Concetti Chiave
- Verso la fine dell'VIII secolo, le scuole abbaziali e capitolari si svilupparono rispettivamente nei conventi e nei vescovadi, con Carlo Magno che rese obbligatorio l'insegnamento aperto a tutti nei conventi.
- Le scuole capitolari, soprattutto in Francia, divennero centri di studio avanzati e furono il modello per le future Università, insegnando le sette arti liberali e la filosofia.
- La scolastica, filosofia insegnata nelle scuole, inizia storicamente nel IX secolo, ma diventa prevalente nel XIII secolo con il metodo dell'insegnamento orale che influenza anche le opere scritte.
- L'insegnamento dipendeva dalla scarsità di testi scritti, con il magister che leggeva e commentava testi o florilegi di Sententiae, e organizzava discussioni strutturate chiamate disputatio.
- L'attività didattica generò i generi filosofici dei commenti e delle quaestiones, che divennero prominenti nella produzione letteraria medievale dal XII secolo in poi.
Indice
Sviluppo delle scuole medievali
Senza tenere in considerazione la scuola palatina, due generi di scuole cominciarono a svilupparsi verso la fine del sec. VIII: le scuole abbaziali e le scuole capitolari o cattedrali, rispettivamente presso i conventi e presso i vescovadi. Nei conventi vi era, naturalmente, un insegnamento riservato ai monaci, ma anche sovente uno aperto a tutti, che, anzi, nel 789 Carlo Magno rese obbligatorio. L'insegnamento era di solito modesto, ma in qualche caso raggiunse i più alti livelli della cultura del tempo. Nelle sedi vescovili, poi, i capitoli delle cattedrali (spesso sotto la guida personale del vescovo) organizzarono scuole che, soprattutto in Francia (Laon, Reims, Chartres, Parigi, ecc.) diventarono centri di studio e di ricerca sviluppatissimi, e offrirono il modello delle future Università.
Insegnamento nelle scuole vescovili
In queste scuole (ove più ove meno, e con grandi differenze di qualità, a seconda dei maestri disponibili) si insegnavano un pò tutte le sette arti liberali, e quindi anche - sotto il titolo di "dialettica" - la filosofia. Di qui il termine "scolastica", che significa appunto "filosofia qual è insegnata e coltivata nelle scuole".
Evoluzione della filosofia scolastica
Storicamente, perciò, si suole far cominciare la filosofia scolastica col sec. IX. Se, però, ci si riferisce a un particolare tipo di filosofia, che risente particolarmente della pratica dell'insegnamento del tempo, bisogna riconoscere che questo tipo di filosofia diverrà prevalente solo nel sec. XIII, cioè al tempo delle prime Università. Allora il metodo dell'insegnamento orale, che era lo stesso, sostanzialmente, già praticato nelle scuole vescovili, passa anche nelle opere scritte, e queste, anche nello stile, perdono quelle pretese di composizione letteraria che avevano sempre più o meno conservate (sul modello agostiniano, o addirittura ciceroniano), per svilupparsi secondo schemi fissi, propri dell'insegnamento, e con una terminologia che chiamiamo, appunto, "scolastica".
Metodo d'insegnamento medievale
Il metodo d'insegnamento, a sua volta, dipendeva dalla scarsità estrema di testi scritti, per i quali non era facile trovare copositi. Il magister perciò leggeva un testo in suo possesso, o, spesso, un florilegio di Sententiae di vari autori, e lo commentava (lectio). Inoltre organizzava di quando in quando discussioni, regolate, da un certo punto in poi, da una procedura fissa, in cui due persone o gruppi di persone avevano il compito rispettivamente di sostenere e di confutare una certa affermazione (disputatio). Le dispute vertevano a volte su un argomento fisso (quaestiones disputatae), a volte su argoment ivari, o de quolibet (quaestiones quodlibetales).
Origine della produzione filosofica
Da questa attività didattica prendono origine due tipici generi di produzione filosofica medievale: i commenti, e in particolare i commenti alle Sentenze (tra le quali ebbe la massima fortuna la raccolta di Sentenze fatta dal novarese Pier Lombardo) e le quaestiones, a volte raccolte poi in Summae di questioni. Ma, come si è detto, tale struttura argomentativa non si insinuerà nella produzione letteraria se non nel sec. XII, per diventare prevalente nei due secoli successivi.
Domande da interrogazione
- Quali tipi di scuole si svilupparono verso la fine del sec. VIII?
- Qual era l'importanza delle scuole vescovili in Francia?
- Come si sviluppò la filosofia scolastica?
- Quali erano i metodi didattici utilizzati nelle scuole medievali?
Si svilupparono le scuole abbaziali e le scuole capitolari o cattedrali, rispettivamente presso i conventi e i vescovadi.
Le scuole vescovili in Francia divennero centri di studio e ricerca avanzati, offrendo il modello delle future Università.
La filosofia scolastica iniziò nel sec. IX e divenne prevalente nel sec. XIII, con un metodo d'insegnamento orale che influenzò anche le opere scritte.
I metodi includevano la lettura e il commento di testi (lectio) e le discussioni strutturate (disputatio), che portarono alla produzione di commenti e quaestiones.