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Concetti Chiave

  • Le incursioni tra la fine del IX e l'inizio del X secolo furono eseguite da Saraceni, Ungari e Scandinavi, ciascuno con diversi obiettivi e strategie di invasione.
  • I Saraceni, provenienti dal Nord Africa e dalla Spagna, cercavano risorse e schiavi nel Mediterraneo, stabilendo basi temporanee senza vere ambizioni territoriali in Europa occidentale.
  • Gli Ungari, nomadi originari dei monti Urali, devastarono l'Europa centrale fino alla sconfitta da parte di Ottone I nel 955, dopo la quale si stabilirono in Ungheria e si integrarono nel sistema politico europeo.
  • I Vichinghi, noti per le loro abilità marittime, iniziarono con saccheggi e successivamente tentarono conquiste, stabilendosi infine in varie zone, tra cui Normandia, Islanda e Groenlandia.
  • Le incursioni scandinave portarono alla formazione di insediamenti stabili, come la Normandia, attraverso accordi vassallatici con i sovrani locali, consolidando il loro impatto duraturo in Europa.

Indice

  1. Invasioni e scorrerie in Europa
  2. Minaccia saracena nel Mediterraneo
  3. Espansione araba nella penisola iberica
  4. Arrivo degli Ungari in Europa
  5. Conversione e integrazione degli Ungari
  6. Vichinghi: mercanti e guerrieri
  7. Espansione vichinga in nuove terre
  8. Danesi e la formazione della Normandia

Invasioni e scorrerie in Europa

Tra la fine del IX e gli inizi del X secolo l'Europa occidentale tornò a essere soggetto di scorrerie e di invasioni da parte di popolazioni esterne. Le incursioni erano opera di tre popolazioni: i Saraceni a sud, gli Ungari da est e gli Scandinavi da nord.

Minaccia saracena nel Mediterraneo

I saraceni erano quei pirati musulmani che dalle coste del nord Africa, dalla Spagna, dalla Sicilia e da altre basi dell'Italia meridionale spadroneggiavano nel Mediterraneo alla ricerca di risorse e di uomini da vendere come schiavi. Essi giunsero a insediarsi in Sardegna, in Corsica, nelle Baleari, mentre in Puglia, Campania e Provenza stabilirono alcune basi per compiere razzie. I pirati saraceni non rappresentavano un reale pericolo per la stabilità occidentale: non volevano conquistare nuovi territori, ma fare solo razzie.

Espansione araba nella penisola iberica

Al contrario, nella penisola iberica e nell'Italia meridionale gli Arabi attuarono una vera espansione territoriale. In Spagna e Portogallo diedero vita al califfato omayyade di Cordova. Solo la Marca Hispanica, la cui capitale era Barcellona, fungeva da zona cuscinetto mantenendo la sua autonomia. Ai cristiani rimanevano i piccoli regni di Navarra e delle Asturie e il Portogallo settentrionale. Molti territori bizantini dell'Italia meridionale furono conquistati dagli Arabi, che tra l'827 e il 902 riuscirono a impossessarsi dell'intera Sicilia. Essi riuscirono a minacciare anche delle zone dell'Italia centrale: le basiliche di San Pietro e Paolo a Roma.

Arrivo degli Ungari in Europa

Nel IX secolo i confini orientali dell'Europa furono sconvolti dall'arrivo degli Ungari, popoli nomadi provenienti dai monti Urali. Apparsi lungo il fiume Dnepr, che costituiva la via commerciale sulla quale viaggiavano beni preziosi, gli Ungari si insediarono nelle pianure del medio Danubio, da lì riuscirono a compiere razzie anche in Germania, in Francia e in Italia. Le loro incursioni erano terribili perchè si accompagnavano a carneficine e distruzioni.

Essi penetrarono più volte in Italia dall'899.

Conversione e integrazione degli Ungari

Solo nel 955 Ottone I di Germania li affrontò nella pianura di Lechfeld e li sconfisse. A fare cessare le loro razzie fu la creazione di due marche, una delle quali posta ad est avrebbe dato origine all'Austria. Allora si insediarono in Pannonia, l'attuale Ungheria. Il capo ungaro Vajk si convertì al cristianesimo per sposare una principessa bavara e nel 1000 venne proclamato re dal papa e mutò il proprio nome in Stefano. Così gli Ungari entrarono a far parte del sistema politico europeo e lo rafforzarono.

Vichinghi: mercanti e guerrieri

I Vichinghi, o Normanni, provenienti dalle regioni scandinave, erano mercanti, navigatori, guerrieri e predoni. I Vichinghi erano abili marinai, che usavano imbarcazioni leggere, maneggevoli e velocissime dette drakkar: perciò preferivano le vie d'acqua per raggiungere i loro obbiettivi, ma erano anche formidabili combattenti a cavallo e quindi riuscivano anche a conquistare i territori. I Normanni si abbandonavano a devastazioni, saccheggi e incendi contro villaggi, città e soprattutto monasteri. Dopo una prima fase in cui lo scopo fu la rapina, i Normanni compirono veri e propri tentativi di conquista. Infine verso la fine del nono secolo si convertirono al cristianesimo.

Espansione vichinga in nuove terre

I Norvegesi furono i primi Vichinghi a uscire dalla loro terra: già nell'ottavo secolo compirono ripetute incursioni in Europa. Nel corso delle loro spedizioni si insediarono in Islanda e Groenlandia, quest'ultima fu scoperta da Erik il Rosso. Da lì giunsero fino in America del nord. Gli Svedesi si diressero verso sud-est. Nel IX secolo giunsero al mar Baltico e poi dal mar Caspio giunsero fino al mar Nero. In queste zone furono mercanti o mercenari. Con il tempo si impadronirono di numerose città tra cui il principato di Kiev.

Danesi e la formazione della Normandia

I Danesi si mossero prevalentemente verso l'Inghilterra e la Francia. Essi fissavano le loro basi all'imbocco dei fiumi e lì partivano in cerca di bottino. A partire dal IX secolo i Danesi trasformarono questi temporanei stanziamenti militari in insediamenti stabili. A volte gli insediamenti furono riconosciuti dai sovrani attraverso il rapporto vassallatico: il sovrano concedeva al capo danese il dominio sulle terre conquistate in cambio di aiuto militare. Fu così che nel 911 il danese Rollone si accordò con il re di Francia, ricevendone in beneficio i territori sulla foce del Senna; il territorio andò successivamente ampliandosi e prese il nome di Normandia.

Domande da interrogazione

  1. Quali popolazioni invasero l'Europa occidentale tra il IX e il X secolo?
  2. Le popolazioni che invasero l'Europa occidentale furono i Saraceni a sud, gli Ungari da est e gli Scandinavi da nord.

  3. Qual era l'obiettivo principale dei Saraceni nelle loro incursioni?
  4. I Saraceni miravano principalmente a compiere razzie per ottenere risorse e uomini da vendere come schiavi, piuttosto che conquistare nuovi territori.

  5. Come si conclusero le incursioni degli Ungari in Europa?
  6. Le incursioni degli Ungari cessarono dopo la sconfitta nella pianura di Lechfeld nel 955 da parte di Ottone I di Germania e la creazione di due marche, una delle quali divenne l'Austria.

  7. Quali furono le principali attività dei Vichinghi durante le loro incursioni?
  8. I Vichinghi si dedicarono a devastazioni, saccheggi e incendi, attaccando villaggi, città e monasteri, e successivamente tentarono vere e proprie conquiste territoriali.

  9. Come si sviluppò la presenza dei Danesi in Francia?
  10. I Danesi stabilirono insediamenti stabili in Francia, e nel 911 il capo danese Rollone ricevette il dominio sui territori alla foce del Senna dal re di Francia, dando origine alla Normandia.

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