Concetti Chiave
- Il feudalesimo del Basso Medioevo vedeva il re delegare poteri ai vassalli, mantenendo un controllo centrale sui feudi attraverso un sistema vassallatico-beneficiario.
- La conquista normanna dell'Inghilterra, guidata da Guglielmo il Conquistatore, portò a un regno centralizzato sostenuto da un sistema feudale e formalizzato dal Domesday Book per la gestione dei tributi.
- Enrico II dei Plantageneti rafforzò il potere centrale riducendo l'autonomia feudale con funzionari itineranti e limitando i privilegi del clero attraverso le Costituzioni di Clarendon.
- Giovanni Senza Terra, per placare la rivolta dei feudatari, firmò la Magna Charta che limitava il potere reale e istituiva un consiglio di baroni per supervisionare le decisioni del sovrano.
- L'espansione normanna nell'Italia meridionale avvenne grazie all'arrivo di cavalieri mercenari, con Aversa diventando la prima signoria normanna, sotto il comando di Ranulfo Drengot.
Il feudalesimo fu un elemento centrale nel Basso Medioevo. Con la nascita di potenti dinastie, si svilupparono nuovi regni in cui i sovrani esercitavano poteri di tipo pubblico, tra cui l’amministrazione della giustizia.
Allo stesso tempo, il regno era suddiviso in feudi, territori controllati attraverso il sistema vassallatico-beneficiario. Questo portò alla formazione delle monarchie feudali, in cui il re delegava poteri ai propri vassalli pur mantenendo un controllo centrale.
Nell’XI secolo, i Normanni partirono alla conquista dell’Inghilterra, non per semplice saccheggio, ma con l’obiettivo di occupare stabilmente il territorio.
Intorno al 1000 d.C., Guglielmo il Bastardo vinse la Battaglia di Hastings e conquistò l’Inghilterra, diventando noto come Guglielmo il Conquistatore.
Il Regno normanno d’Inghilterra si basava su un potere fortemente centralizzato, fondato sul sistema feudale:
- La Corona controllava i territori.
- I funzionari pubblici amministravano le finanze e la giustizia.
Indice
Il domesday book e le riforme di Enrico II
Nel 1086, Guglielmo fece registrare tutte le proprietà del regno in un inventario dettagliato, il Domesday Book, con lo scopo di calcolare i tributi dovuti al re.
Dopo Guglielmo, il consolidamento politico proseguì con Enrico II, il primo sovrano della dinastia dei Plantageneti (piante di ginestre).
Egli controllava gran parte della Francia e attuò diverse riforme per limitare il potere dei signori feudali:
- Ridusse l’autonomia dei feudatari, affidando il controllo locale agli sceriffi, funzionari itineranti.
- Limitò i privilegi del clero, con le Costituzioni di Clarendon, stabilendo che i processi ai membri del clero fossero giudicati da un tribunale laico.
La magna charta libertatum e le sue conseguenze
Il figlio di Enrico II, Giovanni Senza Terra, dovette affrontare la rivolta dei feudatari, che volevano mantenere i propri privilegi. Per evitare il conflitto, fu costretto a firmare la Magna Charta Libertatum, un documento che:
- Limitava il potere del re, obbligandolo a chiedere il consenso del clero e della nobiltà prima di imporre nuove tasse.
- Istituiva il Consiglio del Regno, composto da 25 baroni, con il compito di controllare le decisioni del sovrano.
L'espansione normanna in Italia
Le conquiste normanne si estesero anche all’Italia meridionale, ma non attraverso una spedizione militare organizzata, bensì grazie all’arrivo disordinato di cavalieri mercenari.
Questi guerrieri vennero impiegati dalle città costiere per difendersi dagli attacchi saraceni.
I primi normanni ad arrivare in Italia furono i fratelli Drengot, che combatterono i Bizantini in Puglia sotto il comando di Melo di Bari. In seguito, il re concesse a Ranulfo Drengot il Ducato di Napoli e il Principato di Capua.
In questo contesto nacque Aversa, con Ranulfo come conte: questa divenne la prima signoria normanna in Italia.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'obiettivo principale della conquista normanna dell'Inghilterra?
- Quali riforme attuò Enrico II per rafforzare il potere centrale?
- Quali furono le conseguenze della firma della Magna Charta da parte di Giovanni Senza Terra?
- Come si espanse il dominio normanno nell'Italia meridionale?
L'obiettivo principale della conquista normanna dell'Inghilterra era occupare stabilmente il territorio, non solo saccheggiarlo, come dimostrato dalla vittoria di Guglielmo il Conquistatore nella Battaglia di Hastings.
Enrico II ridusse l'autonomia dei feudatari affidando il controllo locale agli sceriffi e limitò i privilegi del clero con le Costituzioni di Clarendon, stabilendo che i processi ai membri del clero fossero giudicati da un tribunale laico.
La Magna Charta limitava il potere del re, obbligandolo a chiedere il consenso del clero e della nobiltà prima di imporre nuove tasse, e istituiva il Consiglio del Regno per controllare le decisioni del sovrano.
L'espansione normanna nell'Italia meridionale avvenne attraverso l'arrivo disordinato di cavalieri mercenari, come i fratelli Drengot, che combatterono i Bizantini e ottennero territori come il Ducato di Napoli e il Principato di Capua.