Concetti Chiave
- L'ordalia, o "giudizio di Dio", era una pratica germanica assente nel diritto romano, utilizzata per determinare l'innocenza o la colpevolezza attraverso prove pericolose.
- Una forma comune di ordalia era l'ordalia dell'acqua, in cui l'accusato veniva legato e gettato in acqua: affondare indicava innocenza, riemergere colpevolezza.
- Il giudizio delle armi prevedeva un duello tra contendenti, dove il vincitore veniva considerato dalla parte della ragione, spesso usato per difendere l'onore delle donne.
- Sovrani medievali come i re longobardi e gli imperatori del Sacro Romano Impero cercarono di regolare o limitare l'uso dell'ordalia nei loro ordinamenti giuridici.
- L'ordalia scomparve gradualmente in Italia tra il XIII e il XIV secolo, ma l'idea del duello come forma di giustizia rimase nel costume popolare fino al XIX secolo.
I sovrani medievali, nell’amministrare la giustizia, cercarono di disciplinare una prassi tipica dei popoli germanici e assente nel diritto romano: l’ordalia. La parola “ordalia”, che significa “giudizio di Dio”, è di origine anglossassone, ma forme di ordalia sono state spesso presenti nei popoli primitivi. Essa consisteva in una prova che doveva essere sostenuta pubblicamente e dal cui risultato veniva decisa l’innocenza o la colpevolezza della persona che la affrontava.
Si trattava di una prova difficile e pericolosa. L’accusato poteva essere fatto passare sui carboni ardenti o sottoposto all’ordalia dell’acqua. Quest’ultima prevedeva che l’accusato venisse legato e gettato in un corso d’acqua: se affondava era considerata innocente, se riemergeva si riteneva che questo fosse un segno certo di colpevolezza poiché si credeva – l’acqua l’aveva respinto. L’ordalia per acqua fu molto usata, in epoca medievale e anche successivamente, soprattutto nel caso di processi alle streghe.
Un’altra forma tipica di ordalia, diffusa nell’Europa medievale, fu il giudizio delle armi: in questo caso, due contendenti si affrontavano a duello e il vincitore vedeva riconosciuto davanti a tutti la ragione della sua causa; quando era in gioco l’innocenza di una donna, questa delegava per il duello un suo campione, che la rappresentava. L’ordalia attraverso combattimento serviva a confermare la veridicità di un giuramento solenne, che veniva fatto pronunciare ai due avversari contrapposti prima della prova e la cui bontà doveva essere comprovata appunto attraverso il combattimento.
L’ordalia venne inserita negli ordinamenti giuridici da parte dei sovrani medievali. I re longobardi Rotari e Liutprando cercarono di limitarla, mentre Ottone I, Ottone II e Ottone II sancirono la legittimità dell’ordalia e svilupparono delle norme per regolamentarla. Progressivamente il ricorso all’ordalia venne impedito e nelle città italiane scomparve nel corso del XIII-XIV secolo. Ma l’idea dell’ordalia attraverso duello rimase per lungo tempo nel costume e nella mentalità comune: l’ultimo caso noto si verificò addirittura nel 1818 in Inghilterra, quando un’ordalia attraverso un duello venne richiesta da un uomo accusato di omicidio.
Domande da interrogazione
- Qual era il significato e l'origine della parola "ordalia"?
- In che modo veniva eseguita l'ordalia dell'acqua e quale era il suo significato?
- Come si è evoluto l'uso dell'ordalia nel tempo?
La parola "ordalia" significa "giudizio di Dio" ed è di origine anglosassone, ma forme di ordalia erano presenti anche tra i popoli primitivi.
L'ordalia dell'acqua prevedeva che l'accusato venisse legato e gettato in un corso d'acqua; se affondava era considerato innocente, se riemergeva era ritenuto colpevole poiché si credeva che l'acqua l'avesse respinto.
I sovrani medievali cercarono di disciplinare l'ordalia, con alcuni come Rotari e Liutprando che tentarono di limitarla, mentre Ottone I, II e III la legittimarono. Progressivamente, l'uso dell'ordalia fu impedito e scomparve nelle città italiane tra il XIII e XIV secolo, ma l'idea del duello rimase nella mentalità comune fino al 1818.