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Concetti Chiave

  • Giustiniano II, un imperatore energico e feroce, governò l'Impero bizantino dal 685, conducendo campagne militari vittoriose nei Balcani e in Asia Minore.
  • Praticò una politica di colonizzazione, insediando contadini e prigionieri di guerra in cambio del servizio militare, rafforzando l'agricoltura e il potenziale militare dell'Impero.
  • La sua gestione dispotica e le dispute religiose gli crearono molti nemici, portando alla sua detronizzazione e mutilazione nel 695, seguita da un esilio a Cherson.
  • Nonostante il naso tagliato, Giustiniano recuperò il trono nel 704 grazie a un'alleanza con i Bulgari e un'abile infiltrazione a Costantinopoli.
  • Il suo secondo regno fu segnato da vendette spietate e difficoltà crescenti contro gli Arabi, fino alla sua deposizione e morte nel 711.

Indice

  1. L'ascesa di Giustiniano II
  2. La caduta di Giustiniano II
  3. Il ritorno di Giustiniano II
  4. La vendetta di Giustiniano II
  5. La fine di Giustiniano II

L'ascesa di Giustiniano II

Se l’Impero bizantino riuscì a superare un periodo tremendo, respingendo l’assalto di Slavi e di Persiani, e poi opponendosi come una diga all’alluvione araba, lo si dovette in buona parte all’opera di alcuni personaggi energici e feroci che presero in mano lo Stato nell’epoca più buia: questi non erano i fiacchi imperatori dell’ultimo periodo dell’Impero d’Occidente, ma personalità anch’esse quasi barbariche. Uno di loro u Giustiniano II, ultimo discendente della dinastia di Eracleio, che divenne imperatore nel 685. Egli non governava chiuso nella sua reggia, ma alla testa dell’esercito; fu un formidabile generale, che ottenne varie vittorie nei Blacani e in Asia Minore, contro Bulgari e Arabi. Praticò su larga cala una politica di colonizzazione: contadini e prigionieri di guerra erano insediati, in cambio del servizio militare, nelle terre espropriate ai grandi proprietari terrieri. Giustiniano II deportò in Asia Minore 30 000 prigionieri di guerra dal Libano. Questi provvedimenti rafforzarono molto il potenziale militare dell’Impero e diedero impulso all’agricoltura.

La caduta di Giustiniano II

I metodi dispotici di Giustiniano II però gli procurarono molti nemici tra l’aristocrazia; tra l’altro, entrò pesantemente in dispute religiose e teologiche e arrivò a far deporre ed esiliare il papa. Fu così che nel 695, dopo dieci anni di regno venne detronizzato da una congiura che portò al potere il generale Leonozio. I ribelli lo catturarono e gli tagliarono il naso. A Bisanzio, queste mutilazioni erano effettuate per rendere evidente l’impossibilità di governare da parte di chi le subiva: a questo scopo si praticavano anche l’accecamento e l’evirazione. Successivamente Giustiniano fu esiliato a Cherson, una base bizantina vicino alla Crimea. L’usurpatore Leonozio venne a sua volta deposto da un altro militare, Tiberio, ma eppure costui riuscì a fermare gli Arabi, che conquistarono Cartagine e, poi, passando attraverso l’Africa, raggiunsero la Spagna, dove in pochi anni si sarebbero insediati. Furono eventi epocali: risale a questo periodo l’islamizzazione dell’Africa settentrionale.

Il ritorno di Giustiniano II

Malgrado la terribile mutilazione, il deposto imperatore Leonzio, non si era rassegnato al suo destino. Riuscì a eludere la custodia e si rifugiò presso i nomadi delle steppe; qui si convinse il khan locale a convertirsi al cristianesimo e a dargli in sposa la figlia, che prese il nome greco di Teodora. Inseguito anche lì dagli emissari imperiali, l’imperatore dal naso tagliato ( al suo posto indossava una protessi d’oro) dopo mille avventure raggiunse i Bulgari e convinse il loro re a offrirgli aiuto militare; in cambio, gli avrebbe attribuito la dignità di Cesare, che non aveva nessun valore pratico ma rappresentava un riconoscimento per il capo di un popolo che si era appena affacciato alla storia. Accompagnato da un contingente bulgaro, Giustiniano arrivò sotto le mura di Costantinopoli. La città era inattaccabile da parte di un esercito così ridotto, e l’imperatore (che i bizantini avevano soprannominato “rinotmeto”, cioè “dal naso tagliato”) venne accolto da scherzi e lazzi da parte dei soldati che sorvegliavano le mura. I suoi nemici non avevano però fatto i conti con il suo eccezionale coraggio. Accompagnato da un gruppo di volontari, Giustiniano s’intrufolò in città passando attraverso i tubi dell’acquedotto, qui i suoi partigiani si sollevarono e in breve Costantinopoli cadde nelle sue mani.

La vendetta di Giustiniano II

Questo avveniva nel 704, dopo quasi dieci anni di esilio. La vendetta di Giustiniano fu terribile. I due suoi predecessori, Leonzio e Tiberio, furono uccisi; il patriarca, reo di averli incoronati, fu accecato e un’ondata di repressione attraversò l’Impero: anche al patriarca di Ravenna furono strappati gli occhi.

La fine di Giustiniano II

Il secondo regno di Giustiniano II fu caratterizzato da un atteggiamento sempre più tirannico e violento, da una catena di vendette spietate e da crescenti difficoltà nella resistenza contro gli Arabi. Alla fine nel 711, una nuova rivolta militare capeggiata dal generale Filippico Bardanes si estese sino a Costantimopoli. Giustiniano II fu deposto e questa volta ucciso tra il giubilo della popolazione. Moriva così uno degli imperatori più valorosi ma anche sanguinari, di tutta la storia bizantina.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Giustiniano II e quale fu il suo contributo all'Impero bizantino?
  2. Giustiniano II era un imperatore bizantino, ultimo discendente della dinastia di Eracleio, noto per essere un formidabile generale che rafforzò il potenziale militare dell'Impero attraverso politiche di colonizzazione e deportazione di prigionieri di guerra.

  3. Quali furono le conseguenze dei metodi dispotici di Giustiniano II?
  4. I metodi dispotici di Giustiniano II gli procurarono molti nemici tra l'aristocrazia, portando alla sua detronizzazione nel 695 da parte di una congiura che mise al potere il generale Leonozio.

  5. Come riuscì Giustiniano II a tornare al potere dopo la sua detronizzazione?
  6. Dopo essere stato esiliato e mutilato, Giustiniano II si rifugiò presso i nomadi delle steppe, ottenne supporto militare dai Bulgari e, con un contingente bulgaro, riuscì a riconquistare Costantinopoli nel 704.

  7. Quali furono le azioni di vendetta di Giustiniano II dopo il suo ritorno al potere?
  8. Dopo il suo ritorno al potere, Giustiniano II si vendicò uccidendo i suoi predecessori Leonzio e Tiberio, accecò il patriarca e scatenò un'ondata di repressione nell'Impero.

  9. Come terminò il secondo regno di Giustiniano II?
  10. Il secondo regno di Giustiniano II terminò nel 711 con una nuova rivolta militare guidata dal generale Filippico Bardanes, che portò alla sua deposizione e uccisione, segnando la fine di uno degli imperatori più valorosi ma anche sanguinari della storia bizantina.

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