Concetti Chiave
- Nel X secolo, la Chiesa attraversa un periodo di decadenza a causa dell'indebolimento del papato e del controllo dell'episcopato durante la restaurazione imperiale degli Ottoni.
- L'XI secolo vede l'emergere di una Chiesa centralizzata e monarchica, spinta da eventi drammatici interni e dalla necessità di una riforma non organica.
- I monaci di Cluny promuovono un modello monastico basato su preghiera e purezza, cercando di estenderlo all'intera Chiesa senza sfidare l'ordine sociale esistente.
- Nuovi centri di rinnovamento monastico sorgono in Italia e Francia, come Camaldoli e Vallombrosa in Italia, e la Grande Chartreuse e Cîteaux in Francia.
- Il rinnovamento monastico si concentra su ideali di primo monachesimo, opponendosi alla trasformazione delle abbazie benedettine in centri di potere.
Indice
Decadenza della chiesa nel X secolo
Nel corso del X secolo, l’età di affermazione dei poteri locali, la chiesa vive un momento di decadenza dovuto al rafforzamento delle istituzioni ecclesiastiche a livello locale, che coincise con l’indebolimento del papato (in balia dell’aristocrazia romana), e al forte controllo dell’episcopato attuato nella restaurazione dell’impero operata dagli Ottoni.
Rinnovamento e centralizzazione nel XI secolo
Nel corso dell’XI secolo la chiesa si dotò di un’organizzazione centralizzata, basata su un modello monarchico, a causa di eventi drammatici al suo interno, che comportarono vicende improvvise ed inaspettate e un’attuazione non organica della riforma.
Influenza dei monaci di Cluny
Di questa esigenza di rinnovamento si fecero portatori i monaci di Cluny, un’abbazia fondata nel 910 in Borgogna da Guglielmo d’Aquitania, che non contestavano le ricchezze e i beni ecclesiastici (laddove volti a dimostrare il fulgore della chiesa), ma proponevano l’estensione a tutta la chiesa del modello monastico, basato sulla preghiera e la purezza del corpo. A riscontrare successo fu il modello di vita monastica proposto, imperniato sulla preghiera come vocazione principale del clero e la centralità di quest’ultimo nel rapporto tra uomo e Dio, che non metteva in discussione l’ordine sociale preesistito nella chiesa.
Centri di rinnovamento monastico
Altri centri di rinnovamento, spesso comunità monastiche che rifiutavano la trasformazione di molte abbazie benedettine in centri di potere e che riprendevano gli ideali del primo monachesimo, sorsero in Italia (Romualdo di Ravenna, fondatore della comunità di Camaldoli, a cui si affianca quella di Vallombrosa in Toscana) e in Francia (a Grenoble sorse la Grande chartreuse, da cui prese vita l’ordine dei certosini, a Cîteaux la comunità dei cistercensi).