eleonora_ago
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Rinascita dell'XI secolo - Storia medievale scaricato 5 volte

Concetti Chiave

  • L'XI secolo segnò una rinascita demografica e agricola in Europa, con il raddoppio della popolazione e miglioramenti climatici che favorirono la produzione agricola.
  • Innovazioni come il collare rigido per cavalli, la rotazione triennale dei campi, e il miglioramento dell'aratro permisero un incremento dell'efficienza agricola.
  • La crescita delle città e dei commerci portò alla nascita di borghi e alla ripresa del conio di monete in metalli preziosi, facilitando gli scambi economici.
  • Il commercio marittimo si sviluppò grazie a città marinare come Venezia, Genova e Pisa, e la creazione di corporazioni e leghe come la lega anseatica per proteggere gli interessi mercantili.
  • Cambiamenti sociali ed economici portarono a un maggiore frazionamento delle terre, la nascita di nuovi villaggi e l'affermarsi del ruolo dei mercanti e degli artigiani specializzati.

La rinascita dell'XI secolo

Intorno al 1000 ci fu una fase di ripresa:
la popolazione raddoppiò in solo 100 anni
aumento della produzione agricola
innalzamento della temperatura ambientale
diminuzione delle epidemie
riduzione delle incursioni di popolazioni in armi
Queste informazioni le sappiamo grazie al lavoro di monaci che però prediligevano scrivere di eventi climatici improvvisi.
Essi erano soliti drammatizzare il racconto, infatti ad esempio li attribuivano alla manifestazione del volere di Dio.

Con l'espansione demografica ci fu un'innovazione nelle tecniche di coltivazione e nell'attrezzatura agricola.
Per molti secoli l'energia per lavorare la terra era derivata quasi esclusivamente dalle braccia dell'uomo e l'unico aiuto era quello buoi che erano adatti solo all’aratura dei terreni perché erano animali molto lenti.
Gli antichi Romani avevano utilizzato come animale da tiro anche il cavallo. Tuttavia poteva tirare solo per mezzo di una cinghia di cuoio che veniva passata sotto al collo. Per cui un carico troppo pesante poteva provocarne il soffocamento. Inoltre il cavallo è un animale costoso da mantenere e si nutriva di avena, al contrario del bue che mangia fieno.
Fu adottato un collare rigido, detto di spalla perché è fissato intorno al petto dell'animale grazie al quale il cavallo era in grado di tirare. Iniziarono a proteggere gli zoccoli dei cavalli con la ferratura mettendo un ferro sull'unghia del piede.
Un'altra innovazione fu la rotazione triennale dei campi.

L'aratro venne perfezionato diventando però più pesante.
Intorno al 1000 esso fu dotato di un coltro→ specie di coltello che incide la terra in profondità e permette al seme di insediarsi bene. Se esso rimanesse in superficie sarebbe peccato dagli uccelli o non riuscirebbe a trovare umidità giusta per germogliare le radici. Inoltre ci fu l'aggiunta di un versoio che era in grado di riportare e spostare grandi zolle.
Divenne di uso comune l'erpice per chiudere i solchi dopo la semina.
Per macinare il grano invece usarono mulini ad acqua. Essi erano già presenti nell'era dei romani ma non venivano usati perché all'epoca erano presenti molti schiavi.
Dal 12 sec. comparvero anche i mulini a vento che avevano il vantaggio di non risentire del congelamento dei corsi d'acqua e dei periodi di piena di siccità.

I contadini cercarono di rendere coltivabili aree inutilizzate:
- disboscarono distese di vegetazione;
- bonificarono paludi;
- colonizzarono territori scarsamente abitati.
Questo processo fu molto praticato in Italia in particolare nella pianura Padana e nelle Fiandre.
Con la riduzione degli spazi boschivi il regime alimentare lentamente cambiò: la maggior parte delle persone passò da una dieta in cui la carne prevaleva a una dieta essenzialmente cerealicola a base di pane e zuppe di farine e legumi.

I grandi proprietari terrieri decisero di frazionare i propri possedimenti e di affidarli a contadini per farli fruttare di più. Alcuni contadini ebbero anche i mezzi per acquistare piccole aree di terreno o per prenderle in affitto. Per convincere i contadini ad abbandonare le proprie case e costruirne di nuove nelle foreste da disboscare, i signori offrivano carte di franchigia (condizioni di favore e vantaggi che concedevano a volte la libertà a quelli che erano in condizioni di servitù).
Molti contadini iniziarono a darsi regole di vita in comune e ad associarsi: nacquero così i nuovi villaggi che principalmente sorsero vicino alle abbazie così da avere la protezione dei monaci.
Circolo virtuoso = insieme di condizioni che innescano una condizione stabilmente positiva

Intorno all'XI secolo→ città tornò a essere il centro della vita economica e politica.
Cominciò anche ad affermarsi una nuova figura: mercante.
Inoltre prima i contadini potevano fare anche lavori di artigianato dopo il mille aumentò la richiesta di artigiani molto più abili con lunga esperienza di lavoro specializzato.
Anche i mestieri dell'edilizia ripresero vigore (es: chiese in legno dell'alto medioevo furono sostituite da chiese di pietra e di marmo).
Dopo il mille sorsero insediamenti stabili di mercanti accanto alle città. Essi vennero chiamati borghi. Questo piccolo nucleo era abitato da mercanti, artigiani e piccoli rivenditori.
Con lo sviluppo dei commerci le città ripresero il conio di monete in metalli preziosi che avevano il vantaggio di rendere più agile i pagamenti.
Inizialmente furono coniate in argento poi nel corso del secolo successivo ricomparvero anche le monete d'oro. Questi metalli preziosi venivano recuperati dai mercanti di alcune città marinare italiane attraverso il commercio con Bisanzio e con il mondo islamico.

Gli europei per acquistare merce dall'oriente esportavano:
schiavi che erano addestrati all'uso delle armi. Erano richiesti anche dai ricchi cristiani occidentali che li impiegavano come domestici, frumento, legname per navi e armi, perle colorate di vetro che provenivano dai veneziani (erano abili artigiani vetrai), panni di lana e stoffe di lino tinte di vari colori.

Esistevano due tipi di navi:
- galee/galere: navi da combattimento manovrate a remi. I rematori erano spesso condannati a rimanere per tutta la vita sulla galea incatenati ai remi. (da galea deriva il termine galera);
navi da trasporto: si muovevano a vela e dotate di pochi remi.
Nel 13 sec fu inventato il timone girevole fissato alla poppa della nave con un supporto di metallo.
I mercanti cominciarono a riunirsi in corporazioni che offrivano condizioni di maggiore sicurezza nello svolgimento delle attività mercantili.
In Francia e in Italia queste corporazioni si svilupparono sempre all'interno di una sola città.
Invece nell'Europa settentrionale le città lungo le Rive del mare del Nord e del Mar Baltico si unirono in una lega chiamata hansa o lega anseatica. Essa controllava i traffici commerciali e le aree di pesca e difendeva la vita dei mercanti che si recavano all'estero per svolgere la loro attività.
Lubecca era il centro più prestigioso dell'hansa dove presiedeva l'assemblea comunale della lega e erano presenti gli archivi.

In Italia erano presenti però delle città marinare: Amalfi, Venezia, Genova e Pisa.
Amalfi fu la prima ad assumere importanza ma poi venne saccheggiata dai Normanni e da Pisa. Pisa entrò poi in contrasto con Genova tanto da chiudere i rapporti commerciali e farci una guerra che vinse però Genova.
Venezia si popolò durante il periodo in cui invasori seminavano nel terrore e le famiglie di profughi decisero di andare a vivere nella Laguna.
Quando Carlo Magno divenne imperatore Venezia dichiarò che avrebbe obbedito soltanto all'imperatore dei romani d'Oriente.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i principali fattori che contribuirono alla rinascita dell'XI secolo?
  2. La rinascita dell'XI secolo fu caratterizzata da un aumento della popolazione, miglioramenti nella produzione agricola, un innalzamento delle temperature, una diminuzione delle epidemie e una riduzione delle incursioni armate.

  3. Quali innovazioni agricole furono introdotte durante questo periodo?
  4. Durante l'XI secolo, furono introdotte innovazioni come il collare rigido per i cavalli, la rotazione triennale dei campi, l'uso di aratri più pesanti con coltro e versoio, e l'adozione di mulini ad acqua e a vento.

  5. Come cambiò l'organizzazione sociale e agricola dei contadini?
  6. I contadini iniziarono a rendere coltivabili aree inutilizzate, associarsi in villaggi vicino alle abbazie, e ricevere carte di franchigia dai signori per incentivare la colonizzazione di nuove terre.

  7. Quali sviluppi economici e commerciali si verificarono nelle città?
  8. Le città divennero centri economici e politici, con la nascita di mercanti e artigiani specializzati, la costruzione di chiese in pietra, e la ripresa del conio di monete in metalli preziosi.

  9. Qual era il ruolo delle città marinare italiane nel commercio?
  10. Le città marinare italiane come Amalfi, Venezia, Genova e Pisa erano cruciali nel commercio, con Venezia che si dichiarò fedele solo all'imperatore dei romani d'Oriente e Genova che vinse una guerra commerciale contro Pisa.

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