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Concetti Chiave

  • Il discorso di Urbano II nel 1095 scatenò la "crociata dei pezzenti", un movimento disordinato che portò a saccheggi e massacri contro gli ebrei.
  • La prima crociata, guidata da Goffredo di Buglione, conquistò Gerusalemme e formò stati cristiani autonomi lungo le coste dell'Asia Minore.
  • Nonostante il patto con l'impero bizantino, i crociati non restituirono le terre conquistate, stabilendo invece domini feudali personali.
  • I commerci delle città marinare italiane, come Venezia, Genova e Pisa, fiorirono grazie ai privilegi ottenuti in cambio del supporto alle crociate.
  • Nonostante alcuni successi iniziali, le successive crociate non riuscirono a mantenere le conquiste e si conclusero con il declino bizantino e una serie di insuccessi.

Indice

  1. L'inizio delle crociate
  2. Conseguenze della prima crociata
  3. Espansione commerciale delle città marinare

L'inizio delle crociate

Secondo quanto tramandatoci, il discorso di Urbano II nel 1095 ebbe un effetto straordinario: una massa disordinata di poveri, guidati da un predicatore, Pietro, detto l’Eremita si mise in viaggio verso l’Oriente. La folle spedizione poi definita “crociata dei pezzenti” si risolse in una serie di saccheggi e massacri nei confronti degli ebrei.

Il comando dei crociati fu affidato a Goffredo di Buglione. Lungo il percorso i crociati si accordarono con l’imperatore bizantino, che assicurò loro armi e il passaggio via mare, e in cambio loro si impegnavano a restituire all’impero le eventuali terre conquistate. La prima crociata raggiunse il suo scopo: l’esercito occupò zone costiere della siria e della Palestina e conquistò Gerusalemme. La popolazione musulmana della città fu massacrata. Una seconda crociata effettuata tra il 1146 e il 1148 si risolse in un fallimento.

Conseguenze della prima crociata

Dopo la vittoria, Goffredo di Buglione divenne principe di Gerusalemme con l’incarico di difensore del Santo Sepolcro. Alla sua morte il fratello Baldovino fu eletto re di Gerusalemme; il sistema di controllo fu impostato secondo il modello feudale. Contrariamente a quanto stabilito, nulla fu restituito all’impero Bizantino e i principali capi crociati si costruirono ciascuno un personale dominio territoriale. Lungo le coste dell’Asia Minore si formò un nucleo di stati cristiani autonomi. Gli insediamenti cristiani furono difesi dall’opera egli ordini monastico-cavallereschi che si assunsero il compito di proteggere i pellegrini e i luoghi santi. I regni crociati furono inseriti in un circuito di commerci gestito dai mercanti delle repubbliche marinare di Venezia, Genova e Pisa, ai quali, in cambio dei cospicui finanziamenti furono concessi particolari privilegi. Fu grazie alle navi e al denaro messi a disposizione da queste città che si poterono organizzare le successive crociate (otto fino al 1291).

La riscossa musulmana fu portata avanti in varie occasioni, ma soprattutto dal sultano Saladino, che riconquistò Gerusalemme. Vano fu il tentativo operato dall’Imperatore Federico Barbarossa di riprendere la città con la terza crociata. La quarta crociata si trasformò del resto in un vero e proprio assalto a Costantinopoli. Ma nel 1261 i Bizantini riuscirono a impadronirsi nuovamente del trono di Costantinopoli con i Paleologhi. Le crociate successive si conclusero in altrettanti insuccessi.

Espansione commerciale delle città marinare

Fin dal principio le crociate portarono grandi vantaggi ai signori che le compirono e alle città marinare che le sostennero. Da un punto di vista economico le crociate furono l’occasione per l’espansione commerciale delle città marine. Venezia, Genoa e Pisa intrecciarono rapporti sempre più stretti con l’Oriente. La potenza commerciale delle città italiane limitò progressivamente quella degli Arabi, ma soprattutto quella dei Bizantini. L’impero bizantino pressato e attaccato da tutti i fronti si avviò a una lenta decadenza.

Domande da interrogazione

  1. Quale fu l'effetto del discorso di Urbano II nel 1095?
  2. Il discorso di Urbano II nel 1095 ispirò una massa disordinata di poveri, guidati da Pietro l’Eremita, a intraprendere un viaggio verso l'Oriente, noto come la "crociata dei pezzenti", che si risolse in saccheggi e massacri.

  3. Quali furono i risultati della prima crociata?
  4. La prima crociata raggiunse il suo scopo con l'occupazione delle zone costiere della Siria e della Palestina e la conquista di Gerusalemme, dove la popolazione musulmana fu massacrata.

  5. Come influirono le crociate sull'economia delle città marinare italiane?
  6. Le crociate offrirono un'opportunità per l'espansione commerciale delle città marinare italiane come Venezia, Genova e Pisa, che intrecciarono rapporti più stretti con l'Oriente e ottennero privilegi in cambio dei finanziamenti.

  7. Quali furono le conseguenze delle crociate per l'impero bizantino?
  8. Le crociate portarono alla progressiva limitazione della potenza commerciale bizantina e contribuirono alla lenta decadenza dell'impero, pressato e attaccato su vari fronti.

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