Concetti Chiave
- Dopo la morte di Enrico VIII, il trono passa a Edoardo VI, Maria Tudor ed infine a Elisabetta I, che consolida l'anglicanesimo.
- Elisabetta I promuove l'unità religiosa per prevenire divisioni interne e garantire la stabilità del regno.
- L'età elisabettiana vede l'Inghilterra emergere come potenza economica e culturale, con l'avvio delle "enclosures" che trasformano la società.
- La nascita delle compagnie commerciali, come la Compagnia delle Indie, estende il commercio inglese e sostiene l'espansione coloniale.
- Elisabetta utilizza i corsari per colpire le navi spagnole, contribuendo al conflitto anglo-spagnolo e alla crescita del potere inglese.
Indice
La successione al trono inglese
Dopo Enrico VIII, sale al trono il figlio Edoardo VI, che lo succede giovanissimo, ma muore prematuramente. Subentra quindi la sorella Maria Tudor, molto cattolica e figlia di Caterina d'Aragona. Durante il suo regno, si ripristina il cattolicesimo, e Maria viene chiamata "la Sanguinaria" per la persecuzione degli anglicani.
Dopo Maria, sale al trono Elisabetta I, figlia di Anna Bolena, che ritorna all'anglicanesimo, consolida la Chiesa anglicana e avvia una persecuzione contro cattolici e calvinisti inglesi (puritani).Politica religiosa di Elisabetta I
Perché Elisabetta promuoveva questa politica di unità religiosa? Elisabetta credeva che le differenze religiose potessero portare a divisioni interne pericolose, indebolendo il regno attraverso scontri. Per garantire la stabilità sociale, cercò di eliminare le cause di divisione, inclusa quella religiosa. La religione, d'altronde, è sempre stata usata come strumento dai sovrani.
Trasformazioni economiche e sociali
L'Inghilterra diventa una grande potenza economica e culturale.
Con Enrico VIII, le terre della Chiesa vengono confiscate e messe in vendita, segnando un momento di trasformazione. Questa operazione continua con Elisabetta, ma emerge un altro fenomeno importante legato alle proprietà terriere: l'avvio del processo delle "enclosures" (recinzioni dei campi aperti). Le terre comuni dei villaggi, un'importante risorsa per i contadini, vengono requisite dalla corona, recintate e messe in vendita. Questo impoverisce i contadini, molti dei quali si trasferiscono in città diventando vagabondi.
Le terre non vengono acquistate dai vecchi proprietari terrieri nobiliari, ma dalla borghesia (yeomen) o dalla piccola nobiltà di campagna (gentry). Si formano così due nuovi gruppi sociali che si aggiungono ai latifondisti tradizionali. La borghesia, di origine commerciale, ambisce a raggiungere lo status della nobiltà e mira all'arricchimento attraverso l'agricoltura intensiva, investendo in strumenti e concimi. Nascono le prime aziende agricole, e si sviluppa l'allevamento delle pecore per la produzione di lana, che alimenta una grande industria tessile.
Questo sviluppo economico porta a un cambiamento sociale: emergono nuove classi sociali (gentry e borghesia), e la società diventa più articolata (re, antica nobiltà, gentry, borghesia, popolo). Questi nuovi gruppi, grazie al crescente potere economico, iniziano a chiedere diritti politici e saranno protagonisti della rivoluzione inglese.
Scontro tra Spagna e Inghilterra
Ci sarà uno scontro tra Spagna e Inghilterra anche per motivi religiosi: la Spagna è cattolica, mentre l'Inghilterra è protestante. Lo scontro sarà vinto dall'Inghilterra, segnando l'inizio del declino della Spagna come potenza dominante.
Espansione commerciale inglese
Nascono le compagnie commerciali, come la Compagnia delle Indie, riconosciuta dalla regina Elisabetta nel 1600. In Inghilterra, le attività commerciali si stavano già sviluppando da tempo, ma affrontare imprese mercantili via mare richiedeva grandi capitali, poiché erano rischiose. Molto spesso i mercanti si univano per raccogliere risorse maggiori, e così nacquero le compagnie commerciali, un'associazione per affrontare queste imprese.
Sostenere queste compagnie era importante per l'Inghilterra, poiché permetteva di esplorare nuovi territori, raggiungere nuovi porti e ampliare l'area di mercato. Inoltre, si potevano acquistare merci nuove, come le spezie, portando ricchezza. Il governo sosteneva queste imprese con aiuti finanziari, agevolazioni fiscali e concessioni di monopoli (diritto esclusivo di commerciare con determinate aree geografiche o prodotti). In cambio, il governo otteneva una percentuale sui profitti.
La Compagnia delle Indie commerciava con le Americhe e l'Oriente, disponendo di porti in cui stoccava le merci, difesi da guarnigioni militari. Le compagnie dovevano spesso scendere a patti con i governi locali e, in molti casi, compravano porzioni di territorio da cui ottenere materie prime. Le compagnie commerciali divennero così uno strumento di espansione coloniale, come dimostra l'autorizzazione della Compagnia delle Indie nel 1600.
Ruolo dei corsari e colonizzazione
Oltre alle compagnie, Elisabetta si servì di un altro strumento: i corsari, diversi dai pirati. I corsari erano autorizzati dal governo con una "lettera di corsa" a saccheggiare le navi straniere e impadronirsi dei loro bottini. Le navi spagnole, cariche d'oro e argento, erano particolarmente prese di mira, e questo contribuì alla guerra commerciale tra Inghilterra e Spagna. Tra i corsari più importanti, vi fu Sir Walter Raleigh, che esplorò nuove terre e approdò in Nord America. Dopo la morte di Elisabetta, il territorio occupato dagli inglesi divenne una colonia chiamata Virginia, in onore della "Regina Vergine", come era soprannominata Elisabetta.
In questo periodo, l'Europa vede la rottura dell'unità religiosa e il conflitto tra Spagna e Inghilterra per il predominio politico e religioso. La Spagna, una grande potenza nel Cinquecento, comincia a declinare, mentre l'Inghilterra emerge vincitrice.
Domande da interrogazione
- Cosa accade dopo la morte di Enrico VIII in termini di successione al trono?
- Quali sono le conseguenze economiche e sociali delle "enclosures" durante l'età elisabettiana?
- Come si sviluppa il commercio inglese durante l'età elisabettiana?
- Qual è il ruolo dei corsari sotto il regno di Elisabetta I?
- Quali sono le implicazioni dello scontro tra Spagna e Inghilterra?
Dopo la morte di Enrico VIII, il trono passa al figlio Edoardo VI, che muore prematuramente. Successivamente, Maria Tudor diventa regina, ripristinando il cattolicesimo. Dopo di lei, Elisabetta I sale al trono, consolidando l'anglicanesimo.
Le "enclosures" portano all'impoverimento dei contadini, che si trasferiscono in città. Le terre vengono acquistate dalla borghesia e dalla piccola nobiltà, creando nuove classi sociali e cambiando la struttura sociale dell'Inghilterra.
Il commercio si sviluppa attraverso la nascita di compagnie commerciali come la Compagnia delle Indie, che esplorano nuovi territori e ampliano i mercati. Il governo sostiene queste imprese con aiuti finanziari e concessioni di monopoli.
I corsari, autorizzati dal governo, saccheggiano navi straniere, specialmente spagnole, contribuendo alla guerra commerciale tra Inghilterra e Spagna. Tra i corsari più noti c'è Sir Walter Raleigh, che esplora nuove terre.
Lo scontro tra Spagna e Inghilterra, motivato anche da differenze religiose, porta al declino della Spagna come potenza dominante e all'emergere dell'Inghilterra come nuova potenza economica e politica.