Concetti Chiave
- Nel XI secolo, i Normanni dall'omonimo ducato si stabilirono nel sud Italia, creando piccoli domini indipendenti.
- I Normanni furono riconosciuti come vassalli dell'Impero, con l'obiettivo di appoggiare l'imperatore Enrico III.
- Nel 1059, un'alleanza strategica tra i Normanni e il papato fu sancita a Melfi, consolidando il potere normanno nella regione.
- Ruggero d'Altavilla conquistò la Sicilia dagli arabi nel 1091, e suo figlio Ruggero II fu incoronato re nel 1130.
- Il regno di Sicilia era caratterizzato da un'efficiente burocrazia, tolleranza culturale e un rigido ordine feudale.
I normanni nell’Italia Meridionale
Indice
La frammentazione dell'Italia meridionale
Fra X e XI secolo l’Italia era molto frammentata sia dal punto di vista territoriale che politico: in Sicilia gli arabi, in Puglia e in Calabria l’impero bizantino, alcune città libere come Amalfi e i domini longobardi di Benevento, Salerno e Capua.
L'ascesa dei normanni
All’inizio del XI secolo gruppi di avventurieri provenienti dal ducato di Normandia si misero al servizio di potenti locali, costruendo piccoli domini indipendenti.
Pochi anni dopo Rainolfo e Guglielmo furono riconosciuti vassalli dell’Impero, Enrico III sperava nel loro appoggio per riaffermarsi nell’Italia meridionale.
Conflitti e alleanze con il papato
I normanni proseguirono le conquiste verso la Calabria bizantina e verso nord fino a scontrarsi con il dominio del papa; infatti nel 1053 sconfissero papa Leone IX facendolo prigioniero.
Il papato scelse una politica di alleanza con i normanni e nel 1059 fu stipulato a Melfi un accordo : i normanni giurarono fedeltà al papa dichiarandosi suoi vassalli e promettendo appoggio militare, mentre papa Niccolò II conferì a Roberto il Guiscardo( uno dei capi) il titolo di duca di Puglia e Calabria, il quale conquistò gran parte dell’Italia meridionale spostando bizantini e longobardi.
Suo fratello Ruggero d’Altavilla tolse la Sicilia agli arabi (1091) .Nel 1130 suo figlio Ruggero II riunì poteri di padre e zio e fu incoronato re.
Morì senza eredi e il suo regno passò all’imperatore Enrico VI, marito di Costanza d’Altavilla.Il regno di Sicilia sotto i normanni
Il regno di Sicilia si distinse per un’efficiente burocrazia, per una perfetta organizzazione finanziaria e per una notevole tolleranza verso religioni e culture diverse che vivevano nei suoi territori.
Però l’aristocrazia terriera accrebbe il suoi potere nei grandi latifondi siciliani e si costituì un rigido ordine feudale che bloccò la nascita delle libere comunità
Domande da interrogazione
- Qual era la situazione politica dell'Italia meridionale tra il X e l'XI secolo?
- Come si svilupparono le relazioni tra i normanni e il papato?
- Quali furono le caratteristiche distintive del regno di Sicilia sotto i normanni?
L'Italia meridionale era frammentata territorialmente e politicamente, con la presenza di arabi in Sicilia, l'impero bizantino in Puglia e Calabria, città libere come Amalfi, e domini longobardi come Benevento, Salerno e Capua.
I normanni, dopo aver sconfitto papa Leone IX nel 1053, stabilirono un'alleanza con il papato nel 1059, giurando fedeltà e promettendo supporto militare in cambio di titoli e territori, come il ducato di Puglia e Calabria conferito a Roberto il Guiscardo.
Il regno di Sicilia si caratterizzò per un'efficiente burocrazia, un'organizzazione finanziaria avanzata e una notevole tolleranza verso diverse religioni e culture, sebbene l'aristocrazia terriera consolidò il suo potere, instaurando un rigido ordine feudale.