Concetti Chiave
- Nei ducati di Parma e Modena furono istituiti governi provvisori mentre Bologna resistette all'occupazione austriaca.
- A Roma si formò un ministero democratico dopo l'assassinio di Pellegrino Rossi e la Repubblica romana fu proclamata il 9 febbraio 1849.
- In Toscana, il ministero democratico di Guerrazzi e Montanelli portò alla formazione di un governo provvisorio e successivamente a una dittatura di Guerrazzi.
- In Piemonte, Gioberti sostenne il ritorno dei sovrani costituzionali, ma fu contrastato dai democratici che convinsero Carlo Alberto a riprendere la guerra contro l'Austria.
- Il papa si rifugiò a Gaeta sotto la protezione di Ferdinando II, in seguito ai tumulti e alla formazione del governo repubblicano-democratico a Roma.
Indice
Governi provvisori e repubblica romana
Nei ducati di Parma e di Modena rimasero governi provvisori. Bologna respinse gli Austriaci, che tentavano di occuparla. A Roma, dopo l’uccisione di Pellegrino Rossi, presidente di un ministero moderato, si formò un ministero democratico. Ma il papa preferì allontanarsi dalla città e rifugiarsi a Gaeta, sotto la protezione di Ferdinando II.
Allora, il 9 febbraio 1849, venne proclamata la Repubblica romana sotto il triumvirato di Armellini, Saffi e Mazzini, subito accorso fra il generale entusiasmo a sostenere il movimento repubblicano-democratico.Ministero democratico in Toscana
In Toscana si formò un ministero democratico con Guerrazzi e Montanelli, che aspiravano alla convocazione di una Costituente italiana. Ma il Granduca, trovandosi in difficoltà, fuggì anch’egli a Gaeta. Quindi si formò un Governo provvisorio (21 febbraio 1849) col triumvirato Guerrazzi, Montanelli e Mazzoni, che divenne poi una dittatura del Guerrazzi.
Conflitti politici in Piemonte
In Piemonte, alla fine del 1848, fu Presidente del Ministero il Gioberti, che favoriva il ritorno sui rispettivi troni del papa e del Granduca di toscana, purché essi rispettassero la Costituzione, per riprendere poi con loro la guerra contro l’Austria; ma i democratici, che non volevano veder cadere i regimi repubblicano-democratici dell’Italia centrale, gli si opposero e, saliti al potere dopo le sue dimissioni, nel febbraio 1849, convinsero Carlo Alberto a riaprire le ostilità contro l’Austria.