Concetti Chiave
- I Longobardi arrivarono in Italia nel 568, rompendo l'Unità dell'Italia e iniziando un periodo di divisione.
- Originari della Scandinavia, i Longobardi si trasferirono dall'Ungheria in Italia sotto il dominio Bizantino.
- Erano un popolo nomade con una cultura primitiva, che non accettò la struttura amministrativa romana.
- Contesero il controllo dell'Italia ai Bizantini, ottenendo il dominio su gran parte del territorio.
- La loro presenza in Italia si indebolì a causa delle incursioni dei Bizantini e dei Franchi, e delle tensioni religiose con il Papato.
Indice
L'arrivo dei Longobardi in Italia
I Longobardi sono responsabili della fine dell’Unità dell’Italia, divisone che durò fino al 1561.
Essi arrivarono in Italia nel 568, sotto il dominio Bizantino, provenendo dall’Ungheria, anche se essi erano originari della Penisola Scandinava.
Sono un popolo che si sposta in massa, caratterizzato da una cultura primitiva e rozza.
Non accettano la struttura amministrativa romana, che regredisce.
Conflitti e divisioni territoriali
I Longobardi sconfiggono i Bizantini, ai quali rimangono pochi terreni: Ravenna (Capitale Bizantina), Roma, alcune parti della Puglia, Sicilia, Sardegna e Corsica.
Quindi l’Italia è contesa tra questi due popoli.Organizzazione e declino dei Longobardi
I Longobardi però a loro volta si suddividevano in tribù, chiamate “fare”; ognuna era comandata da un “duca” (capo).
Iniziano anche ad eleggere un re nei momenti di necessità. Ma dopo l’uccisone del re che fece trasferire i Longobardi in Italia, non vi furono altri re per 10 anni.
Col tempo però anche i Longobardi persero il loro potere, principalmente a causa degli attacchi dei Bizantini e dei Franchi. Un altro punto a loro sfavore è la religione essendo Ariani, infatti i Longobardi attaccavano il Papa a Roma, ma vennero bloccati dai Franchi e dalla persuasione dello stesso Papa e per questo dovettero restituire alcuni territori da loro conquistati al Papa.