Concetti Chiave
- Il successo della conquista araba è attribuito alla debolezza degli imperi bizantino e sassanide, indeboliti da conflitti interni e con altri popoli.
- Gli Arabi avevano una forte attitudine guerriera, sostenuta da una motivazione religiosa che li spingeva a combattere con passione e determinazione.
- Le disparità sociali e le ingiustizie nei regimi bizantino e sassanide hanno reso le popolazioni più aperte all'accettazione dell'Islam, promettendo un miglioramento delle loro condizioni.
- L'Islam offriva una nuova struttura sociale basata sulla carità e sulla giustizia, attirando molti dei diseredati delle società conquistate.
- L'arrivo degli Arabi è visto come liberatorio, in quanto ha eliminato antiche tirannie e offerto nuove opportunità, favorendo le conversioni anche tra i ricchi.
Indice
Cause del successo arabo
Quando si parla di conquista araba la prima domanda che ci dobbiamo porre riguarda le cause di un successo così prodigioso. Gli storici moderni ritengono che esse siano da individuare nella debolezza in cui si trovavano l’impero bizantino e quello sassanide, chiamato, quest’ultimo, anche secondo impero persiano. Da sempre le due potenze si erano dilaniate a vicenda sia per motivi politici che religiosi. Tuttavia, la debolezza spiega soltanto relativamente la questione; infatti, nel corso della storia i due imperi avevano sostenuto con successo numerosi colpi: l’assalto degli Unni, dei Turchi, degli Avari e degli Slavi.
L'attitudine guerriera degli arabi
La prima ragione va ricercata nell’attitudine guerriera degli Arabi che col tempo erano diventati guerrieri valorosi e temuti. Inoltre, Maometto e i suoi successori avevano fatto di quei combattenti, valorosi, ma sbandati, un esercito che ricorreva ad una tattica particolare, fatta di audacia, di astuzia e soprattutto dalla passione per la guerra che poteva portare solo vantaggi. I soldati arabi non erano obbligati a combattere spesso con la forza come nel caso dei Persiani. Essi costituivano dei corpi di volontari che erano convinti di trovare la ricchezza terrena e la felicità eterna a seguito della sconfitta del nemico. Il loro movente è religioso e la loro tattica è l’aggressione violenta, continua e irresistibile perché credono che colui che nel giorno della battaglia volge le spalle al nemico, attira su di sé la collera di Allah e sarà destinato all’Inferno. Presi da questo spirito combattivo, gli Arabi non hanno bisogno di un gran numero di effettivo ed infatti le battaglie vinte vedono l’esercito nemico numericamente ben superiore. In tutte le maggiori battaglie, la tradizione musulmana tiene sempre a mettere in rilievo la sproporzione tra gli eserciti arabi e quelli dei miscredenti e la vittoria dei primi è vista come prova solenne dell’aiuto che Allah accorda loro.
Eloquenza sociale della nuova religione
Un’altra causa del dirompente successo è data dall’eloquenza sociale della nuova religione. Per spiegare questo concetto, è necessario capire le condizioni sociali dei sudditi all’interno dell’impero bizantino e di quello sassanide. Nel mondo bizantino e sassanide esistevano degli squilibri sociali molto marcati; infatti, accanto ad una massa di povera gente derelitta si affollava una minoranza di ricchi, dotati di privilegi e di potenza. Nella società bizantina, questi ultimi disponevano di dimore sontuose, di ville superbe, di ricchi castelli. Possedevano una grande quantità di mandrie e di greggi e coltivavano grandi estensioni di terre fertili. Come più volte avevano sottolineato gli impetratori, essi erano più rapaci di lupi ed avevano fatto fortuna operando il male. Il contrasto fra ricchi e poveri era ancora più stridente nelle città in cui le case del popolo erano ammucchiate in quartieri fetidi. A volte il popolo si ribellava, ma veniva fatto massacrare senza alcuna pietà. La condizione delle classi inferiori nell’impero sassanide era peggiore. Qui non solo esistevano barriere economiche insormontabili, ma anche insuperabili barriere giuridiche che separavano gli artigiani e i contadini dalle classi privilegiate (clero, funzionari e guerrieri). Passare da una classe inferiore ad una superiore era praticamente impossibile. La terra, gli onori, i privilegi politici e tributari come la cultura erano appannaggio delle tre classi nobili. Gli artigiani erano esentati dal servizio militare, ma non la restante maggioranza della popolazione come i contadini “corvéables à merci”. Nella seconda metà del V secolo, il paese fu interessata da un’ondata di comunismo, favorito dal re stesso, odiato dai nobili e dal clero: per un brevissimo periodo tutti i privilegi furono abbattuti e l’accesso alla proprietà reso libero. Ma quello che accomunava entrambi gli imperi era il fiscalismo esagerato che colpiva solo i non agiati. Anche le religioni coprivano realtà sociali diverse: la religione degli uni e degli altri si atteggiava diversamente a seconda delle particolari varietà sociali; infatti, quando la Persia fu sconvolta dal comunismo sociale, i sostenitori di tale rivoluzione erano i discepoli di mani, cioè del messia del manicheismo orientale.
Conversione e promesse dell'Islam
Quando gli Arabi iniziano l’invasione, chiamano a sé tutti i derelitti, gli umiliati e gli oppressi. Se costoro si convertiranno all’Islam viene promesso che non saranno più sottoposti ad alcun onere; essi si potranno impossessare della maggior parte delle ricchezze dei loro secolari nemici, mentre il resto sarà riservato ai più bisognosi. La nuova religione predicava l’obbligo della carità, per altro già previsto dal Cristianesimo, facendo di essa anche un obbligo legale. Per questo motivo le popolazioni delle campagne egizia e quelle siriani, per tradizione molto cristiane, si convertono facilmente e rapidamente all’Islam. I ricchi contro i quali il Corano predicava la spoliazione, non temevano di trovarsi con gli Arabi in una situazione peggiore; gli invasori, infatti, erano poco numerosi e troppo rozzi perché potessero immediatamente organizzare uno Stato.
Guadagni del mondo orientale
Sostanzialmente, si può affermare che il mondo orientale ha perduto poco e guadagnato molto con l’arrivo degli Arabi. L’invasione ha liberato gli uomini dall’antica pressione statale e dalla relativa tirannia. Ecco perché anche i grandi signori dell’Iraq non esitano a convertirsi per essere trattati nello stesso modo nella nuova società islamizzata.
Domande da interrogazione
- Quali sono le cause principali del successo delle conquiste arabe?
- In che modo la religione islamica ha influenzato le conquiste arabe?
- Qual era la situazione sociale negli imperi bizantino e sassanide prima delle conquiste arabe?
- Come si differenziava l'esercito arabo rispetto a quelli bizantino e sassanide?
- Quali vantaggi hanno ottenuto le popolazioni orientali con l'arrivo degli Arabi?
Le cause principali includono la debolezza degli imperi bizantino e sassanide, l'attitudine guerriera degli Arabi, e l'eloquenza sociale della nuova religione islamica che attirava i derelitti e gli oppressi.
La religione islamica ha motivato i soldati arabi con la promessa di ricchezza terrena e felicità eterna, e ha attratto i poveri e oppressi promettendo loro libertà dagli oneri e accesso alle ricchezze dei nemici.
Entrambi gli imperi erano caratterizzati da squilibri sociali marcati, con una minoranza di ricchi privilegiati e una massa di poveri oppressi, aggravati da un fiscalismo esagerato che colpiva i non agiati.
L'esercito arabo era composto da volontari motivati da fervore religioso, che utilizzavano tattiche di audacia e astuzia, mentre gli eserciti bizantino e sassanide erano spesso obbligati a combattere con la forza.
Le popolazioni orientali hanno guadagnato la liberazione dall'antica pressione statale e dalla tirannia, e molti si sono convertiti all'Islam per essere trattati equamente nella nuova società islamizzata.