corpo mistico, equiparata alla tunica senza cuciture e formata da un solo pezzo di stoffa, per simboleggiare l’unità dei cristiani. Ricorre anche all’esempio della interpretazione figurale , presente in tutta la cultura medioevale, dell’arca di Noè. Essa riunisce tutti coloro destinati alla salvezza ed è una sola; si tratta di una figura che anticipa il futuro e che troverà adempimento nella Chiesa in cui si ritrovano le due stesse caratteristiche: per chi ne fa parte, essa garantisce la salvezza ed è una sola. Pertanto, più che su argomentazioni razionali, il testo si regge su passaggi e collegamenti fondati sull’analogia e sulla somiglianza.
Unità della Chiesa e opposizione a Filippo
Nell’asserire che la Chiesa non è divisibile, che uno solo è l’ovile e unico è il pastore, partendo, cioè, da una visione integralista della società cristiana, Bonifacio VIII può sentirsi autorizzato ad opporsi alle leggi di Filippo il Bello che vuole riservare al clero francese un trattamento diverso da quelli degli altri Stati: così facendo, l’unità dell’ovile si spezzerebbe. Da questa ribadita unità, deriveranno alcune vicende religiose contemporanee come i moti ereticali e le scissioni e le lotte interne dell’Ordine francescano.
Giudizio del potere spirituale
Significativo è il passo in cui, il papa affronta il giudizio nei confronti di coloro che hanno sbagliato.
Se il potere temporale erra, esso sarà giudicato dal potere spirituale (=pontefice), se il potere spirituale sbaglia (=vescovi, cardinali, parroci, ecc.) esso deve essere giudicato dal quello superiore; ma se erra il supremo potere spirituale (= papa), esso potrà essere giudicato soltanto da Dio. E questa affermazione trova riscontro nel in S. Paolo, Lettera ai Corinzi 2,15: “L’uomo spirituale (= il Pontefice) giudica tutte le cose, ma egli stesso non è giudicato da alcun uomo. “L’affermazione è categorica: il potere spirituale, e quindi il Papa, è sottratto a qualsiasi valutazione e giudizi umani.
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto storico della Bolla Unam Sanctam?
- Qual è il messaggio principale della Bolla Unam Sanctam?
- Come giustifica Bonifacio VIII la supremazia del papa nella Bolla Unam Sanctam?
- Qual è la posizione della Bolla Unam Sanctam riguardo al giudizio dei poteri?
- Quali conseguenze religiose contemporanee derivano dall'unità ribadita nella Bolla Unam Sanctam?
La Bolla Unam Sanctam fu emessa da Papa Bonifacio VIII nel 1302, in un periodo di conflitto tra il papato e il re di Francia, Filippo il Bello, che cercava di limitare i privilegi del clero e della nobiltà per creare uno Stato accentrato e laico.
La Bolla Unam Sanctam afferma la supremazia del potere spirituale su quello temporale, sostenendo che il papa detiene l'integrità del potere in una prospettiva teocratica, basata sull'unità e indivisibilità della Chiesa.
Bonifacio VIII giustifica la supremazia del papa partendo da una premessa religiosa sull'unità della Chiesa, paragonandola a una tunica senza cuciture e all'arca di Noè, simboli di unità e salvezza.
La Bolla stabilisce che il potere temporale, se sbaglia, è giudicato dal potere spirituale, mentre il potere spirituale, se sbaglia, è giudicato da un potere superiore. Tuttavia, il papa, come supremo potere spirituale, può essere giudicato solo da Dio.
Dall'unità ribadita nella Bolla derivano vicende religiose come i moti ereticali, le scissioni e le lotte interne dell'Ordine francescano, poiché l'unità dell'ovile cristiano è vista come fondamentale e non divisibile.