Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Gregorio Magno nacque a Roma intorno al 535 da una famiglia aristocratica e rinunciò alla carica di prefetto per vivere in un monastero benedettino.
  • Fu inviato a Costantinopoli da papa Pelagio II per combattere le eresie e, dopo il successo, divenne consigliere del Papa.
  • Come Papa, Gregorio si impegnò nella conversione al cattolicesimo delle popolazioni barbare, collaborando con la regina Teodolinda e inviando missionari in Inghilterra.
  • Gregorio Magno lasciò numerosi scritti come il "Liber regulae pastoralis" e i "Dialogi", fondamentali per comprendere le condizioni del popolo italiano nel VI secolo.
  • Istituì una scuola per i canti liturgici, creando l'Antifonario, e i canti gregoriani, usati ancora oggi dalla Chiesa di Roma, portano il suo nome.

Indice

  1. Le origini di Gregorio Magno
  2. La vita monastica e l'incarico a Costantinopoli
  3. L'elezione a papa e le conversioni
  4. Gli scritti e l'eredità musicale

Le origini di Gregorio Magno

Gregorio Magno nacque verso il 535 a Roma, in un palazzo che si trovava sull’area dove oggi sorge la chiesa di San Gregorio da una famiglia di origine aristocratica. Della sua giovinezza abbiamo scarse notizie. Sappiamo che nel 573 ricopriva la carica di prefetto della città di Roma, ma non conosciamo con precisione quali ne fossero le funzioni. Tuttavia si trattava di un incarico molto importante a cui Gregorio rinunciò qualche tempo dopo senza alcun rimpianto.

La vita monastica e l'incarico a Costantinopoli

Cinque anni dopo, dopo aver distribuito ai poveri tutti i suoi averi e vestito il saio dei monaci benedettini, trasformò il suo palazzo in un monastero che poi donò Ad alcuni bisognosi. Ritiratosi in un convento insieme ad altri monaci, qui si dedicò alla preghiera ed intraprese gli studi teologici.

La vita monastica di Gregorio durò poco perché due anni dopo, papa Pelagio II lo inviò a Costantinopoli per combattere alcune eresia che si stavano diffondendo nell’Impero Bizantino, dove si mostrò all’altezza del compito affidatogli. Il successo perseguito nella capitale dell’Impero romano d’Oriente gli valse un riconoscimento da parte del Papa che dopo averlo richiamato a Roma, lo nominò suo consigliere.

L'elezione a papa e le conversioni

Alla morte di Pelagio II, Gregorio fu eletto papa a furor di popolo. Il suo obiettivo da Pontefice era convertire al cattolicesimo tutte le popolazioni barbare che avevano invaso l’Impero Romano d’Occidente.

Innanzitutto, con l’aiuto della regina Teodolinda, regina dei Longobardi riuscì a convertire tutti i barbari e nel 595, inviò alcuni missionari in Inghilterra dove lo stesso re si fece battezzare e si convertì. Ovunque si mani9festava la necessità di diffondere o di ravvivare le fede cristiana, Gregorio Magno non mancò mai di intervenire. Morì nel 604 e dopo la sua morte la Chiesa lo proclamò santo e gi storici gli assegnarono il titolo di Magno (= grande).

Gli scritti e l'eredità musicale

Egli lasciò numerosi scritti: il Liber regulae pastoralis che riassume i doveri fondamentali dei vescovi, l’ Homelìae quadraginta in Evangelia e i Dialogi, tutti documenti importanti per conoscere le tristi condizioni in cui viveva il popolo italiano nel VI secolo d.C. Egli istituì anche una scuola speciale per i canti liturgici che raccolse in un testo chiamato Antifonario, stabilendo in quale ricorrenza essi avrebbero dovuto essere cantati. La Chiesa di Roma usa ancora oggi questi canti che in onore di San Gregorio Magno, sono chiamati “gregoriani”.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i principali contributi di Gregorio Magno alla Chiesa?
  2. Gregorio Magno contribuì significativamente alla Chiesa convertendo popolazioni barbare al cattolicesimo, scrivendo importanti opere teologiche come il "Liber regulae pastoralis" e istituendo una scuola per i canti liturgici, noti oggi come canti gregoriani.

  3. Come si svolse la vita monastica di Gregorio Magno?
  4. Gregorio Magno si dedicò brevemente alla vita monastica dopo aver rinunciato alla carica di prefetto di Roma, distribuendo i suoi beni ai poveri e trasformando il suo palazzo in un monastero, prima di essere inviato a Costantinopoli da papa Pelagio II.

  5. Quali furono le opere letterarie più importanti di Gregorio Magno?
  6. Le opere letterarie più importanti di Gregorio Magno includono il "Liber regulae pastoralis", le "Homelìae quadraginta in Evangelia" e i "Dialogi", che offrono una visione delle condizioni del popolo italiano nel VI secolo d.C.

Domande e risposte

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