Concetti Chiave
- Nel 732, Carlo Martello fermò l'avanzata musulmana in Occidente sconfiggendoli a Poitiers, nella valle della Loira.
- La battaglia fu celebrata come un salvataggio della cristianità, anche se in realtà fu solo una delle tante incursioni dell'epoca.
- La ritirata musulmana il giorno successivo mostrò che la vittoria di Poitiers non fu decisiva nel lungo termine.
- Nonostante la vittoria, dieci anni dopo gli Arabi conquistarono Avignone e Arles, dimostrando la loro capacità di riorganizzazione.
- Il mito della battaglia fu promosso dai successori di Pipino il Breve per rafforzare il loro prestigio e criticare i re merovingi.
La battaglia di Poitiers
Nel 732, Carlo Martello sconfisse i musulmani a Poitiers che, approfittando dell’incapacità dei VIsigoti che dominavano l’Aquitania, erano giunti fino nella valle della Loira, alla confluenza del fiume Vienne con la Creuse. Sappiamo che il capo arabo, dopo aver preso Bordeaux, puntava sulla cattedrale di Tours per depredarla. Il duca di Aquitania che fino ad allora aveva sempre stipulato delle intese con i musulmani, e pessime con Carlo Martello, si trovò spiazzato, tentò di arrestare l’avanzata, ma fu sconfitto nella battaglia della Garonna. Suo malgrado, fu quindi costretto a chiedere aiuto a Carlo Martello. Quest’ultimo non si preoccupò molto e si presentò con un esercito piuttosto composito senza essere ricorso ad una mobilitazione generale, bensì parziale (o bannum). In seguito a questa vittoria, uno dei più importanti avvenimenti della storia europea nell’Alto Medioevo, fu arrestata l’invasione musulmana in Occidente.
Conseguenze della battaglia
La battaglia è stata a lungo celebrata come quella che avrebbe salvato la cristianità dall’islamismo. In realtà essa fu soltanto una delle tante rapide incursioni dirette in quel periodo dai musulmani verso il territorio dei Franchi, partendo dai Pirenei. Infatti la battaglia a breve termine non fu determinante, perché i Franchi, il giorno successivo, scoprirono che i musulmani si erano ritirati approfittando delle tenebre. Anche da un punto di vista tattico, il risultato fu piuttosto contenuto, poiché la minaccia musulmana fu del tutto fermata . Infatti, dieci anni dopo, gli Arabi conquistarono le città di Avignone e di Arles. Questo prova che i musulmani di Spagna erano in grado di armare un altro esercito in tempi assai brevi, anche se le perdite precedenti erano state notevoli. Alcuni storici sostengono che lo slancio di conquista da parte araba a metà del VIII secolo era ormai esaurito, poiché il califfato era in difficoltà a causa di problemi interni.
Il mito di Poitiers
In pratica Poitiers non fu altro che una scaramuccia. Il punto di partenza del suo mito fu un’operazione ben studiata da parte dei successori di Pipino il Breve, con lo scopo di rendere più solido il proprio prestigio e di affossare la reputazione dei re merovingi, che ormai erano considerati da tutti “rois fainéants (=) re fannulloni). In seguito, la leggenda mantenne intatta la sua forza e, anzi, si accrebbe. Fino a fare della battaglia di Poitiers uno dei miti di fondazione dell’Europa cristiana.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'esito immediato della battaglia di Poitiers?
- Qual era l'obiettivo del capo arabo dopo aver preso Bordeaux?
- Come è stata utilizzata la battaglia di Poitiers dai successori di Pipino il Breve?
L'esito immediato della battaglia di Poitiers non fu determinante, poiché i musulmani si ritirarono durante la notte e la minaccia non fu completamente fermata.
Il capo arabo puntava sulla cattedrale di Tours per depredarla.
I successori di Pipino il Breve usarono la battaglia di Poitiers per rafforzare il loro prestigio e indebolire la reputazione dei re merovingi, considerati "re fannulloni".