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Concetti Chiave

  • La "dinastia macedone" iniziata con Basilio I segnò un periodo di stabilità e splendore per l'Impero bizantino, noto come la sua "età dell'oro".
  • Niceforo Foca, generale e poi imperatore, riconquistò Creta dagli Arabi, segnando una svolta significativa nella dominanza del Mediterraneo.
  • Le campagne militari di Niceforo Foca portarono alla riconquista di Antiochia e all'espansione dell'Impero fino alla Mesopotamia.
  • Basilio II, detto "Bulgaroctono", sconfisse il Regno bulgaro, riportando i confini dell'Impero bizantino fino al Danubio.
  • Attorno all'anno Mille, l'Impero bizantino si estendeva dall'Adriatico al Caucaso e alla Mesopotamia, riaffermandosi come potenza dominante.

L’età dell’oro” dell’Impero bizantino
Pochi anni dopo la conclusione della lotta iconoclasta, saliva al trono l’imperatore Basilio I (867 – 886: con lui ebbe inizio la cosiddetta “dinastia macedone”, che avrebbe assicurato all’Impero un lungo periodo di stabilità politica e di splendore. Gli storici parlano appunto di “età dell’oro” dell’Impero bizantino: durante questo periodo – che terminò soltanto nel 1025, con la morte dell’imperatore Basilio II – l’Impero riuscii a ricomporre i suoi dissidi interni e così attuare un grande processo di espansione e consolidamento territoriale.
Nel 962 Niceforo Foca, uno dei abili generali della storia bizantina, riuscì a strappare agli Arabi l’isola di Creta: si trattava, dopo secoli, del primo serio successo offensivo di uno Stato cristiano contro gli Arabi e rappresentò quindi una svolta importante nella storia di quest’epoca. Non più padroni di Creta, infatti, gli Arabi persero il dominio del Mediterraneo.
Poco dopo lo stesso Niceforo Foca, che nel frattempo era stato proclamato imperatore (963 – 969), concluse una trionfale campagna militare: giungendo sino al cuore della Siria, riconquistò la città di Antiochia e riportò la frontiera dell’Impero in Mesopotamia.
Dopo la morte di Niceforo Foca, rimasto vittima di una congiura ordita dalla sua moglie, l’impero bizantino visse il momento del suo massimo fulgore con Basilio II, detto “Bulgaroctono” 8 ossia “sterminante dei Bulgari”): egli, infatti, dopo una serie di lunghi campagne militari, riuscì infine ad abbattere (nel 1041) il potente Regno bulgaro che si era formato nella regione balcanica, quasi a ridosso della stessa Costantinopoli, e riportò i confini dell’Impero sul Danubio (l’antico confine stabilito da augusto per l’Impero romano).
Così, attorno all’anno Mille, l’impero bizantino aveva superato ogni prova ed era tornato a essere la potenza dominante di tutta la regione: i suoi confini si estendevano dal mare Adriatico sino al Caucaso e alla Mesopotamia

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