Concetti Chiave
- Le repubbliche marinare italiane - Genova, Pisa, Amalfi e Venezia - erano città costiere autonome che prosperarono grazie al commercio marittimo dal X secolo, con monete proprie e flotte navali.
- Queste città furono protagoniste dell'espansione europea verso Oriente, controllando le rotte mediterranee e contribuendo allo sviluppo del moderno capitalismo mercantile e finanziario.
- Genova e Venezia si contesero il dominio commerciale e marittimo, con Genova che stabilì il controllo sul Mar Nero e Venezia che raggiunse l'apice del potere commerciale e territoriale nel Mediterraneo orientale.
- Amalfi, la più antica repubblica marinara, sviluppò intensi scambi con Bisanzio ed Egitto e introdusse innovazioni come la bussola e le Tavole Amalfitane, ma perse potere dopo il saccheggio da parte di Pisa.
- Venezia, nota anche come la Serenissima, divenne una potenza commerciale e militare, gestendo rotte marittime fino all'Inghilterra e dominando i traffici con l'Oriente, pur subendo la minaccia dell'Impero Ottomano.
Indice
Le repubbliche marinare e la loro autonomia
•Le 4 repubbliche marinare sono alcune città costiere italiane che,dopo il X secolo, godettero di un'autonomia politica basata su una prosperità economica dovuta alla loro attività commerciale marittima; Queste città avevano una propria moneta accettata in tutto il Mediterraneo, possedevano una flotta di navi e avevano partecipato alle crociate.
•Le repubbliche marinare o città marinare rappresentano una variante delle forme istituzionali della civiltà comunale, nella quale l’elemento caratterizzante verte più sul ruolo economico che non sulla tipologia degli istituti di governo.
•La storia delle quattro repubbliche marinare si intreccia sia con l’avvio dell’espansione europea verso Oriente, che si realizzò attraverso il controllo delle rotte mediterranee strappando ai musulmani la supremazia navale, sia con le origini del moderno capitalismo, inteso come sistema mercantile e finanziario.
L'economia delle repubbliche marinare
•I mercanti delle repubbliche marinare italiane istituirono le prime forme economiche del capitalismo: utilizzarono monete coniate in oro, in disuso da secoli, misero a punto nuove operazioni di cambio e di contabilità e incentivarono i progressi tecnologici nella navigazione, supporto fondamentale per la crescita della ricchezza mercantile.
•Le 4 repubbliche marinare in questione sono:
- Genova, la quale possedeva una forte flotta.
- Pisa,alleata e in seguito rivale di Genova.
- Amalfi,che estese la sua rete commerciale su gran parte del Mediterraneo centrale e meridionale.
La repubblica marinara di Venezia, la prima che venne a formarsi fra le repubbliche e la più prosperosa, detta anche la Serenissima.
•La ripresa economica che si ebbe in Europa attorno l'anno mille, fece sì che le principali rotte commerciali si sviluppassero lungo le coste del Mediterraneo.
Queste città marinare, esposte alle incursioni dei pirati, organizzarono in modo autonomo la loro difesa e furono in grado, nei secoli X e XI, di passare all'offensiva.
•Le città marinare formarono dei governi autonomi repubblicani.
•Vennero inoltre incentivati i progressi tecnologici nella navigazione, supporto fondamentale per la crescita della ricchezza mercantile.
Le città marinare e le crociate
•Queste furono le città che si avvantaggiarono della riapertura delle rotte navali, collegata al movimento delle crociate (XI-XIII secolo), inserendo le loro flotte mercantili nei traffici con il mondo orientale. Il mondo orientale da sua parte forniva all’Europa i ricercati prodotti asiatici, come le spezie, i tessuti pregiati e le pietre preziose.
Venezia e il suo dominio marittimo
• La repubblica marinara di Venezia sopravanzò le altre repubbliche marinare perché aveva alle spalle uno stato territoriale più esteso e poteva contare su una moderna flotta militare e mercantile. Con una serie di azioni politiche e con la potenza delle sue navi, Venezia dapprima acquisì il dominio dell’Adriatico e poi monopolizzò gli scambi con l’Oriente, grazie al controllo di un gran numero di isole e delle località marittime commercialmente più importanti dell’impero bizantino. Dopo la quarta crociata (1202-1204) Venezia divenne il centro di un impero sul mare.
•La storia delle Repubbliche Marinare è molto varia:
•Venezia e Genova ebbero vita lunga e godettero di una continua indipendenza .
•Pisa, nonostante avesse avuto una vita lunga, passò sotto il dominio di Firenze nel 1406.
•Amalfi perse la propria indipendenza molto presto, passando nelle mani dei Normanni.
Genova e le sue rivalità
•Genova sorge nel X secolo, quando i suoi abitanti ripresero la via del mare.
•Possiede una flotta importante che guadagna il riconoscimento del Sacro Romano Impero.
• Molto importante per Genova è la Compagna Communis, una associazione di mercanti e marinai che amministravano i beni del Comune.
• Molto utilizzato è il sistema della Commenda, ossia una pratica che permetteva ad un possessore di denaro di non rischiarlo in proprio ma di anticiparlo ad un mercante che lo utilizzava poi per svolgere una determinata attività. Dopo questo andava restituito ed i guadagni divisi.
• Nel secolo XI Pisa e Genova, unendo le forze, scacciarono gli arabi dalla Sardegna e dalla Corsica,ottenendo così il dominio del Tirreno.
•Si avvantaggiò notevolmente delle Crociate.
•Genova gareggiò con la repubblica marinara di Pisa durante le guerre per il possesso dell’Elba, della Corsica e della Sardegna.
•Pisa voleva sconfiggere Genova perciò inviò la sua flotta contro essa.
•La stessa cosa fece Genova e quando arrivo nel territorio pisano vide che le navi nemiche non c’erano. Il comandante della flotta genovese, Oberto Doria, attese che la flotta pisana fece ritorno presso l’isola della Meloria. Con una mossa astuta Doria riuscì a cogliere i pisani di sorpresa. Pisa fu totalmente sconfitta e la flotta genovese tornò vittoriosa a Genova portando 9000 prigionieri che poi furono deposti nel “Campo Pisano” dove morirono tutti.
•Nel 1288 fu firmata la pace con Pisa ma Genova non mantenne la parola e distrusse definitivamente Pisa e Porto Pisano demolendolo totalmente.
•Genova gareggiò con la repubblica marinara di Venezia per i possessi e i mercati dell’oriente.
•Con la quarta crociata i veneziani avevano ottenuto grandi privilegi e favori commerciali con l’oriente.
•Genova stipulò il Trattato di Ninfeo con l' Imperatore di Nicea Michele VIII Paleologo. Grazie a questo trattato, Genova ebbe il dominio del commercio sul Mar Nero e Michele riuscì a restaurare l' Impero Bizantino sotto la propria dinastia. Ciò portò a numerosi scontri tra Genova e Venezia.
•Nel 1298 iniziò la battaglia di Curzola guidata dall’ammiraglio Lamba Doria.
•Genova sconfisse Venezia e da questa battaglia caddero prigionieri anche il doge veneziano e Marco Polo che rimase nelle carceri liguri per 4 anni dettando a un suo compagno di prigione le sue memorie che poi verranno intitolate “Il milione”.
•La guerra però non aveva sconfitto definitivamente i veneziani che infatti si ripresero molto velocemente continuando a commerciare con l’oriente.
•Genova infastidita dalla potenza veneziana decide di attaccarla nuovamente sconfiggendola e conquistando Chioggia. Ma ben presto i veneziani la riconquisteranno.
•Nel 1381 le due repubbliche firmarono la Pace di Torino. Nessuna delle due ebbe una netta vittoria ma da qui in poi per Genova iniziò la sua decadenza anche a causa di pestilenze.
•Genova riuscì a riprendersi grazie ad Andrea Doria.
Pisa e la sua ascesa e declino
• Pisa, posta alle foci del fiume Arno, allora navigabile,aveva fatto parte del Regno italico; ma verso la fine del secolo X, quando dovette difendersi da sola per le continue scorrerie degli Arabi divenne completamente autonoma.
• nel secolo X i musulmani avevano raggiunto il controllo su tutto il Mediterraneo
• Il loro potere e il loro dominio sul mediterraneo furono grandi e nulla potevano i cristiani contro le flotte musulmane in nessuna sua parte. I cristiani erano obbligati a passare con le loro navi nella parte nord-est del Mediterraneo dove gli arabi non avevano flotte navali. La flotta dei musulmani si accaniva su quelle dei cristiani. Ma in seguito, per l'azione delle flotte pisane, i musulmani divennero stranieri al Mediterraneo. La sola eccezione era costituita da pochi abitanti delle regioni costiere, ancora attivi sul mare.
• Pisa raggiunse l'apice dello splendore tra il XII e il XIII secolo, quando le sue navi controllavano le rotte nella zona occidentale del Mediterraneo(ove prima vi erano le flotte musulmane).
• Nella riconquista del Tirreno protagonisti, con le loro navi,furono pisani e genovesi, con una serie di imprese navali, dapprima volte a contenere le marinerie islamiche, poi, ben presto, miranti a imporre la loro superiorità.
• Pisa dovette combattere a lungo contro gli Arabi, che occupavano la Sardegna e la Corsica, alleata con Genova, anch'essa minacciata.
• Nel corso del secolo XI, con una serie di imprese militari che precedettero le Crociate, le due città alleate costrinsero gli Arabi ad abbandonare le isole(Sardegne e Corsica). E proseguendo la guerra fin sulle coste dell'Africa e della Sicilia, occuparono anche le Baleari.
• Grazie al controllo sul Mediterraneo Occidentale, essa raggiunse il suo massimo splendore.
• Soltanto nel secolo XII, una volta raggiunto il risultato, le due repubbliche marinare diventarono nemiche fra loro, aprendo così duecento anni di rivalità e di conflitti, destinati a risolversi con la definitiva affermazione della superiorità della repubblica ligure.
• La rivalità tra Pisa e Genova sfociò nella battaglia navale della Meloria (1284), che segnò l'inizio del declino della potenza pisana, con la rinuncia di Pisa a ogni pretesa sulla Corsica e con la cessione a Genova di una parte della Sardegna.
· Verso la fine del XI secolo ebbe inizio la prima crociata in Terrasanta grazie all’iniziativa del pontefice Urbano II sostenuta dalle predicazioni di Pietro l'Eremita.
· Venezia intervenne nelle vicende della crociata in maniera quasi simultanea di Pisa e le due repubbliche entrarono presto in concorrenza tra loro.
· Nelle acque di Rodi si scontrarono l’armata navale veneziana del vescovo Eugenio Contarini con quella pisana dell’arcivescovo Daiberto
· Pisa e Venezia diedero il loro supporto per rendere vittorioso l’assedio di Gerusalemme da parte dell’esercito guidato da Goffredo di Buglione (condottiero flammingo).
· La spedizione pisana, dopo quell’evento, continuò la sua permanenza in Terrasanta
· Al contrario di quanto fece Pisa, Venezia terminò presto la propria partecipazione alla prima crociata, probabilmente in quanto gli interessi di Venezia erano principalmente mirati a controbilanciare l’influenza pisana e genovese nelle terre del Levante.
• I rapporti tra Pisa e Venezia non furono sempre caratterizzati da rivalità.
• Le due repubbliche, nel corso dei secoli, stipularono diversi accordi con i quali si stabilivano le zone di influenza e di azione di Pisa e di Venezia in modo tale da non ostacolarsi.
• Nel 1180 fu stipulato un accordo per la non ingerenza reciproca negli affari adriatici e tirrenici tra il doge di Venezia e il rappresentante dei consoli pisani.
• Nel 1206 Pisa e Venezia concludevano un trattato nel quale si ribadivano le rispettive zone d’influenza.
• Nel 1494-1509, durante l’assedio di Pisa da parte di Firenze, Venezia, seguendo la sua politica tendente ad assicurare la “libertà d’Italia” con l’eliminazione di ogni intervento straniero sul suolo italiano, era corsa a soccorrere i Pisani che tentavano di salvare la restaurazione della propria repubblica dall’aggressione di Firenze.
Amalfi e la sua breve potenza
Amalfi fu la più antica delle 4 repubbliche marinare.
•Essa aveva fatto parte del dominio bizantino
•A capo dello Stato era il Duca, eletto dai cittadini nel pubblico parlamento.
•Amalfi combatté ripetutamente contro gli Arabi.
• Molto importante fu la famosa vittoria di Ostia (849), quando una potente flotta di Arabi, che minacciava Roma, fu quasi distrutta.
• Amalfi cercò di vivere in pace con i turchi per i suoi traffici commerciali.
• Aveva colonie fiorentissime a Costantinopoli, in Siria, in Egitto e sulle coste dell'Africa.
• La potenza di Amalfi durò poco: oppressa dai Normanni (1076), vinta e saccheggiata dalla rivale Pisa (1135), cessò praticamente di esistere nei primi anni del secolo XI.
•Amalfi, aveva sviluppato intensi scambi con Bisanzio e con l'Egitto.
• I mercanti amalfitani sottrassero agli Arabi il monopolio dei commerci mediterranei e fondarono nel X secolo basi mercantili nell'Italia meridionale ed in Medio Oriente.
• Ad Amalfi venne inventata anche la bussola, strumento tuttora in uso.
• Importanti sono le Tavole Amalfitane, un codice che raccoglieva le norme del diritto marittimo rimasto valido per tutto il medioevo.
• Amalfi nel 1135 fu saccheggiata dai Pisani, in un momento in cui era indebolita da catastrofi naturali (gravi inondazioni nel1343) e dall'annessione al regno normanno. Dopo la conquista da parte dei Normanni, iniziò una rapida decadenza e venne sostituita nel suo ruolo di principale polo mercantile campano da Napoli.
•Nell'estate del 849 una flotta costituita dalle navi delle 4 repubbliche marinare di Amalfi, Napoli, Sorrento e Gaeta sbaragliò una flotta di navi saracene che si apprestava a sbarcare presso Ostia con l'intento di operare il saccheggio di Roma.
•Lo scontro tra le due flotte fu violento e durò un'intera giornata con esito incerto fin quando una tempesta creò scompiglio tra le navi saracene.
•Fu il più grande successo navale di una flotta cristiana su una musulmana prima di Lepanto.
• Amalfi, già dalla metà del secolo XI, aveva perso la completa autonomia, anche se continuava i propri scambi commerciali godendo di un’ampia (almeno in questo periodo) autonomia amministrativa.
• Sotto la protezione del normanno Guglielmo, terzo Duca di Puglia, gli amministratori di Amalfi raggiunsero, nell’ottobre 1126, con la vicina Pisa un proficuo accordo commerciale con lo scopo di collaborare nella tutela dei comuni interessi nel Tirreno.
• Amalfi non disponeva di un esercito proprio che proteggesse gli interessi dei commercianti amalfitani. Ecco perché non vediamo le navi di Amalfi molto spesso impegnate in azioni militari contro altre Repubbliche Marinare.
• fu proprio l’esercito di Pisa a rompere l’accordo con Amalfi e attaccare la città costiera il 4 agosto 1135 quando le repubbliche di Genova e di Pisa affrontarono il normanno Ruggero D’Altavilla, che controllava il territorio di Amalfi.
• Quella guerra si concluse in favore di Ruggero II che vide riconosciuti i propri diritti sui territori dell’Italia meridionale.
• Amalfi perse la sua autonomia politica quando venne sottomessa al dominio dei Normanni nel 1127.
Venezia e il suo potere commerciale
•La potenza di Venezia, detta anche la Serenissima, nacque dallo sviluppo dei rapporti commerciali con l'Impero Bizantino.
Intorno all'anno 1000 cominciò la sua espansione nell'Adriatico.
•Le flotte veneziane gestivano regolarmente una linea di collegamento marittimo che, attraverso le coste dell’Europa occidentale, collegavano la città all’Inghilterra e alle Fiandre, consentendo un ampliamento della rete commerciale.
• Oltre alle entrate dovute a questo tipo di commercio, l’economia di Venezia doveva la propria forza anche alla fiorente industria locale, che produceva panni di seta e di lana, vetro e armi.
• Il più importante ramo industriale, era senza dubbio la cantieristica navale, che prevedeva la costruzione e la riparazione di navi di tutti i tipi: questa fiorente attività veniva svolta nell’Arsenale di Stato, ed in diversi altri cantieri privati.
• A capo dello Stato era il Doge, eletto a vita ma, per impedire che il suo potere si trasformasse in assoluto, i più alti affari dello Stato venivano deliberati dall'assemblea del popolo, detta arengo o concione.
• All'inizio del 200 raggiunse il culmine della propria potenza, dominando i traffici commerciali nel Mediterraneo e con l'Oriente.
• Durante la quarta crociata (1202-1204) la sua flotta fu determinante nell'acquisizione del possesso delle isole e delle località marittime commercialmente più importanti dell'impero bizantino.
• Venezia venne chiamata anche mediatrice tra l'occidente e l'oriente
Il suo dominio nel Mediterraneo orientale fu minacciato dall'espansione dell'Impero Ottomano, nonostante la vittoria navale nella battaglia di Lepanto contro la flotta turca.
•La Serenissima Repubblica di Venezia ebbe forte espansione anche sulla terraferma, diventando la più estesa delle repubbliche marinare e fu il regno più potente del nord Italia.
• Dopo la caduta della Repubblica Cisalpina, Venezia tornò indipendente, ma era ormai ridotta a una piccola città – stato.
• Il maggior consiglio decretò lo scioglimento dei moltissimi organi che amministravano la repubblica e fu costretto a mettere a capo un duca cadetto degli Asburgo.
• Venezia cadde definitivamente nel 1848 quando il generale Radetzky la unì al regno Lombardo Veneto, controllato dall'Austria, di cui era capitale Milano.
L’oligarchia veneziana
L'oligarchia veneziana
•Venezia ha una classe dirigente molto compatta, formata dai PATRIZI che avevano origini commerciali, infatti erano formati da grandi mercanti e armatori.
• I patrizi si intromettono negli incarichi del doge per far si che non abbia troppo potere.
•Nel 1297 con la Serrata il patriziato cittadino stabilisce che al Maggior Consiglio abbiano diritto solo l'aristocrazia del denaro formata da 200 casate.
• I patrizi si proclamano l'unica classe dirigente,escludendo le classi popolari.
• I patrizi vogliono difendere il loro potere, infatti quando Baiamonte Tiepolo, con l'aiuto del popolo, vuole togliere a loro il monopolio, essi si difendono creando delle nuove magistrature per sorvegliare chiunque cerchi di svolgere attività governative(come il Consiglio dei 10, ossia uno dei massimi esponenti di governo della Repubblica di Venezia composta da 10 membri e I 3 Inquisitori di Stato, ossia una magistratura incaricata di sorvegliare sulla divulgazione del segreto di stato).
Domande da interrogazione
- Quali erano le quattro repubbliche marinare italiane e quali erano le loro caratteristiche principali?
- Come si sviluppò il sistema economico delle repubbliche marinare?
- Quali furono le principali rivalità tra le repubbliche marinare?
- Quali furono le cause del declino delle repubbliche marinare?
- Quali furono i contributi delle repubbliche marinare alla navigazione e al commercio?
Le quattro repubbliche marinare italiane erano Genova, Pisa, Amalfi e Venezia. Genova era nota per la sua potente flotta e la Compagna Communis, un'associazione di mercanti e marinai. Pisa raggiunse il suo apice tra il XII e il XIII secolo, controllando le rotte nel Mediterraneo occidentale. Amalfi, la più antica, aveva colonie fiorenti e inventò la bussola. Venezia, la più prosperosa, dominava i traffici commerciali nel Mediterraneo e con l'Oriente.
Le repubbliche marinare svilupparono le prime forme economiche del capitalismo, utilizzando monete d'oro, innovando nelle operazioni di cambio e contabilità, e incentivando i progressi tecnologici nella navigazione. Queste innovazioni furono fondamentali per la crescita della ricchezza mercantile.
Le principali rivalità furono tra Genova e Pisa, culminate nella battaglia della Meloria, e tra Genova e Venezia, con scontri come la battaglia di Curzola. Pisa e Venezia ebbero anche momenti di concorrenza, ma stipularono accordi per evitare conflitti diretti.
Il declino delle repubbliche marinare fu causato da vari fattori, tra cui la perdita di indipendenza politica, come nel caso di Amalfi e Pisa, e le pestilenze e guerre che colpirono Genova. Venezia mantenne la sua potenza più a lungo, ma fu minacciata dall'espansione dell'Impero Ottomano.
Le repubbliche marinare contribuirono significativamente alla navigazione e al commercio, con innovazioni come la bussola inventata ad Amalfi e la creazione delle Tavole Amalfitane, un codice di diritto marittimo. Venezia sviluppò una potente industria cantieristica e gestiva una vasta rete commerciale che collegava l'Europa occidentale con l'Oriente.