Concetti Chiave
- I vescovi amministravano le diocesi come i delegati imperiali e promuovevano l'evangelizzazione attraverso la fondazione di pievi nelle campagne.
- Il cristianesimo si adattò ai culti tradizionali delle campagne, sviluppando aspetti della religiosità come il culto dei santi e delle reliquie.
- La presenza di sedi episcopali nelle città favorì la sopravvivenza urbana dopo le crisi dei secoli IV-VI, con predominanza di diocesi metropolitane nelle grandi città romane.
- Il monachesimo si sviluppò inizialmente in Oriente e si diffuse in Occidente nel IV secolo, evolvendosi in forme di cenobitismo con regole comunitarie.
- La Regola benedettina di Benedetto da Norcia organizzò la vita monastica, contribuendo alla diffusione dei monasteri in Europa nel VI secolo.
Indice
Amministrazione delle diocesi
Il vescovo amministrava le diocesi grossomodo come i delegati imperiali governavano il territorio soggetto a una città e promuoveva l’evangelizzazione delle campagne attraverso la fondazione di pievi, cioè di chiese battesimali.
Influenza del cristianesimo e delle metropoli
Ma la definizione dottrinale del cristianesimo risentì dei culti tradizionali delle campagne, determinando aspetti della religiosità vicini alla sensibilità popolare (culto dei santi e delle reliquie).
Le sedi episcopali erano presenti nelle città e ciò comportava, nei territori centro-meridionali costituiti da numerosi e piccoli centri urbani, la fitta presenza di piccoli diocesi, mentre nei territori settentrionali, costituiti da meno centri urbani, poche e grandi circoscrizioni ecclesiastiche; dopo le crisi dei secoli IV-VI, l’insediamento episcopale fu uno dei fattori che maggiormente favorirono la sopravvivenza delle città. Gli episcopati fondati sulle grandi metropoli romane (Roma, Ravenna, Milano) acquisirono una predominanza su quelli delle città minori ed esse presero il nome di diocesi «metropolite». Il primato simbolico del vescovo di Roma, considerato il successore di Pietro, acquisì, attraverso un processo osteggiato dagli altri patriarchi e durato fino al secolo XI, anche una valenza politica.Evoluzione del monachesimo
La scelta monastica è singolare e prevede, mossa dal rifiuto del mondo, la ricerca della redenzione attraverso il sacrificio e l’ascesi, concretizzate in stili di vita solitari nei deserti, in cima agli alberi (eremiti “dendriti”) o in cima alle colonne (eremiti “stiliti”).
Diffusione del monachesimo in Occidente
Nel III secolo le prime testimonianze di monachesimo riguardavano l’area orientale dell’impero; nel IV secolo, divenuto il cristianesimo religione di stato, esso si diffonde anche in Occidente ma in forme associate, come il cenobitismo, sulla base di regole che riguardavano tutti gli aspetti della vita quotidiana. In Gallia i monasteri cominciarono a diffondersi dal V secolo soprattutto grazie a Martino, vescovo di Tours, mentre in Italia dalla fine del IV grazie a Girolamo. Benedetto da Norcia, che nel 529 fonda il monastero di Montecassino, organizza la sua comunità in base alla Regola benedettina; il VI secolo segna la massima diffusione del fenomeno. In Irlanda, isola mai assoggettata all’impero romano, il monachesimo attecchisce con particolare facilità grazie alla conformazione sociale delle tribù celtiche.
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo dei vescovi nelle diocesi e come influenzavano le campagne?
- Come si è sviluppato il monachesimo in Occidente e quali figure chiave hanno contribuito alla sua diffusione?
- Quali differenze esistevano tra le diocesi nei territori centro-meridionali e settentrionali?
I vescovi amministravano le diocesi simili ai delegati imperiali e promuovevano l'evangelizzazione delle campagne attraverso la fondazione di pievi, influenzando la religiosità popolare con il culto dei santi e delle reliquie.
Il monachesimo si è diffuso in Occidente nel IV secolo con forme associate come il cenobitismo. Figure chiave come Martino di Tours in Gallia e Girolamo in Italia hanno contribuito alla sua diffusione, culminando con Benedetto da Norcia che fondò il monastero di Montecassino nel 529.
Nei territori centro-meridionali, caratterizzati da numerosi piccoli centri urbani, vi era una fitta presenza di piccole diocesi, mentre nei territori settentrionali, con meno centri urbani, vi erano poche e grandi circoscrizioni ecclesiastiche.