Concetti Chiave
- L'economia occidentale iniziò a svilupparsi con miglioramenti nell'agricoltura e nel commercio, influenzati da un clima più mite e progressi tecnici come la rotazione triennale delle colture.
- I Germani adottarono e migliorarono le tecniche agricole romane, integrando l'agricoltura con l'allevamento, principalmente nell'Europa transalpina.
- Con l'introduzione di innovazioni tecniche, come il ferro per gli zoccoli dei cavalli e l'aratro complesso, si migliorò l'efficienza agricola.
- Le grandi proprietà terriere, organizzate in corti o villae, vedevano i contadini lavorare terre in cambio di affitti e prestazioni, contribuendo all'autosufficienza economica dei signori.
- Durante il Medioevo, i grandi possidenti terrieri miravano a ottenere privilegi e immunità, esercitando diritti pubblici che normalmente spettavano allo stato, soprattutto per protezione da incursioni esterne.
Indice
Sviluppo dell'agricoltura europea
I sintomi di sviluppo dell'economia europea si manifestarono, in quelli dell'agricoltura e del commercio.
Alla base dell'aumento della produzione agricola ci fu forse un miglioramento del clima europeo, che sembra sia stato meno freddo nel periodo.
Ma le cause più concrete e immediate dell'aumento della produzione agricola furono tre: i miglioramenti tecnici introdotti nella coltivazione; un diverso ordinamento nel possesso della terra;una estensione della superficie coltivata.
I Germani, insediatisi nei territori dell'impero romano, ne avevano adottato le tecniche di coltivazione.
Innovazioni agricole e tecniche
Queste tecniche si basavano sulla rotazione biennale.
Tuttavia i Germani realizzarono un notevole progresso perché integrarono l'agricoltura con l'allevamento e questo fatto migliorò la concimazione dei campi. Questi,e altri progressi,avvennero prevalentemente nell'Europa transalpina, e non toccarono l'Europa mediterranea.
Vari furono i miglioramenti, introdotti, intensi a sfruttare in modo più razionale l'energia animale e a coltivare meglio il suolo.
Dopo il 1000 gli animali e in particolare i cavalli, necessari per la guerra e per il lavoro, aumentarono di numero;l'uso di ferrarne gli zoccoli,già esistente per quelli da guerra,si estense a quelli da lavoro,aumentarono di numero;l'uso di ferrarne gli zoccoli e i giogo frontale.
Anche l'aratro diventò più complesso,dotato del coltro e del versoio metallici e l'Europa transalpina a clima temperato.
Il sistema romano di rotazione biennale delle culture venne cambiato col sistema di rotazione triennale.
Questi miglioramenti, non toccarono l'agricoltura mediterranea,che continuò più a lungo con i metodi tradizionali della rotazione biennale,adatta ai climi aridi,con l'aratro semplici di legno trainato da una coppia di buoi,con l'uso largo del lavoro fatto a mano con la vanga e la zappa.
L'economia curtense e la signoria
Economia curtense e signoria
Durante tutto il Medioevo esistettero numerose piccole proprietà di liberi contadini.
Ma accanto a queste non tardarono a formarsi anche i grandi possessori terrieri dei signori,coltivati da contadini che non erano liberi ma servi dei signori.
Nel Medioevo erano signori sia i laici che gli ecclesiastici.
I grandi possessori terrieri organizzati nelle corti si costituirono dapprima in Francia, dove si diffusero nel corso del IX.
Erano composti da numerose unità aziendali,quasi mai confinanti una con la’altra e spesso anche spezzettate , sparse qua e là per la regione,dette corti in Italia e villae in Francia.
Organizzazione delle corti e villae
Le corti e le villae diedero luogo a formazioni economico-sociali .
Per l’Italia gli storici parlano di economia curtense. Ogni corte o villa venne divisa in due parti: una parte coltivata direttamente dal signore per mezzo di contadini e di servi abitanti nella casa del padrone ; e una parte suddivisa in poderi dati in uso perpetuo ai contadini.
In cambio questi pagavano al signore un canone a titolo di affitto o , più spesso, come tangibile riconoscimento del dominio che il signore aveva su loro.
Inoltre i contadini fornivano gratuitamente al signore determinate prestazioni e giornate di lavoro obbligato , in genere tre giorni alla settimana, lavoro col quale contribuivano a coltivare la riserva signorile.
L’estensione di ogni villa o corte poteva arrivare fino a 250 ettari, di cui solo una piccola parte,era coltivata.
Mentre nelle villae francesi i contadini continuarono a vivere uniti nei villaggi , nelle corti italiane prevalse l’insediamento sparso perché ogni famiglia venne accasata sul suo podere. Ma anche in Italia tornò a prevalere i l villaggio nel secolo X, quando, per difendersi dalle incursioni degli Ungari e dei Saraceni , i contadini si riunirono intorno al castello del signore.
Autosufficienza e immunità dei signori
I grandi signori laici. I vescovi, i monasteri miravano alla autosufficienza economica, miravano cioè a produrre nel complesso delle loro corti tutto ciò di cui avevano bisogno, dal grano agli utensili alla stoffa per gli abiti.
Inoltre, i signori, i vescovi e i monasteri miravano a ottenere il sovrano o a usurpare le funzioni che di norma spettavano allo stato, miravano a ottenere o usurpare le immunità, cioè dei privilegi in forza dei quali esercitare sui contadini e sugli altri abitanti del luogo i diritti pubblici spettanti di norma allo stato: l’impostazione e riscossione delle tasse,e altri diritti ancora.
In sostanza i grandi possessori di terre miravano a fare dei loro possessi come dei mondi chiusi a ogni influenza e potere esterni, sia del commercio che dello stato.
L’immunità divenne un fatto universalmente diffuso,soprattutto in seguito alle incursioni degli Ungari e dei Saraceni, per difendersi dai quali la gente si rivolse alla protezione del signore più vicino.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali dell'aumento della produzione agricola in Europa durante il Medioevo?
- Come si differenziava l'agricoltura nell'Europa transalpina rispetto a quella mediterranea?
- Che cos'è l'economia curtense e come era organizzata?
- Qual era l'obiettivo dei grandi signori, vescovi e monasteri nel Medioevo?
- Perché l'immunità divenne diffusa durante il Medioevo?
Le cause principali furono i miglioramenti tecnici nella coltivazione, un diverso ordinamento nel possesso della terra e l'estensione della superficie coltivata.
L'Europa transalpina adottò il sistema di rotazione triennale e miglioramenti tecnici come l'uso di aratri più complessi, mentre l'agricoltura mediterranea continuò con metodi tradizionali come la rotazione biennale.
L'economia curtense era un sistema in cui le terre erano divise in due parti: una coltivata direttamente dal signore e l'altra data in uso perpetuo ai contadini, che pagavano un canone e fornivano lavoro obbligato.
Miravano all'autosufficienza economica e a ottenere o usurpare le funzioni dello stato, come l'imposizione e riscossione delle tasse, creando mondi chiusi a influenze esterne.
L'immunità si diffuse per la necessità di protezione contro le incursioni degli Ungari e dei Saraceni, spingendo la gente a cercare la protezione dei signori locali.