Concetti Chiave
- Papa Gelasio I, di origini africane, regnò dal 492 al 496, influenzando profondamente il governo della Chiesa con azioni decisive contro il paganesimo e le eresie.
- Promosse la chiusura dei lupercali e combatté il monofisismo e il manicheismo, difendendo il primato di Roma contro i patriarchi orientali.
- Affrontò il tema della separazione dei poteri tra papato e impero, sostenendo la superiorità del potere spirituale su quello temporale.
- Il suo Decretum Gelasianum contribuì al diritto canonico con decisioni del sinodo dei vescovi e una lista di libri accettabili o proibiti.
- Gelasio riformò la vita morale e religiosa, affrontando problemi come il degrado morale e il materialismo, lasciando un'impronta duratura sulla Chiesa.
Indice
Breve regno di papa Gelasio
Papa Gelasio I, di origine africana, forse berbera, ma romano di nascita, occupò il trono pontificio dal 492 al 496. Il suo regno fu molto breve, ma assai efficace perché incise notevolmente nel governo della Chiesa.
Lotta contro il paganesimo
Si impegnò attivamente nella lotta contro il paganesimo; fra l’altro è suo il decreto con cui fece chiudere definitivamente i lupercali, le grotte nelle quali i Romani veneravano e festeggiavano Lupercus, divinità protettrice della fertilità, del bestiame e del raccolto.
Combatté anche le tendenze eterodosse, il monofisismo e il manicheismo. Egli sostenne con vigore le ragioni del pontefice romano contro l’imperatore e il patriarca di Costantinopoli, anche se si sforzò sempre di mantenere dei buoni rapporti con il potere politico, sia in Italia, dove regnava Teodorico (papa Gelasio I arrivò al potere quando era in atto la guerra fra Odoacre e Teodorico) sia con l’imperatore d’Oriente. In modo particolare, egli lottò contro le pretese di superiorità da parte dei patriarchi di Antiochia, di Alessandria e di Costantinopoli, sostenendo con forza il primato di Roma.Distinzione dei poteri
In una lettera all’imperatore Anastasio, per la prima volta, affrontò esplicitamente il problema della distinzione fra i due poteri, quello imperiale e quello papale; egli sostiene che entrambi sono di origine divina e autonoma per quanto riguarda la sfera di influenza; tuttavia l’autorità suprema deve spettare al pontefice che Gesù Cristo ha collocato a capo della Chiesa e di tutta la società. Il potere spirituale deve rispondere davanti a Dio dell’operato del potere temporale. Di conseguenza, l’imperatore ha il potere temporale sul genere umano, ma deve sottoporsi al potere spirituale; i decreti imperiali che si riferiscono al campo ecclesiastico e che contrastano con le disposizioni papali sono nulli e non hanno nessuna validità Queste idee, che in seguito saranno enunciate e interpretate in modo diverso, costituirono il punto di partenza di un tema che per tutto il Medioevo diventò l’elemento fondante della speculazione ideologica e politica. In pratica, Papa Gelesio apriva la strada alla formulazione della teocrazia papale e della distinzione dei poteri.
Eredità letteraria e pastorale
Di lui ci restano più di 150 lettere o frammenti di lettere oltre a diversi trattati. Fra i suoi scritti è da citare il Decretum Gelasianum, importante raccolta di decisioni assunte dal sinodo dei vescovi che, in buona parte è entrato a far parte del diritto canonico. In esso è presente anche una lista di libri da accettare o da rifiutare, una sorta di opera antesignana dell’indice contenente i libri proibiti. Dal punto di vista pastorale, Gelasio si dedicò alla riforma della vita morale e religiosa delle popolazioni italiane, e soprattutto del clero, cercando di risolvere i problemi che affliggevano la Chiesa del suo tempo come: la mancanza del rispetto della disciplina, il degrado morale, il materialismo, e la ricerca dei piaceri mondani. Ebbe a cuore anche la condizione della donna all’interno della comunità ecclesiale.
Nell’insieme, egli ebbe una profonda influenza sullo sviluppo della politica della chiesa, della liturgia e della disciplina ecclesiastica. Infatti, tantissimi suoi decreti sono entrati a far parte del Diritto Canonico. La Chiesa cattolica lo venera come santo.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il contributo principale di Papa Gelasio I nella distinzione dei poteri?
- Quali furono le principali lotte intraprese da Papa Gelasio I durante il suo pontificato?
- Come Papa Gelasio I ha influenzato il Diritto Canonico?
- Quali furono le preoccupazioni pastorali di Papa Gelasio I?
- Qual è l'eredità di Papa Gelasio I nella Chiesa cattolica?
Papa Gelasio I ha affrontato per la prima volta il problema della distinzione tra il potere imperiale e quello papale, sostenendo che entrambi sono di origine divina ma che l'autorità suprema spetta al pontefice.
Papa Gelasio I si impegnò nella lotta contro il paganesimo, chiudendo i lupercali, e combatté le tendenze eterodosse come il monofisismo e il manicheismo.
Molti decreti di Papa Gelasio I, inclusi nel Decretum Gelasianum, sono entrati a far parte del Diritto Canonico, influenzando la politica della Chiesa e la disciplina ecclesiastica.
Papa Gelasio I si dedicò alla riforma della vita morale e religiosa, affrontando problemi come la mancanza di disciplina, il degrado morale e il materialismo, e si preoccupò della condizione della donna nella comunità ecclesiale.
Papa Gelasio I ha avuto una profonda influenza sullo sviluppo della politica della Chiesa, della liturgia e della disciplina ecclesiastica, ed è venerato come santo dalla Chiesa cattolica.