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Concetti Chiave

  • La morte di Carlo Magno nell'814 segna il passaggio dell'impero a Ludovico il Pio, suo figlio, e successivamente alla guerra tra i suoi tre figli dopo la sua scomparsa nel 840.
  • Il trattato di Verdun dell'843 segna la divisione dell'impero carolingio tra i tre fratelli: Lotario I, Carlo il Calvo e Ludovico, formando le basi della futura Francia e Germania.
  • L'Europa del IX e X secolo subisce invasioni da Normanni e Saraceni, portando a un periodo di conflitto e assimilazione, che si stabilizza con la cristianizzazione di nuovi regni.
  • La Reconquista nel sud Europa porta all'espansione dei territori cristiani, culminando con la cacciata dei Mori da Granada nel 1400.
  • La dinastia Capetingia in Francia vede l'emergere di monarchie feudali potenti, con i re che assumono il ruolo di difensori della Chiesa e promotori di pace e giustizia.

Indice

  1. La successione di Carlo Magno
  2. La divisione dell'impero carolingio
  3. Le invasioni normanne e saracene
  4. La stabilizzazione politica europea
  5. La reconquista e le monarchie feudali

La successione di Carlo Magno

Carlo Magno muore nell’814 e alla sua dipartita l’impero passa nella mani di suo figlio Ludovico il Pio.

La divisione dell'impero carolingio

Nell’840 la sua morte segna un momento cruciale: i suoi tre figli iniziano una guerra per contendersi il potere. Nell’843 il tratto di Verdun sancisce la fine della guerra e la rottura dell’impero carolingio: Lotario I, figlio maggiore ricevette il regno d’Italia, istituito nell’806, che comprendeva geograficamente solo il nord e a titolo onorifico anche il titolo imperiale, ma senza avere più che un comando nominale. Carlo il Calvo invece ricevette la porzione occidentale - gran parte della quale sarebbe divenuta la Francia - incluse anche l'Aquitania, Tolosa e la Settimania. Ludovico ricevette la parte orientale - gran parte di quella che divenne più tardi la Germania - sotto forma di Sacro Romano Impero.

Le invasioni normanne e saracene

Molti storici oggi ne parlano come momento decisivo per la storia dell’Europa. Si può intravedere la nascita di quelli che nel XIV, XV, XVI sec. chiameremo Stati Nazionali. Se fino ad allora in Europa c’era stato un concetto di assimilazione, dall’843 vediamo spinte non più centripete ma centrifughe. L’impero Carolingio si dissolve anche per nuove invasioni, in questo caso di popoli provenienti dal nord, definiti Normanni o Vichinghi,ossia Danesi, Svedesi e Norvegesi. Si Spostano da Nord a Sud compiendo scorrerie.

La stabilizzazione politica europea

Siamo fra il IX e il X secolo. In questo periodo, mentre l’Europa del nord è sotto assedio Normanno, il sud europeo subisce gli attacchi dei Saraceni (Arabi e berberi islamizzati): la Sicilia Bizantina nell’827-828 viene occupata dalle popolazioni Musulmane. L’Europa assediata segue in parte un processo di assimilazione. Fra il X e l’XI secolo il quadro politico Europeo comincia a stabilizzarsi, grazie anche alla cristianizzazione dei nuovi regni che si sono costituiti sulle frontiere orientali: Polonia, Bulgaria, Russia ma anche Danimarca Svezia e Norvegia a settentrione. Si crea una sorta di scudo da nord a est. I nuovi stati mettono il continente Europa al sicuro da nuove invasioni.

Inizia a costituirsi un’organizzazione politica, culturale ed economica di un’Europa cattolica.

La reconquista e le monarchie feudali

Un evento particolare comincia a verificarsi nel sud Europa: la progressiva espansione della società europea porterà ad un ampliamento dei territori cristiani. Storicamente l’evento prende il nome di Reconquista e si interromperà nella seconda metà del 1400 quando i Cristiani cacceranno gli ultimi mori dall’ultima enclave sopravvissuta: Granada.

In questa nuova Europa giocheranno ruoli importanti anche alcune monarchie definite feudali, in modo particolare Francia e Inghilterra.

Nella prima, finita la dinasta carolingia inizia quella Capetingia, con Ugo Capeto, ma la Francia è divisa in tante signorie territoriali così potenti da insidiare lo stesso sovrano che in fatto di possedimenti è molto povero: possedeva il territorio di Parigi e i luoghi limitrofi. Aveva un riconoscimento più di entità morale, ma non era elemento di unità politica né territoriale. Dal dodicesimo secolo i monarchi inizieranno ad assumere anche un altro ruolo, ossia quello di difensori della chiesa, garanti di pace e giustizia. Questo è un passaggio decisivo: il ruolo del re diventa importante, la commistione che si crea fra Chiesa e potere politico sarà vantaggioso alla fine per entrambi. I re francesi verranno considerati re taumaturghi, cioè addirittura capaci di guarire con l’imposizione delle mani grazie all’investitura della chiesa e al volere di Dio.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze della morte di Carlo Magno sull'impero carolingio?
  2. La morte di Carlo Magno portò a una guerra tra i suoi tre figli per il potere, culminata nel trattato di Verdun dell'843 che divise l'impero carolingio in tre regni distinti.

  3. Come influenzò il trattato di Verdun la formazione degli Stati Nazionali in Europa?
  4. Il trattato di Verdun segnò l'inizio della dissoluzione dell'impero carolingio e la nascita di entità politiche che avrebbero evoluto in Stati Nazionali, con spinte centrifughe che sostituirono il precedente concetto di assimilazione.

  5. Quali furono le principali minacce esterne all'Europa tra il IX e il X secolo?
  6. L'Europa affrontò invasioni da parte dei Normanni nel nord e dei Saraceni nel sud, con i Normanni che compivano scorrerie e i Saraceni che occuparono la Sicilia Bizantina.

  7. In che modo la cristianizzazione influenzò la stabilizzazione politica dell'Europa?
  8. La cristianizzazione dei nuovi regni lungo le frontiere orientali contribuì a stabilizzare il quadro politico europeo, creando una sorta di scudo contro nuove invasioni e favorendo l'organizzazione di un'Europa cattolica.

  9. Quale ruolo assunsero le monarchie feudali in Europa, in particolare in Francia, dopo la fine della dinastia carolingia?
  10. Le monarchie feudali, come quella francese sotto la dinastia Capetingia, iniziarono a svolgere il ruolo di difensori della chiesa e garanti di pace e giustizia, con i re che venivano considerati taumaturghi grazie all'investitura della chiesa.

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