Concetti Chiave
- Gaio Gracco continuò la battaglia del fratello Tiberio per le popolazioni italiche, proponendo tre leggi cruciali nel 124 a.C.
- Le proposte includevano una legge agraria, una legge frumentaria per controllare i prezzi dei cereali e una legge giudiziaria per vigilare sui senatori corrotti.
- Gaio tentò anche di estendere la cittadinanza alle popolazioni italiche, incontrando l'opposizione feroce dei senatori.
- La resistenza senatoria culminò nell'assassinio di Gaio e nella morte di oltre tremila suoi sostenitori.
- Con l'abolizione delle leggi dei Gracchi, la corruzione dilagò a Roma, colpendo anche l'esercito composto da molti soldati italici.
Le proposte di Gaio Gracco
La lotta coraggiosa di Tiberio, per le popolazioni italiche, fu ripresa dal fratello Gaio Gracco, che si presentò al tribunato nel 124. Eletto, presentò tre proposte di legge:
1) Legge agraria (simile a quella già presentata dal fratello);
2) Legge frumentaria (lo Stato doveva fissare il prezzo del grano e del pane, per evitare speculazioni);
3) Legge giudiziaria (si dovevano creare delle commissioni per controllare i senatori, i magistrati, i proprietari che si erano illecitamente arricchiti). Più tardi Gaio ripropose la legge che concedeva la cittadinanza alle popolazioni Italiche.
La reazione dei senatori
Ovviamente la lotta dei senatori fu ancora più accanita contro Gaio, il quale venne aggredito e, per non farsi uccidere dai nemici, si fece uccidere da un suo schiavo fedele.
La reazione dei senatori fu terribile: in pochi giorni vennero assassinati più di tremila seguaci dei fratelli Gracchi; le leggi proposte dai due fratelli furono immediatamente abolite e venne dichiarata solennemente intoccabile la proprietà privata della terra.
Corruzione e instabilità a Roma
Senza più controlli, in Roma dilagò la corruzione, che si estese persino all’interno dell’esercito, nel quale, fra l’altro, erano vivissimi i fermenti, in quanto una notevole parte di esso era ancora costituita da soldati facente parte di popolazioni di origine italica.