Concetti Chiave
- Il papa incoronò Pipino re dei Franchi per allearsi contro le minacce bizantine e longobarde.
- L'imperatore d'Oriente impose l'iconoclastia nel 726, vietando il culto delle immagini religiose.
- Il papa si oppose all'iconoclastia per preservare il legame tra cristianesimo e civiltà classica.
- I Longobardi cercarono di sfruttare la situazione per espandere il loro dominio in Italia.
- Papa Stefano II sostenne la dinastia carolingia in Francia per contrastare i Longobardi.
Indice
L'incoronazione di Pipino
Ad incoronare Pipino come re dei Franchi il papa fu indotto specialmente dalla necessità in cui si trovava d’assicurare alla santa sede l’appoggio di un uomo di fiducia e di un popolo guerriero contro le minacce dell’impero bizantino e dei Longobardi.
La questione delle immagini religiose
L’imperatore d’Oriente, ora che s’era salvato dall’invasione araba sul Bosforo, aveva rialzato la testa e, secondo il suo solito, si era messo a dettar legge nelle questioni religiose. Tra l’altro, poiché una grossolana idolatria derivava spesso ai cristiani dal culto delle immagini religiose (vietato dalla Bibbia agli ebrei e dal Corano agli Arabi), l’imperatore vietò nel 726 questo culto ed iniziò una grande campagna per la distruzione delle immagini (iconoclastia). E ciò al romano buon senso del papa parve indiscreto, perché erano cose di chiesa che non riguardavano l’imperatore, ed anche fuor di luogo, perché ben altra cosa è la devozione cattolica davanti alle immagini di Dio, della Madonna e dei santi, dal culto pagano degli idoli. Distruggere le immagini per stroncare le superstizioni che esse possono suggerire alla gente ignorante era un po’ come tagliar le teste per guarire l’emicrania. Le immagini, giustamente considerate come simboli e motivi di devozione, erano un legittimo sussidio umano per accendere la pietà religiosa; e distruggerle — aggiungiamo noi — era come tagliare ogni rapporto del cristianesimo con la civiltà classica, che è piena di figurazioni umane del divino, ed ostacolare lo sviluppo delle arti, che son nate e cresciute nelle chiese. Ecco perché il papa, benché Roma fosse dominio bizantino, si ribellò all’imperatore d’Oriente e si impegnò in lotta accanita contro gli iconoclasti.
Il ruolo dei Longobardi
In questa lotta si intromisero molto accortamente i Longobardi, che ai primi del secolo erano tornati al cattolicesimo restaurando l’autorità della monarchia. L’occasione era magnifica: schierandosi dalla parte del papa. essi potevano muovere con tutte le benedizioni alla conquista delle terre italiane rimaste ai bizantini. Ma al papa questa ripresa delle conquiste longobarde in Italia non piaceva punto. Lo zelo cattolico di quei barbari avidi di preda non dava molto affidamento; e c’era il pericolo per Roma di sfuggire a un padrone lontano, l’imperatore, per trovarsi poi strettamente incastonata tra i ducati longobardi.
La strategia del papa
Finché la riscossa longobarda si compì con la guida di un re sinceramente pio, Liutprando (712-744), il papa si adattò: elogiò lo zelo e lo frenò, approvò qualche conquista, ma tenne discoste le milizie longobarde dal ducato romano, si fece cedere nel 728 il castello di Sutri che Liutpraudo aveva tolto ai Bizantini; e fu questa la prima origine del potere temporale dei papi. Il re Liutprando, sempre devoto, morse il freno e obbedì.
Ma, quando poi il regno venne nelle mani di Astolfo, un fiero soldato di pochi riguardi,
il papa s’allarmò e, a buon conto, aiutò il figlio di Carlo Martello a fondare una nuova dinastia (Carolingia) in Francia, col proposito di servirsene come spauracchio o castigo sui Longobardi d’Italia. Proprio per questo papa Stefano II fece nel 754 quel gran viaggio fino a Parigi, per incoronare Pipino.
Domande da interrogazione
- Qual era la principale motivazione del papa per incoronare Pipino come re dei Franchi?
- Qual era la posizione del papa riguardo alla campagna iconoclasta dell'imperatore d'Oriente?
- Come reagì il papa alla riscossa longobarda sotto il re Liutprando?
- Perché il papa si allarmò con l'ascesa di Astolfo al trono longobardo?
Il papa incoronò Pipino per assicurarsi l'appoggio di un uomo di fiducia e di un popolo guerriero contro le minacce dell'impero bizantino e dei Longobardi.
Il papa si oppose alla campagna iconoclasta, ritenendola indiscreta e fuori luogo, poiché considerava le immagini un legittimo sussidio per la devozione religiosa.
Il papa si adattò alla riscossa longobarda sotto Liutprando, elogiando il suo zelo, frenandolo e ottenendo la cessione del castello di Sutri, origine del potere temporale dei papi.
Il papa si allarmò perché Astolfo era un fiero soldato di pochi riguardi, e per questo aiutò a fondare la dinastia carolingia in Francia come deterrente contro i Longobardi.