Concetti Chiave
- Gesù iniziò la sua predicazione in Palestina, attirando molte persone con le sue nuove dottrine e miracoli.
- Le autorità ebraiche e i ricchi alleati dei romani vedevano Gesù come una minaccia ai loro poteri e privilegi.
- Molti seguaci di Gesù lo consideravano il Messia, sperando in una salvezza materiale dall'oppressione.
- Le autorità ebraiche, inclusi i sacerdoti e Erode, ritennero pericolosa la predicazione di Gesù, portando al suo arresto nel 30 d.C.
- Gesù fu condannato dal Sinedrio, ma la sua esecuzione richiese l'approvazione del procuratore romano Ponzio Pilato, che infine acconsentì alla crocifissione.
Indice
L'inizio della predicazione di Gesù
Quasi trentenne Gesù iniziò Ia sua predicazione in Palestina. Le parole nuove e straordinarie che diceva, i prodigi che compiva, l’umanità della sua dottrina e la grande speranza in essa contenuta fecero sì che molte persone cominciassero a seguirlo e che le autorità si occupassero di lui.
Reazioni delle autorità ebraiche
I sacerdoti vedevano, nella predicazione di Gesù, il superamento della vecchia religione ebraica di cui si ritenevano interpreti infallibili, gli Ebrei ricchi ed amici dei padroni romani si preoccupavano per altri motivi.
Quell’uomo (il quale si definiva «figlio di Dio») predicava la fraternità, l'uguaglianza degli uomini, diceva che era più facile che un cammello entrasse nella cruna di un ago che un ricco entrasse nel regno dei cieli. Voleva per caso distruggere ogni vecchio sistema di governo, ogni privilegio sociale?Il significato spirituale e politico
Fra l’altro non tutti gli Ebrei comprendevano il significato soprattutto spirituale dell’eguaglianza predicata da Gesù. Quasi tutti quelli che lo seguivano vedevano in lui il Messia del quale tanto si era parlato e che, secondo la tradizione, avrebbe dovuto salvare il popolo ebraico anche materialmente dall’oppressione. Si preoccupò perciò anche Erode: quel «Messia» non gli avrebbe fatto perdere il trono?
Il processo e la condanna di Gesù
Così autorità ebraiche, sacerdoti, Erode, si trovarono concordi nel ritenere pericolosa la predicazione di Gesù e, nell’anno 30 d.C., lo fecero arrestare.
Gesù venne giudicato dal Sinedrio (il gran consiglio dei sacerdoti ebrei) e condannato. Tuttavia sì trattava di una condanna religiosa, nel senso che i sacerdoti giudicavano errata la dottrina di Cristo nei confronti della religione tradizionale. Perché Gesù fosse ucciso, doveva essere riconosciuto colpevole di reati civili, o politici, e giudicato da un tribunale dello Stato. Inoltre il giudizio di questo tribunale doveva essere sottoposto all'approvazione del procuratore romano in Giudea, che era allora Ponzio Pilato. Il Tribunale di Erode condannò Gesù, ma Pilato non volle approvarne la sentenza, finché Erode non riuscì a convincerlo che l’opera di Gesù era pericolosa anche per Roma. Gesù venne quindi crocifisso.
Domande da interrogazione
- Quali furono le reazioni delle autorità ebraiche alla predicazione di Gesù?
- Perché la condanna di Gesù richiedeva l'approvazione del procuratore romano?
- Qual era la percezione comune del ruolo di Gesù tra i suoi seguaci?
Le autorità ebraiche, i sacerdoti e Erode consideravano la predicazione di Gesù pericolosa perché metteva in discussione la vecchia religione ebraica e i privilegi sociali, portandoli a farlo arrestare.
La condanna di Gesù richiedeva l'approvazione del procuratore romano perché, oltre alla condanna religiosa, doveva essere riconosciuto colpevole di reati civili o politici per essere giustiziato, e il procuratore romano Ponzio Pilato doveva approvare la sentenza.
Molti dei seguaci di Gesù lo vedevano come il Messia che avrebbe dovuto salvare il popolo ebraico dall'oppressione, interpretando la sua predicazione di uguaglianza in senso materiale oltre che spirituale.