Concetti Chiave
- Il potere pontificio si basa sulla teocrazia, con il papa come autorità suprema della Cristianità, considerata un'istituzione divina.
- Il papa esercitava un potere di origine divina, non soggetto a giudizio umano, con autorità su cariche spirituali e temporali.
- La monarchia papale si fondava su fede e diritto, con il diritto canonico come strumento fondamentale di regolamentazione, sviluppato con il decretum gratianii.
- Il pontefice governava direttamente i territori della Chiesa attraverso vari tributi, ma le finanze papali erano spesso in difficoltà.
- La Curia Romana, comprendente il collegio dei cardinali e la camera apostolica, era il centro dell'organizzazione pontificia e della gestione finanziaria.
Il potere pontificio
Il primo potere di cui discutiamo è il potere pontificio.
1. La chiesa era un’istituzione creata per volontà divina e rappresentava l’intera società dei cristiani, cioè di tutti i battezzati.
2. La cristianità era l’insieme dei paesi europei che riconoscevano l’autorità del pontefice di roma.
3. Il papa si mostrava come il depositario della vera scienza, utile all’uomo per la via eterna,ed era quindi al vertice della Cristianità che dipendeva da lui.
Teocrazia e diritto canonico
Tutti questi tre principi si riassumono nella teocrazia (potere dato da dio), supportata dalla sacra scrittura.
È un potere dall’alto verso il basso.
4. Il potere del papa era di origine divina, non soggetto a giudizio dei sudditi. Il papa non faceva parte della chiesa ma questa dipendeva da lui.
5. Il pontefice era anello di distribuzione del potere dall’alto in basso. Quindi pretendeva di nominare e deporre ogni carica, non solo spirituale ma anche temporale.
6. La monarchia papale si fondava sulla relazione fra fede e diritto e strumento fondamentale per regolamentare la sua presenza nella società era il diritto canonico. Tappa importante nella realizzazione del diritto canonico fu la stesura del decretum gratianii (1139-1148)
Organizzazione pontificia:
1. Il pontefice governava direttamente le terre del patrimonio di S. Pietro, grazie all’obolo di S.Pietro , ai tributi dei sovrani legati al vassallaggio, ai versamenti degli enti ecclesiastici, ai donativi dei vescovi. Le finanze del pontefice erano sempre in difficoltà, anche se il papa nel XII sec. contava su numerose entrate.
2. Centro organizzativo pontificio era la Curia Romana, insieme degli uffici dell’amministrazione centrale, cioè il collegio dei cardinali che eleggeva il papa, la camera apostolica che ne gestiva le finanze e la cancelleria incaricata di redigere gli atti ufficiali. Quest’ultima è la prima realtà in Europa ad organizzarsi seriamente.
3. I vescovi avevano potere sulle chiese locali, interpretavano la parola divina, generavano il clero, avevano titoli signorili, godevano di un patrimonio e c’era una ricorrente commistione fra potere religioso e temporale.
Doppia leadership nella cristianità
La cristianità aveva però due capi: il papa e l’imperatore. Il loro rapporto era regolato dalla dottrina delle sue spade.
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo del papa nella Cristianità medievale?
- Come era organizzata la struttura amministrativa del potere pontificio?
- Qual era la relazione tra il papa e l'imperatore nella Cristianità?
Il papa era considerato il depositario della vera scienza utile all'uomo per la via eterna e si trovava al vertice della Cristianità, che dipendeva da lui. Il suo potere era di origine divina e non soggetto a giudizio dei sudditi.
La struttura amministrativa del potere pontificio era centrata sulla Curia Romana, che comprendeva il collegio dei cardinali, la camera apostolica e la cancelleria. Questi uffici gestivano rispettivamente l'elezione del papa, le finanze e la redazione degli atti ufficiali.
La Cristianità aveva due capi: il papa e l'imperatore. Il loro rapporto era regolato dalla dottrina delle due spade, che delineava la divisione e l'interazione tra il potere spirituale e quello temporale.