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Concetti Chiave

  • L'economia curtense si sviluppò tra IV e X secolo come risposta alla crisi politica e monetaria, segnando il passaggio a un sistema agrario.
  • La curtis, formata dal palazzo del signore e le case dei servi, divenne il centro produttivo del sistema feudale.
  • Ogni curtis era divisa in pars dominica, gestita dal signore, e pars massaricia, lavorata dai servi che pagavano l'affitto in natura.
  • I servi della gleba erano contadini legati alla terra, obbligati a restare e lavorarla senza poterla abbandonare.
  • La signoria locale era un'entità autosufficiente con poteri pubblici, economici e militari, comprendente boschi, mulini e altri edifici essenziali.

Indice

  1. Crisi e trasformazione economica
  2. Struttura e funzione della curtis
  3. Signoria locale e poteri del signore

Crisi e trasformazione economica

La fase storica tra il IV e il X secolo, fu negativa, perché era segnata da crisi politiche, dall'immigrazione di popolazioni barbariche e della crisi dell'economia monetaria, e automaticamente si fu un blocco dei commerci.

Si passò a un sistema economico agrario, poco differenziato. Un sistema che si adattava alla frantumazione politica generata del feudalesimo, in cui la curtis divenne il centro produttivo: questo sistema viene definito "economia curtense".

Struttura e funzione della curtis

La curtis era formata dal palazzo del signore e le case dei suoi servi e braccianti, compresi i terreni.

Vi erano curtes enormi, medie e piccoline.

Appartenevano a un dominus cioè un signore che poteva possederne un gran numero anche molto distanti tra loro.

Ogni curtis era divisa in due parti: la pars dominica, ovvero la parte riservata al padrone e gestita da lui attraverso il lavoro dei suoi servi: la pars massaricia era la parte affidata ai servi che pagavano l'affitto al signore. In cambio del terreno, i servi avevano degli obblighi: dovevano versare al loro signore il decimo del raccolto.

I lavoratori della terra erano i servi. Il termine servo con il tempo non indicò più un bene che si poteva vendere e comprare come un oggetto, ma il contadino legato alla terra, cioè i contadini cui la legge vietava di abbandonare la terra che lavoravano: questa categoria di lavoratori veniva definita "servitù della gleba".

Signoria locale e poteri del signore

La signoria locale era il territorio sul quale il signore esercitava una serie di potere pubblici: di riscuotere le tasse, quello militare e giudiziario. Essa era anche un centro economico autosufficiente in cui si produceva il necessario per la vita della comunità. Si coltivavano i campi, si costruivano gli strumenti di lavoro e si provvedeva alla manutenzione.

In genere una signoria locale era formata da un bosco, il castello al centro di tutto, il forno, la chiesa rurale, il patibolo, il mulino e la pars massaricia.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali della transizione verso l'economia curtense?
  2. La transizione verso l'economia curtense fu causata da crisi politiche, immigrazione di popolazioni barbariche e crisi dell'economia monetaria, che portarono a un blocco dei commerci e a un sistema economico agrario.

  3. Come era strutturata una curtis nell'economia curtense?
  4. Una curtis era divisa in due parti: la pars dominica, gestita dal signore attraverso i suoi servi, e la pars massaricia, affidata ai servi che pagavano l'affitto al signore e dovevano versare il decimo del raccolto.

  5. Quali poteri esercitava il signore nella signoria locale?
  6. Il signore esercitava poteri pubblici come riscuotere le tasse, poteri militari e giudiziari, e la signoria era un centro economico autosufficiente che produceva il necessario per la comunità.

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