Concetti Chiave
- Berengario II divenne re d'Italia dopo la morte sospetta di Lotario II, suo predecessore.
- Si trovò a difendere il regno dalle ambizioni di Ottone I di Germania, che aspirava a ricostituire l'Impero di Carlo Magno.
- Berengario II si dichiarò vassallo di Ottone I come strategia per guadagnare tempo e organizzare una rivincita.
- Nonostante i tentativi di alleanza con i feudatari italiani, fu sconfitto e assediato nella fortezza di San Leo.
- La sua cattura e morte in Germania segnarono la fine dell'indipendenza del Regno Italico, che passò sotto il dominio germanico.
Indice
La successione di Ugo di Provenza
Negli ultimi anni del suo regno, Ugo di Provenza fu costretto dai suoi feudatari ad associare al suo regno il figlio Lotario, sotto la tutela di Berengario, marchese di Ivrea e figlio di Berengario 1°. Nel 947, alla morte del padre, Lotario II° iniziò a governare da solo, ma tre anni dopo morì improvvisamente e la sua fine desto il sospetto che fosse stato lo stesso Berengario a farlo avvelenare.
L'ascesa di Berengario II
In questo modo, il marchese d’Ivrea poté salire al trono e diventare re d’Italia con il nome di Berengario II°.
La minaccia di Ottone I
Assunta la corona, si trovò di fronte ad una situazione che nessuno dei suoi predecessori aveva mai dovuto affrontare: la difesa del regno dalle mire dei sovrani tedeschi che, fra l’altro, avevano conservato in Italia il feudo di Verona e di Aquileia. Infatti, il re di Germania Ottone I° si proponeva di ricostituire in Europa l’Impero di Carlo Magno. La grave minaccia non si fece attendere a lungo perché nel 951, Ottone I scese in Italia con un potente esercito. Berengario II sperava nell’aiuto dei feudatari, ma questi ultimi, impauriti dallo spiegamento dell’esercito imperiale, decisero di non intervenire nella lotta.
La sottomissione strategica di Berengario II
Rimasto solo, Berengario II fu costretto a ritirarsi nella sua Marca di Ivrea e per non perdere il regno si umiliò a tal punto da considerarsi vassallo di Ottone I. Ma tale atto di sottomissione, in realtà, era soltanto uno stratagemma perché una volta che Ottone I fu rientrato in Germania, per occuparsi di alcuni problemi tedeschi molto urgenti, Arduino si mise subito all’opera per organizzare la rivincita. Nonostante le promesse fatte, non solo egli riprese a governare da sovrano indipendente, ma decise anche di invadere i territori dello Stato della Chiesa.
La resistenza e la caduta di Berengario II
Intanto, prevedendo una nuova discesa in Italia dell’Imperatore, cercò di stringere un’alleanza con i più potenti feudatari italiani. Nel 961, l’Imperatore, su richiesta del Papa che si sentiva minacciato, scese di nuovo in Italia con il chiaro intento di punire il suo feudatario ribelle. Quest’ultimo si rinchiuse nella fortezza di San Leo (che per pochi anni diventò automaticamente capitale del Regno Italico), nelle vicinanze di Pesaro, dove sostenne per molti anni l’assedio delle truppe nemiche. La superiorità sia numerica che tattica degli avversari lo costrinse alla resa. Fatto prigioniero, Berengario II fu mandato in Germania, dove morì nel 966. Con la sua sconfitta, il Regno Italico perdeva l’ indipendenza e passava sotto il dominio dei re germanici i quali assumevano anche il titolo di Re d’Italia.
Domande da interrogazione
- Chi era Berengario II e come salì al trono d'Italia?
- Quali sfide affrontò Berengario II durante il suo regno?
- Come reagì Berengario II all'invasione di Ottone I nel 951?
- Quali furono le conseguenze della sconfitta di Berengario II?
Berengario II era il marchese di Ivrea e figlio di Berengario I. Salì al trono d'Italia dopo la morte sospetta di Lotario II, che si ipotizza possa essere stato avvelenato da Berengario stesso.
Berengario II dovette difendere il regno dalle mire dei sovrani tedeschi, in particolare da Ottone I, che voleva ricostituire l'Impero di Carlo Magno e aveva già feudi in Italia.
Berengario II si ritirò nella Marca di Ivrea e si dichiarò vassallo di Ottone I come stratagemma, ma poi riprese a governare da sovrano indipendente e invase i territori dello Stato della Chiesa.
Dopo la sua sconfitta e prigionia, il Regno Italico perse l'indipendenza e passò sotto il dominio dei re germanici, che assunsero anche il titolo di Re d'Italia.