Concetti Chiave
- La Via della Seta era un complesso di rotte commerciali terrestri, marittime e fluviali che collegavano l'impero cinese con quello romano per circa 1500 anni, iniziando durante la dinastia Han.
- I prodotti principali esportati dalla Cina verso l'Occidente includevano seta, porcellana e carta, mentre giada, cavalli, metalli preziosi e lana erano tra i beni importati in Cina.
- La Via della Seta non solo facilitava il commercio di beni materiali, ma era anche un importante veicolo per la diffusione di religioni come il Buddhismo, l'Islam e il Cristianesimo, oltre a tecnologie come la produzione di seta e la polvere da sparo.
- L'arte lungo la Via della Seta rifletteva l'interazione culturale tra Oriente e Occidente, con influenze iraniane, elleniche, cinesi e indiane, come dimostrato dall'arte del Gandhara e dalla diffusione dell'immagine del Buddha.
- La Via della Seta ha visto un declino con la caduta della dinastia mongola Yuan nel 1368, ma i suoi luoghi storici sono diventati famose attrazioni turistiche nel XX secolo.

Indice
La storia della Via della seta
La Via della seta è il reticolo, che si sviluppava per circa 8 000 km, costituito da itinerari terrestri, marittimi e fluviali lungo i quali nell'antichità si erano snodati i commerci tra l'impero cinese e quello romano.
La Via della Seta è rimasta la principale rotta di scambi commerciali via terra per circa 1500 anni.
È stata inaugurata durante la dinastia Han (206 a.C – 220 d.C.) per volere dell’Imperatore Wudi (156-87 a.C.) che inviò il generale Zhang Qian a ovest, in cerca di alleanze difensive contro i barbari Xiong nu. Fu in questo modo che si stabilirono i primi rapporti diplomatici con le popolazioni confinanti e fu possibile mandare la prima carovana attraverso gli aspri territori dello Xinjiang, nell’estremo Nord Ovest dell’attuale Cina.
Nel 1000 a.C., durante la dinastia Shang, il popolo Yuezhi del Xinjiang commerciava giada con la corte imperiale Shang e i loro mercanti già allora seguivano i primi percorsi commerciali lungo il cosiddetto "corridoio del Gansu".
Nel 138 a.C., il generale Zhang Qian cominciò ad esplorare le rotte commerciali che da Xi'an si spingono a ovest, nel tentativo di rendere sicuri i commerci e in cerca di alleati contro i barbari. Nasce la Via della Seta;
Nel 629 d.C., Il monaco Xuanzang, durante la dinastia Tang, percorse la Via della Seta fino a giungere in India. Da qui nasce la leggenda del "Viaggio in Occidente" a cui si ispira l'omonimo romanzo conosciuto anche con il nome "Lo Scimmiotto"
Nel 1269 d.C., Marco Polo comincia il suo viaggio verso la Cina;
Nel 1271 d.C., I Mongoli conquistano l'Impero cinese Song e, sotto il loro regno, i commerci prosperano lungo tutto il continente euroasiatico;
Nel 1368 d.C., avviene il declino della Via della Seta a seguito della caduta della dinastia mongola Yuan;
Durante il XX secolo, I luoghi che hanno fatto la storia lungo la Via della Seta diventano famose attrazioni per turisti avventurosi.
Prodotti esportati verso Occidente
Nel corso di tutta la storia di questa rotta commerciale della Via della seta, la seta è rimasta una costante. I prodotti scambiati però erano molti e diversi, anche in base alle epoche storiche.
La seta, considerato il tessuto più prezioso di tutti (un tempo infatti era destinato solo alla corte imperiale), era leggera e facile da trasportare. Era in assoluto il prodotto preferito dai mercanti stranieri anche perché era prodotta esclusivamente in Cina.
La porcellana, che fu un altro prodotto molto apprezzato in Occidente e completamente nuovo.
Gli oggetti in bronzo, perlopiù decorativi o ornamentali come gli specchi, e in lacca.
La carta, che fu inventata in epoca Han e diventò presto un prodotto molto apprezzato anche in Occidente.
Numerose varietà di miglio e riso viaggiarono nel senso opposto sempre attraverso il Corridoio del Gansu fino a raggiungere l’Asia Orientale e l’Europa a partire dal V millennio a.C. fino a epoche più recenti.
Prodotti importati in Cina
Ecco altre caratteristiche che riguardano la celebre Via delle seta.
La giada è sempre stata una pietra considerata preziosa e molto apprezzata in Cina. Le prime testimonianze risalgono all'epoca della dinastia Shang (1600-1046 a.C.), quando si iniziò a importare giada verso il bacino del Fiume Giallo dalle remote aree del Nord-Ovest, l'attuale Xinjiang; gli storici affermano che è stata tra i primi prodotti mai importati in Cina.
I cavalli: Già prima dell'unificazione dell'Impero sotto la dinastia Qin (221-206 a.C.), i vari stati feudali spesso in lotta tra loro si accorsero dell'importanza di avere cavalli forti nell'esercito.
I metalli preziosi: quando si aprì la Via della Seta, le popolazioni occidentali pagavano già in oro e argento e l’Impero Romano era uno dei maggiori esportatori di questi metalli. Monete d’argento e altri metalli venivano anche dall’Asia Centrale e dalla Persia insieme ad altre mercanzie e manufatti di metalli preziosi.
La lana: le pecore erano quasi sconosciute negli imperi orientali. Prodotti di lana come tappeti, tende e coperte arrivarono in Cina dall’Asia Centrale e dal Mediterraneo orientale. Questi prodotti stupirono i cinesi che non conoscevano i metodi di produzione della lana, la manifattura dei tappeti e la tessitura. I tappeti persiani erano molto apprezzati dagli imperatori cinesi.
I Paesi dell’Asia Centrale esportavano cammelli, molto apprezzati soprattutto durante gli imperi Han e Tang, attrezzature militari, oro, argento e pietre semipreziose.
Prima da Roma e in seguito da Samarcanda arrivarono manufatti in vetro, un materiale nuovo e considerato molto prezioso e di lusso. Tra le altre cose arrivarono in Cina anche pelli di animali, tessuti di cotone, ricami in filo d'oro e pecore.
In Eurasia si coltivava la vite e si faceva vino da tempi immemori, ma gli Han, separati dalle altre civiltà da mari, deserti e alte montagne, pensarono che fosse una novità. Con l'apertura della Via della Seta, i mercanti iniziarono a portare semi d’uva i cinesi rimasero esterrefatti dallo scoprire che si potesse fare il vino dai chicchi d’uva.
Oltre all'uva, i mercanti portarono fagiolini, erbe medicali, sesamo, cipolle, cetrioli, carote e frutti esotici come melograni, fichi, cocomeri, meloni e pesche. Il grano ebbe origine nella Mezzaluna Fertile e venne portato attraverso il Corridoio del Gansu nel 2800 a.C. circa.
La Via della seta come modo per diffondere religioni, filosofia e tecnologie
La Via della Seta ha permesso scambi anche dal punto di vista culturale e artistico. Anche se nessuna delle filosofie della Cina, il Taoismo e il Confucianesimo, acquisirono troppi seguaci nei paesi occidentali, Buddhismo, Islam e Cristianesimo convertirono numerosi fedeli negli imperi orientali e questo ha comportato un flusso di opere artistiche, testi e letteratura religiosa non indifferente.
Anche invenzioni e tecnologie entrarono a far parte degli scambi tra Oriente e Occidente e caratterizzarono anche la Via della seta: la tecnologia per la produzione di tessuti di seta, acciaio, carta, libri, polvere da sparo e armi furono tra le innovazioni più importanti. La tecnica per produrre la carta raggiunse Samarcanda nel VIII secolo; nel XIII secolo arrivarono in Europa attraverso Baghdad e favorirono il fiorire di scienza e cultura.
L'arte sulla via della seta
Tra tutti coloro che viaggiarono sulla famosa Via della Seta, ricordiamo gli artisti, che lasciarono un segno ben riconoscibile della loro passione.
Il volto del Buddha è sicuramente la prima testimonianza dello scambio di linguaggio avvenuto sulla Via tra Occidente ed Oriente. Infatti, se la Via della Seta era sempre servita principalmente per il commercio, nel 1215 prende un nuovo “incarico”, grazie all’espansione dei Mongoli in Asia: diventa la via per comunicare tra i due estremi del mondo.
Sulla Via, infatti, si sono potute mescolare diverse radici, tradizioni, modi di pensare, modi di vivere come quelli iraniani ed ellenici, cinesi e indiani.
Il volto del Buddha fa parte dell’arte del Gandhara portata da questi nuovi influssi: la produzione architettonica e plastica di soggetti buddhistici, fondata dalle religioni omonime, presenti sul territorio degli odierni Pakistan e Afghanistan. Nata dall’arrivo di Alessandro Magno in India, l’immagine del Buddha si è originata nel I secolo in questo luogo, l’India settentrionale, arrivando poi alla Cina, la Corea e il Giappone. L’ispirazione è, comunque, tipicamente ellenica con un chiaro riferimento ai lineamenti di Eracle, il dio figlio di Zeus e di Alcmena, ma trasformata nel tempo e dalle diverse mani che interpretarono questa figura, in un essere “risvegliato” dal sonno profondo dell’incoscienza verso una nuova dimensione di luce e realizzazione.
Progetto Alternanza Scuola lavoro.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza storica della Via della seta?
- Quali prodotti venivano esportati dalla Cina verso l'Occidente?
- Quali prodotti venivano importati in Cina attraverso la Via della seta?
- In che modo la Via della seta ha influenzato la diffusione di religioni e tecnologie?
- Qual è stato l'impatto artistico della Via della seta?
La Via della seta è stata una rete di itinerari commerciali che collegava l'impero cinese e quello romano, rimanendo la principale rotta di scambi commerciali via terra per circa 1500 anni, inaugurata durante la dinastia Han.
Tra i prodotti esportati dalla Cina verso l'Occidente c'erano la seta, la porcellana, oggetti in bronzo e lacca, e la carta, che divenne molto apprezzata anche in Occidente.
La Cina importava giada, cavalli, metalli preziosi, lana, cammelli, manufatti in vetro, e vari prodotti agricoli come semi d'uva, fagiolini, e frutti esotici.
La Via della seta ha facilitato la diffusione di religioni come il Buddhismo, l'Islam e il Cristianesimo, oltre a tecnologie come la produzione di seta, acciaio, carta, e polvere da sparo.
La Via della seta ha permesso lo scambio di influenze artistiche tra Oriente e Occidente, come dimostrato dall'arte del Gandhara, che ha mescolato elementi ellenici e orientali, influenzando la rappresentazione del Buddha.