Concetti Chiave
- La dominazione mongola migliorò i commerci in Asia, potenziando la rete delle comunicazioni e promuovendo scambi culturali.
- La via della seta collegava la Mongolia al bacino del Volga, favorendo il movimento delle carovane lungo l'Eurasia.
- Durante la pax mongolica, ci furono significativi scambi interculturali, con diffusione di idee, religioni, e tecnologie.
- I mercanti italiani, come Marco Polo, furono pionieri nei viaggi verso l'Oriente per commerciare e scoprire nuove terre.
- Marco Polo visse a Pechino per 17 anni e descrisse le sue esperienze nel libro Il Milione, influenzando la percezione europea dell'Oriente.
Indice
Effetti della dominazione mongola
La dominazione mongola sull'Asia ebbe effetti positivi sullo sviluppo dei commerci e nella diffusione della cultura. La rete delle comunicazioni via terra venne potenziata e resa sicura dall'unità mongolica: la via della seta, o la più antica via delle steppe, collegava la Mongolia al bacino del Volga; di qui passavano le carovane di mercanti che si spostavano sulle lunghe distanze euroasiatiche e che non si fermarono neppure dopo la divisione dell'Impero.
Scambi culturali e religiosi
Durante questa pax mongolica insieme allo scambio di merci si attivarono rapporti interculturali di grande importanza per la stessa Europa: forme economiche, conoscenze, idee e valori religiosi, tecnologie e innovazioni divennero un patrimonio comune.
Anche il papato cercò di cogliere questa opportunità per diffondere in quelle terre lontane il messaggio cristiano.Avventure dei mercanti italiani
Furono i mercanti delle città marinare italiane ad avventurarsi per primi verso l'Oriente in cerca di buoni affari. Percorrevano le vie carovaniere che attraversavano l'Asia centrale per raggiungere la Cina, oppure salpavano via mare, con l'aiuto dei monsoni, per sbarcare in India e in Estremo Oriente.
Marco Polo e la Cina
Tra i mercanti italiani che raggiunsero l'Oriente esemplare resta il caso di Marco Polo che da Venezia raggiunse la Cina con il padre e lo zio. I Polo vissero a Pechino presso la corte del khan per diciassette anni, tra il 1275 e il 1292.
Il giovane Marco svolse per Qubilai Khan diversi compiti amministrativi che gli permisero di entrare in contatto diretto con la civiltà cinese, così, al suo rientro in Italia, descrisse la sua esperienza nell'opera Il Milione. Arricchito dalle fantasie dell'autore e da alcuni errori dello stesso Marco Polo, questo libro rappresenta comunque un importante esempio di letteratura etnografica, anche se per moltissimo tempo fu relegato come genere fantastico nella letteratura per ragazzi. Del resto la cultura europea del Medioevo ignorava la realtà del mondo cinese e sui racconti del mercante veneziano trasferì l'immagine di un Oriente abitato da uomini strani, diversi da noi, con il giusto per il meraviglioso e per il favoloso caratteristico del Medioevo occidentale.
Domande da interrogazione
- Quali furono gli effetti della dominazione mongola sull'Asia in termini di commercio e cultura?
- In che modo i mercanti italiani, come Marco Polo, contribuirono agli scambi interculturali con l'Oriente?
- Qual è l'importanza dell'opera "Il Milione" di Marco Polo nella letteratura?
La dominazione mongola potenziò e rese sicura la rete delle comunicazioni via terra, favorendo lo sviluppo dei commerci e la diffusione culturale, creando un patrimonio comune di conoscenze e innovazioni.
I mercanti italiani, tra cui Marco Polo, si avventurarono verso l'Oriente per affari, percorrendo vie carovaniere e marittime, e contribuirono agli scambi interculturali attraverso il contatto diretto con civiltà come quella cinese.
"Il Milione" è un importante esempio di letteratura etnografica che, nonostante le fantasie e gli errori, ha descritto la civiltà cinese e influenzato l'immagine dell'Oriente nella cultura europea medievale.