Concetti Chiave
- Durante l'Alto Medioevo, l'Europa subì un drastico calo demografico, passando da 25 a 15 milioni di abitanti, a causa di epidemie e guerre.
- Le città si spopolarono e la quantità di terre coltivate diminuì significativamente, con Roma che vide una drastica riduzione degli abitanti.
- Il sistema di distribuzione delle terre si basava sulla figura del "colono", un lavoratore agricolo legato a un padrone in cambio di protezione e terra da coltivare.
- Il sistema curtense divenne prevalente, con le "curtis" che fungevano sia da dimora sia da ambiente lavorativo, divise tra terre del signore e appezzamenti concessi ai contadini.
- La servitù della gleba nacque in questo contesto, con i servi legati alla terra che potevano essere trasferiti con la vendita della "curtis".
Cambiamenti demografici e sociali
Durante l'Alto Medioevo, l'economia e la società subirono cambiamenti drastici. La popolazione dell'Europa, infatti, diminuì passando da 25 milioni nel I secolo a 15 milioni nel VII secolo. La causa di tutto ciò furono ovviamente le epidemie come la peste e le guerre. Le città si spopolarono completamente e si ridussero le terre coltivate. Tra il VII e l'VIII secolo, infatti, Roma contava un numero fino a dieci volte inferiore di abitanti. La tendenza romana di distribuire le terre tra pochi sfruttando l'allora nuova figura del "colono", ossia un lavoratore legato al mondo dell'agricoltura che veniva costretto a "prestare" la propria terra ad un padrone in cambio della sua protezione e di un piccolo appezzamento lavorabile da egli, resistette fino al Medioevo. I proprietari terrieri erano pertanto ricchi signori dell'epoca.
Sistema curtense e servitù
Si diffuse inoltre il sistema curtense. Il nome curtense deriva dal latino curtis, ovvero "corte". Le "curtis" fungevano da dimora ed allo stesso tempo costituivano un ambiente lavorativo: erano, infatti, divise in due parti. La parte domìnica costituita dalle terre gestite dal signore dove lavoravano i cosiddetti servi prebendari, chiamati così poiché ricevevano la "prebenda" ossia il vitto e l'alloggio. L'altra parte era quella massarìcia, suddivisa in "mansi", ossia appezzamenti dati in concessione a contadini liberi oppure servi dotati di una casa. Nacque così la servitù della gleba: nel caso in cui, infatti, il proprietario avesse deciso di vendere la "curtis" tutti gli schiavi sarebbero passati al nuovo proprietario terriero.