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Concetti Chiave

  • Il feudalesimo era caratterizzato da un sistema di investiture che coinvolgeva aspetti politici, socio-economici e culturali, fungendo da struttura portante dell'epoca.
  • Politicamente, i vassalli ricevevano feudi che divennero ereditari, portando a una frammentazione del potere e alla necessità di fortificazioni locali per difesa.
  • Socio-economicamente, la società era divisa in tre classi principali: clero, aristocrazia militare e lavoratori, con complesse dinamiche interne e tensioni tra queste.
  • Culturalmente, il periodo era segnato da una povertà intellettuale, con limitate produzioni letterarie e un forte focus sull'identità cristiana e l'arte religiosa.
  • L'introduzione di nuove lingue e il declino dell'uso del latino contribuirono alla frammentazione del potere politico e alla diffusione culturale limitata.

Indice

  1. Il sistema feudale e le investiture
  2. Classi sociali e divisioni
  3. Riforma del monachesimo e potere ecclesiastico
  4. Aristocrazia e cavalieri
  5. Esclusi e struttura spazio-temporale
  6. Decadenza culturale e nuove lingue

Il sistema feudale e le investiture

Il feudalesimo è un periodo che va da Carlo al 1050 e prende il nome di età feudale. È basato sul principio delle investiture ed è un fenomeno che riguarda l’ambito politico, socio-economico e culturale;

sull’ambito politico parliamo del sistema vassallatico, i vassalli ricevevano un beneficio che poteva essere un incarico amministrativo o un territorio, in questo caso il vassallo riceveva un “feudo” che poi divento ereditario anche grazie al capitolare di Quierzy.

I vassalli acquisirono dunque una certa autonomia. Con Corrado II detto Il Salico venne concesso il Constitutio de feudis che sanciva l’ereditarietà anche dei feudi minori; i vassalli non erano più fedeli, non facevano nemmeno l’atto di omaggio e i sovrani non riuscirono più né a governare né a attaccare/difendere territori siccome era diventato impossibile organizzare una azione militare efficace. Per sopprimere alla debolezza dell’esercito ci fu il fenomeno dell’incastellamento, i territori erano difesi dalle autorità locali con la costruzione di rocche fortificate, queste erano in una posizione elevata. L’incastellamento portò all’aumento del potere dei feudatari che diventarono sovrani nel proprio feudo, questo potere locale è detto potere bannale.

Classi sociali e divisioni

Le persone durante questo periodo erano divise in tre classi strettamente legate tra loro:

Oratores, il clero- garantisce ordine sociale

Bellatores, l’aristocrazia militare- difendono

Laboratores, chi lavora- procurano il nutrimento per tutti

Questa struttura, al tempo, rispondeva ad un disegno celeste, sappiamo che in realtà è una cosa ben più complessa, tra le classi vi erano profonde differenze, tensioni, divisioni e lotte.

∙ Le maggiori differenze le troviamo tra i laboratores, ossia i contadini, che si distinguevano in uomini liberi-schiavi e senza terra- piccoli proprietari. Di questa classe fanno parte anche artigiani e mercanti che svolgono un ruolo importantissimo;

∙ Negli Oratores la distinzione è molto importante, soprattutto tra monaco e prete, inoltre mentre il vescovo era impegnato in attività politiche/amministrative, monaci e preti lavoravano nei campi.

Riforma del monachesimo e potere ecclesiastico

La struttura ecclesiastica non si era né ancora consolidata, il ruolo del papa entrò in crisi, ci furono molte lotte e salirono al ruolo papi indegni.

La riforma del monachesimo, 919 ordine cluniacense, riportò lo spirito di Benedetto, questo ordine abbandonò il lavoro manuale e si pose sotto il controllo del papa, l’abbazia di Cluny diventò molto potente, in questi secoli la visione cristiana si diffuse e i cristianesimo assunse una grandissima importanza (si diffuse poi il riposo domenicale, costumi nuovi e le decime);

Aristocrazia e cavalieri

∙ Nella aristocrazia il sovrano era spesso in conflitto con i vassalli, inoltre questa era una aristocrazia terriera dove i vassalli si rifiutavano di combattere e preferivano compiti amministrativi e giudiziari, quelli che si occupavano della difesa erano cavalieri e la differenza tra cavalleria e aristocrazia terriera si trasformò in cavalieri=uomini senza feudo

Esclusi e struttura spazio-temporale

C’era poi anche il gruppo degli esclusi, ossia ebrei e non cristiani che svolgevano funzioni marginali e i miserabili (disabili) che si affidavano alla chiesa o alla vita da briganti.

Per quanto riguarda spazio-tempo:

‐ Il tempo era ciclico, l’anno era scandito da ritmi della natura e feste sacre mentre le giornate erano di 24h: il tempo era quindi ripetitivo

‐ Lo spazio era basato su contadini e viaggiatori/esploratori

Decadenza culturale e nuove lingue

Il periodo era un periodo di decadenza, i libri erano rari e si passò ai libri di pergamena o cartapecora, fu un periodo di povertà culturale dove l’identità cristiana era il fondamento. L’arte si basava sulla Bibbia, troviamo opere riguardanti ad essa fatte da moltissimi artisti.

Le informazioni delle enciclopedia a prima vista sembravano insensate ma avevano una visione più profonda interpretabile con una chiave simbolica e allegorica, ciò portò tuttavia ad un arretramento delle conoscenze scientifiche/tecniche.

Nacquero anche nuove lingue diverse dal latino che portò alla frantumazione del potere politico e alla scarsa diffusione culturale. (monaco dello scriptorium scrisse un indovinello veronese che testimonia il passaggio latino-italiano)

Domande da interrogazione

  1. Quali erano le principali caratteristiche del sistema politico durante l'età feudale?
  2. Il sistema politico dell'età feudale era caratterizzato dal sistema vassallatico, dove i vassalli ricevevano benefici come incarichi amministrativi o territori, noti come feudi, che divennero ereditari. Questo portò a una certa autonomia dei vassalli e alla debolezza del potere centrale, con l'incastellamento che aumentò il potere locale dei feudatari.

  3. Come era strutturata la società durante l'età feudale?
  4. La società era divisa in tre classi: Oratores (clero), Bellatores (aristocrazia militare) e Laboratores (lavoratori). C'erano profonde differenze e tensioni tra le classi, con i contadini distinti in uomini liberi, schiavi e piccoli proprietari, e una distinzione importante tra monaci e preti nel clero.

  5. Quali furono le principali trasformazioni culturali durante l'età feudale?
  6. L'età feudale fu un periodo di decadenza culturale, con una forte identità cristiana come fondamento. L'arte si basava sulla Bibbia e le conoscenze scientifiche e tecniche arretrarono. Nacquero nuove lingue diverse dal latino, portando a una frammentazione del potere politico e a una scarsa diffusione culturale.

  7. Qual era il ruolo del clero e come si trasformò durante l'età feudale?
  8. Il clero, o Oratores, garantiva l'ordine sociale e aveva una struttura non ancora consolidata. La riforma del monachesimo con l'ordine cluniacense riportò lo spirito di Benedetto, abbandonando il lavoro manuale e ponendosi sotto il controllo del papa, con l'abbazia di Cluny che divenne molto potente.

  9. Come veniva percepito il tempo e lo spazio durante l'età feudale?
  10. Il tempo era percepito come ciclico, scandito dai ritmi della natura e dalle feste sacre, con giornate di 24 ore. Lo spazio era basato sui contadini e sui viaggiatori/esploratori, riflettendo una visione del mondo legata alla terra e ai movimenti limitati.

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