Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Le fiere medievali erano fondamentali per il commercio, facilitando scambi regolari in tempi di instabilità politica e difficili comunicazioni.
  • Queste fiere si tenevano in luoghi strategici lungo le grandi vie di comunicazione e godevano di privilegi speciali concessi dalle autorità.
  • In Italia, numerose fiere furono istituite e autorizzate da figure religiose e sovrani, come il vescovo di Bergamo e l'imperatore Ottone I.
  • Le fiere di Champagne in Francia divennero le più importanti d'Europa, con un calendario preciso che facilitava il flusso continuo di mercanti.
  • Con il tempo, le fiere si espansero anche al Nuovo Mondo, ma il loro ruolo diminuì con lo sviluppo delle banche e delle Borse nel XVII secolo.

Indice

  1. L'importanza storica delle fiere
  2. Fiere in Italia e Europa
  3. Fiere nel mondo e il loro declino

L'importanza storica delle fiere

Le fiere sono un’istituzione molto antica e, nel passato, un fenomeno sempre diffuso in tutte le parti del mondo, perché rispondeva alle esigenze del commercio soprattutto in tempi difficili comunicazioni, di instabilità e di frammentazione politica, favorendo, a varia distanza, scambi regolari e periodi. Grazie alla loro funzione, esse sorsero nei luoghi di naturale incontro delle grandi vie di comunicazione ed ottennero il riconoscimento dell’autorità costituita, esse ottennero dei privilegi, degli statuti particolari e a volte anche la possibilità di amministrasi una giustizia in modo autonomo. Le autorità traevano dei benefici dalle fiere: riscuotevano dazi, ed imposte che, tuttavia non dovevano scoraggiare l’arrivo dei mercanti. Per questo motivo, da un certo momento in poi, le fiere costituirono un elemento di fondamentale importanza nel quadro della politica economica di una nazione.

Fiere in Italia e Europa

Dopo la crisi dell’Alto medioevale, in Italia, le ferie ripresero a svilupparsi nel secolo V. Addirittura, nel902, il vescovo di Bergamo indisse una fiera in onore di Sant’Alessandro, mentre l’imperatore Ottone I autorizzava la fiera di Sam Zeno a Verona, quella di Mantova, Ferrara e Bolzano. Le fiere di Asti di Bari sorsero per decisione di Federico II.

Nel 963, Milano aveva la fiera di San Gervasio e Protasio che durava ben 14 giorni. Nel 1288, essa aveva quattro fiere all’aanno, a cui si aggiungevano due mercati generali in due punti diversi della città. A Piacenza, nell’896, si tenevano due fiere della durata di 17 giorni. Bologna ne aveva quattro che raggiunsero il massimo splendore nel XVII secolo. In Francia, erano molto celebri la fiera di Saint-Denis fin dal X secolo e quella di Parigi che era la più antica. Importanti fiere si tenevano anche nel Sud, a Nîmes e a Beaucaire. Nel XII secolo, apparvero le prime fiere nella Champagne che diventarono ben presto le più importanti d’Europa. Le fiere di Champagne si tenevano secondo un calendario ben preciso: per questo motivo, i mercanti al chiudersi di una fiera passavano all’altra immediatamente vicina; i prodotti non venivano esposti tutti simultaneamente: soltanto le spezie, i cavalli ed il bestiame in genere restavano esposti per tutta la durata della fiera. Gli altri venivano messi in vendita in determinati periodi dell’anno; importanti erano i “maîtres de foire” che si occupavano di mantenere l’ordine. Le persone e le cose godevano di una larga immunità e gli Italiani che partecipavano alle fiere erano riunite in una comune associazione senza differenze dovute all’origine locale. Una fiera che si opponeva a quella di Lione, si svolgeva a Ginevra che però decadde nel 1462, quando il re di Francia, Luigi XI, vietò ai propri sudditi di frequentarla.

Fiere nel mondo e il loro declino

In Germania, si ha notizia della fiera di Amburgo, mentre in Inghilterra si tenevano fiere a Londra, a Cambridge e a Cherster. La Russia era presente sui mercati con la fiera di Novogorod, dominata soprattutto dai commercianti della lega anseatica. Con la scoperta dell’America, le fiere furono esportate anche nel Nuovo Mondo, a Vera Cruz, a Habana o a Porto Bello. Nel XVII secolo cominciò la sua attività anche la fiera dei cambi a Besançon, Piacenza e Novi, ma queste fiere decaddero quasi subito quando si svilupparono ampiamente le banche e le Borse.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la funzione principale delle fiere nel Medioevo?
  2. Le fiere nel Medioevo rispondevano alle esigenze del commercio, facilitando scambi regolari e periodici in tempi di difficili comunicazioni e instabilità politica.

  3. Dove si svolgevano principalmente le fiere e perché?
  4. Le fiere si svolgevano nei luoghi di naturale incontro delle grandi vie di comunicazione, ottenendo riconoscimenti e privilegi dalle autorità costituite.

  5. Quali erano alcuni dei benefici che le autorità traevano dalle fiere?
  6. Le autorità riscuotevano dazi e imposte dalle fiere, che non dovevano scoraggiare l'arrivo dei mercanti, rendendo le fiere importanti per la politica economica di una nazione.

  7. Come si svilupparono le fiere in Italia dopo la crisi dell'Alto Medioevo?
  8. Dopo la crisi dell'Alto Medioevo, le fiere in Italia ripresero a svilupparsi nel secolo V, con esempi come la fiera di Sant'Alessandro a Bergamo e altre autorizzate da imperatori e re.

  9. Quali furono alcune delle fiere più importanti in Europa e come si organizzavano?
  10. Le fiere di Champagne in Francia divennero le più importanti d'Europa, organizzate secondo un calendario preciso, con prodotti esposti in periodi specifici e gestite dai "maîtres de foire".

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