emma2423
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Concetti Chiave

  • Luigi XIV instaurò un governo assolutistico, escludendo nobili e subordinando il consiglio dei ministri al suo controllo diretto, affermando "lo Stato sono io".
  • Per consolidare il potere, Luigi XIV riorganizzò il sistema amministrativo, affidando incarichi a funzionari scelti dal re e limitando la nobiltà antica.
  • Luigi XIV promosse il mercantilismo con Jean Baptiste Colbert, azzerando il debito pubblico e favorendo la manifattura a scapito dell'agricoltura.
  • Sul piano religioso, Luigi XIV perseguì gli ugonotti e impose la religione di stato Gallicana, allineandosi temporaneamente col Papa contro il giansenismo.
  • La politica estera di Luigi XIV mirava all'espansione territoriale, causando conflitti in Europa e Nord America, culminando nella guerra di successione spagnola.

Indice

  1. L'ascesa di Luigi XIV
  2. Struttura del governo assolutista
  3. Riforme amministrative e Versailles
  4. Politica economica di Colbert
  5. Espansione e politica estera
  6. Crisi di successione spagnola

L'ascesa di Luigi XIV

Nel 1661, dopo la morte di Mazzarino, inizia a governare Luigi XIV (Re Sole), senza primo ministro, escludendo la madre e con l’obbiettivo di organizzare un governo assolutistico, con il re al centro (stabilirà il regno più lungo della storia).

Struttura del governo assolutista

Luigi XIV era attendo alla sua immagine, alla censura e alla scelta degli uomini adatti per completare la costruzione di una monarchia assoluta. Luigi XIV afferma che “lo Stato sono io” e con questa frase racchiude il nocciolo del pensiero assolutista. Realizzò l’assolutismo in Francia con vari strumenti:

-il consiglio dei ministri: composto da uomini di fiducia del re (prima c’erano tutti i nobili, ora solo i prescelti che sono vincolati e controllati solo dal re e non da altri organi). Si occupa dell’amministrazione statale in materia di finanza e guerra. Tra i ministri non sceglie mai i nobili della nobiltà di spada (no nobiltà antica) perché la nobiltà antica era un freno al potere assoluto del re.

Riforme amministrative e Versailles

-il sistema amministrativo: viene costituito da funzionari, cioè uomini non dotati di un potere proprio, che vengono scelti dal re e possono essere spodestati in qualsiasi momento. I più importanti funzionari erano i governatori (prima di Luigi XIV), la cui carica era a vita. Poi Luigi gli affida la carica con un mandato di tre anni, come per i sindaci della città (entrambi non avevano potere, così da evitare insurrezioni da uomini potenti).

-gli intendenti/sovrintendenti: erano figure già create in precedenza dal cardinale Richelieu e servivano a rappresentare il re nei vari territori, tutelando l’ordine pubblico, riscuotendo le tasse e amministrando la giustizia (=corrispondono ai questori del giorno d’oggi). L’alta nobiltà viene esclusa nuovamente, ma dato che era ancora presente, il re li pone sotto il suo controllo, isolandola dai territori. Per fare ciò si ispira alle corti italiane e dunque instaura una corte vicino a Parigi, chiamandola “La Reggia di Versailles” (costruzione terminata nel 1682) e trasferendo là tutta l’antica nobiltà e la sua famiglia con la scusa che quello fosse l’unico luogo degno per ospitarli. Questo processo ebbe un costo: l’abbandono dei castelli, il distacco dal potere con la perdita delle radici, e dal popolo, il pagamento da parte del terzo stato di tasse elevate che la reggia richiedeva.

Politica economica di Colbert

Dunque per sviluppare un regime assolutistico Luigi XIV accresce il potere della borghesia, ne accentua la subordinazione e azzera il potere delle assemblee, ossia degli stati generali.

Espansione e politica estera

Dal punto di vista finanziario si affida a Jean Baptiste Colbert, ossia un uomo fidato e ministro che con la sua politica del mercantilismo azzerò il debito pubblico. Egli razionalizzò il fisco e colpì gli evasori (=i falsi nobili che non pagavano le tasse fingendosi nobili). Trascurò l’agricoltura, incrementando la manifattura e concentrandosi sul mercantilismo. Per incrementare la produzione manifatturiera instaura delle leggi per la quantità e la qualità dei prodotti: favorisce la nascita delle nuove manifatture, dette reali, attraverso la concessione di privilegi, crea la manifattura della corona per la produzione di oggetti d’arte e armi. Viene ricordato principalmente per la sua politica commerciale (=mercantilismo o colbertismo), che consiste nel favorire il commercio interno (eliminando i dazi) e sfavorire le importazioni (fondando compagnie di navigazione, avviando la colonizzazione della Louisiana e imponendo dazi per le importazioni per scoraggiarle). Il mercantilismo sviluppa la manifattura e si contrappone allo sviluppo dell’argricoltura.

Per Luigi XIV il re deve essere la manifestazione del potere religioso, affidatogli da Dio (il potere assoluto abbraccia quello spirituale). Dunque Luigi XIV perseguita gli ugonotti, elimina l’editto di Nantes e favorisce la religione di stato Gallicana, a scapito di quella cattolica (uguale alla cattolica ma con il re come capo). Poi Luigi si riavvicinerà al Papa per combattere il giansenismo, ossia un movimento di riforma cattolica simile al protestante che infastidiva il Papa

Dal punto di vista della politica estera, l’obbiettivo di Luigi XIV era l’espansione, specialmente in Spagna e Olanda, e per questo sviluppa una politica aggressiva che non richiede giustificazioni dal punto di vista religioso. Tutte le risorse finanziarie raccolte da Colbert vennero investite nelle guerre: nel 1668 cerca di conquistare il Belgio, combattendo la Spagna, nel 1678 è in guerra contro l’Olanda, nel 1697 combatte contro la lega Augusta, formata da Olanda, Svezia, Austria e Inghilterra. Durante quest’ultima guerra venne sconfitto e dovette restituire i territori spagnoli recentemente conquistati.

Crisi di successione spagnola

Luigi XIV si insedia anche nella crisi di successione spagnola, dato che Carlo II d’Asburgo era morto senza lasciare eredi. Luigi tenta di accaparrarsi la Spagna e unire Francia e Spagna sotto un unico re ma quasi tutta Europa gli è contraria e si oppone, costringendolo al accettare come erede un suo nipote FIlippo V di Borbone, che era candidato contro Carlo III. Carlo III d’Asburgo venne eletto imperatore nel sacro romano impero con il nome di Carlo VI e per questo lascia il trono di Spagna a Filippo. Filippo V dunque diventa re di Spagna e in seguito alla pace di Utret la dinastia dei Borbone diventa successore del regno di Spagna ma Luigi XIV deve rinunciare alle pretese di unificazione con la Spagna. Luigi XIV impegnò la Francia anche nei conflitti in Nord America, in una rivolta contro le colonie. Nel 1715 Luigi XIV muore e il popolo è felice (meno tasse, no potere assoluto, guerre continue). I successori, Luigi XV e XVI continuarono sulla sua stessa scia con l’assolutismo, fino allo scoppio della guerra civile più conosciuta: la rivoluzione francese.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le strategie di Luigi XIV per consolidare il suo potere assoluto?
  2. Luigi XIV consolidò il suo potere assoluto escludendo la nobiltà antica dal consiglio dei ministri, scegliendo uomini di fiducia e controllando direttamente l'amministrazione statale. Creò un sistema amministrativo con funzionari scelti dal re e istituì la Reggia di Versailles per isolare l'alta nobiltà.

  3. Come influenzò Luigi XIV l'economia francese durante il suo regno?
  4. Luigi XIV, con l'aiuto di Jean Baptiste Colbert, implementò il mercantilismo, azzerò il debito pubblico, razionalizzò il fisco e favorì la manifattura a scapito dell'agricoltura. Promosse il commercio interno e scoraggiò le importazioni attraverso dazi e colonizzazione.

  5. Qual era l'approccio di Luigi XIV verso la religione e come influenzò le sue politiche?
  6. Luigi XIV considerava il re come manifestazione del potere religioso, perseguitò gli ugonotti, eliminò l'editto di Nantes e favorì la religione di stato Gallicana. Si riavvicinò al Papa per combattere il giansenismo, un movimento di riforma cattolica.

  7. Quali furono gli obiettivi di Luigi XIV nella sua politica estera e quali furono i risultati?
  8. Luigi XIV mirava all'espansione territoriale, specialmente in Spagna e Olanda, attraverso una politica aggressiva. Nonostante alcune vittorie, fu sconfitto nella guerra contro la lega Augusta e dovette accettare Filippo V di Borbone come re di Spagna, rinunciando all'unificazione con la Spagna.

  9. Quali furono le conseguenze del regno di Luigi XIV per la Francia dopo la sua morte?
  10. Dopo la morte di Luigi XIV nel 1715, il popolo accolse con favore la fine del suo regno a causa delle tasse elevate e delle guerre continue. I suoi successori, Luigi XV e XVI, continuarono con l'assolutismo, che portò infine alla rivoluzione francese.

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