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Concetti Chiave

  • Carlo Magno era conosciuto semplicemente come Carlo dai suoi contemporanei; il titolo "Magno" fu adottato postumo per distinguerlo dai suoi omonimi e per la sua grandezza.
  • Era fisicamente imponente per l'epoca, con un'altezza di circa 192 cm, confermata da ritrovamenti archeologici.
  • La sua madrelingua era la "theotisca" parlata dai Franchi orientali, ma conosceva anche il latino e la lingua "romana".
  • Carlo Magno ebbe un numero significativo di mogli e concubine, con almeno venti figli noti, riflettendo le pratiche matrimoniali dell'epoca.
  • I matrimoni durante il suo regno riflettevano un'epoca di transizione, dove i "matrimoni d'amore" non erano ancora considerati illegittimi dalla Chiesa.

Indice

  1. Il nome di Carlo Magno
  2. La statura e la lingua di Carlo
  3. Le origini familiari di Carlo
  4. Il matrimonio e la Chiesa
  5. Le mogli e i figli di Carlo

Il nome di Carlo Magno

I contemporanei di Carlo Magno si sarebbero stupiti a sentirlo chiamare così. Per loro, era semplicemente Carlo, o meglio Karolus in latino e Karl in “lingua Theotisca”, cioè nel dialetto germanico antenato del tedesco odierno, in quel tempo parlato dai Franchi che vivevano nella parte orientale del regno (i Franchi della parte occidentale, viceversa, parlavano la “lingua Romana”, cioè una via intermedia fra il latino e il francese odierno). Il soprannome di “Magno” fu dato a Carlo soltanto dopo la morte. Durante la vita dell’imperatore l’aggettivo Magnus (‘il Grande’) fu utilizzato per distinguerlo da uno dei sui figli, che era anch’egli chiamato Carlo. E poi compariva all’inizio delle sue lettere e degli altri documenti: «Io Carlo, il grande imperatore, ordino che...». Era dunque un aggettivo riferito alla carica imperiale, non al nome. Con il passare del tempo, però, il ricordo di questo personaggio in effetti grandioso fece sì che l’aggettivo venisse attribuito a lui, e si incollasse al suo nome. Dunque l’inizio dei suoi documenti fu letto in modo diverso: “Io Carlo il Grande, imperatore, ordino che...”. Era una lettura sbagliata, ma causata dalla prestigiosa memoria del personaggio. Anche fuori dai confini dell’impero, la sua fama era tale che tuttora, presso gli Slavi, proprio dal nome Karl deriva la parola che significa, in quelle lingue, “re”: kral in ceco e korol’ in polacco.

La statura e la lingua di Carlo

Cosa sappiamo di Carlo Magno? Pare fosse molto alto. Secondo il suo biografo, Eginardo, arrivava ai sette piedi, cioè oltrepassava il metro e novanta. Per quei tempi era molto, e saremmo tentati di non prestare fede alla notizia se non fosse che lo scheletro trovato un secolo e mezzo fa nella tomba di Carlo misurava per l’appunto 192 centimetri. La sua lingua materna fu quella dei Franchi orientali, cioè la “theotisca”, ma imparò presto anche il latino e la lingua “romana” parlata nelle parte occidentale dell’attuale Francia. Era nato nel 742, forse in aprile. Ma sono date approssimative, perché, come sempre nel Medioevo, il calcolo dell’età esatta era difficile. Non si faceva attenzione alla data di nascita in un mondo dove la mortalità infantile era altissima e dove solo i più colti sapevano seguire la tecnica, oggi così scontata, di numerare gli anni a partire dalla nascita di Cristo. Pochissimi, dunque, conoscevano il proprio anno di nascita.

Le origini familiari di Carlo

Il nome della madre era Berta o Bertrada. Apparteneva a una famiglia importante, alleata con quella del marito e padre di Carlo, Pipino il Breve. Era un marito solo in parte, va detto. Anzi, un secolo più tardi il matrimonio fra i genitori di Carlo Magno sarebbe stato senz’altro considerato illegittimo, e il bambino, di conseguenza, un bastardo. Perché questa strana affermazione? Durante il regno di Carlo Magno erano cambiati i modi di sposarsi in uso presso i Franchi, con l’effetto di definire come legittimo uno solo dei due tipi di matrimonio che fino ad allora erano stati usati. La tradizione dei popoli germanici prevedeva infatti due diversi tipi di matrimonio: sia il “matrimonio pubblico”, formale e impegnativo, sia il “matrimonio d’amore”, meno stringente e facilmente revocabile. Ora, il matrimonio fra Berta e Pipino il Breve non era stato un “matrimonio pubblico”, solenne e proclamato a tutta la popolazione, ma un “matrimonio d’amore”, celebrato in privato, di fronte a poche decine di persone.

Il matrimonio e la Chiesa

La Chiesa si opponeva alla tradizione

dei due tipi di matrimonio, e cercava di convincere i cristiani ad avere una sola moglie, e a non divorziare. Ma il matrimonio non era stato ancora definito come un sacramento, e le nozze avvenivano senza alcun intervento dei sacerdoti. Furono proprio Carlo Magno e poi il figlio Ludovico il Pio a favorire uno sviluppo della liturgia e della teologia, che spostò il confine fra matrimonio lecito e illecito: e il “matrimonio d’amore” finì per venire considerato come illegittimo.

Le mogli e i figli di Carlo

Carlo Magno ebbe cinque mogli, almeno sei concubine e un gran numero di figli (venti quelli noti a distanza di un millennio e due secoli, ma certamente molti altri). Questi numeri ci aiutano a capire quanto fosse diverso il mondo di allora. Le donne si sposavano in giovane età, e morivano con frequenza di parto. La Chiesa, poi, non era ancora riuscita a imporre l’idea della monogamia. Per i potenti, era normale avere più di una compagna di vita. Inoltre era ancora possibile cambiare la moglie legittima, se questa non dava figli oppure se lo richiedeva la convenienza politica.

Carlo Magno infatti divorziò più volte. Il suo primo matrimonio era stato un “matrimonio d’amore”, all’epoca considerato legittimo (e legittimo venne appunto definito addirittura dal papa). Però durò poco tempo, e gli diede un solo figlio. Occorreva stabilire stretti rapporti con il re dei Longobardi Desiderio, e dunque Carlo ripudiò la prima moglie e sposò la figlia di re Desiderio. Ne ignoriamo il nome, anche se spesso ci piace chiamarla con il nome di fantasia, Ermengarda, che le diede Alessandro Manzoni tanto tempo dopo nel suo dramma Adelchi. Anche questo matrimonio venne tuttavia sciolto nel giro di un anno, poiché si profilava la violenta conquista del regno di Desiderio, e occorreva avere le mani libere. La terza moglie durò più a lungo: sposatasi come sempre in quel tempo giovanissima, a tredici anni, morì a venticinque anni di età, dopo avere messo alla luce almeno nove figli. Dopo di allora Carlo Magno non divorziò più, ma si risposò ogni volta che la moglie moriva.

Domande da interrogazione

  1. Qual era il vero nome di Carlo Magno durante la sua vita?
  2. Durante la sua vita, Carlo Magno era conosciuto semplicemente come Carlo, o Karolus in latino e Karl in "lingua Theotisca", il dialetto germanico dei Franchi orientali.

  3. Come è stato attribuito il soprannome "Magno" a Carlo?
  4. Il soprannome "Magno" fu attribuito a Carlo solo dopo la sua morte, inizialmente usato per distinguere Carlo dall'omonimo figlio e poi associato alla sua figura grandiosa.

  5. Qual era la lingua materna di Carlo Magno e quali altre lingue conosceva?
  6. La lingua materna di Carlo Magno era la "theotisca" dei Franchi orientali, ma imparò anche il latino e la lingua "romana" parlata nella parte occidentale dell'attuale Francia.

  7. Qual era la natura del matrimonio dei genitori di Carlo Magno?
  8. Il matrimonio dei genitori di Carlo Magno era un "matrimonio d'amore", privato e non solenne, che in seguito fu considerato illegittimo con l'evoluzione delle norme matrimoniali.

  9. Quante mogli e figli ebbe Carlo Magno?
  10. Carlo Magno ebbe cinque mogli, almeno sei concubine e un gran numero di figli, con venti noti storicamente, ma probabilmente molti di più.

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