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Concetti Chiave

  • Nel 1492, la resa di Granada segnò la fine del dominio musulmano in Spagna, portando all'unificazione religiosa sotto i re cattolici Isabella e Ferdinando.
  • L'espulsione degli Ebrei e dei musulmani impoverì la Spagna, privandola di abili artigiani e mercanti, con conseguenze negative sull'economia e la cultura.
  • Nel 1492, Isabella di Castiglia supportò Cristoforo Colombo nel suo viaggio verso le Indie, sperando di accedere direttamente alle preziose spezie orientali.
  • Il Portogallo, pionieri nelle esplorazioni marittime, cercò nuove rotte per aggirare l'Africa e accedere direttamente alle merci asiatiche, culminando nel viaggio di Vasco da Gama nel 1498.
  • La caravella, un'innovativa nave portoghese, facilitò le esplorazioni oceaniche grazie alla sua maneggevolezza e capacità di carico, superando le paure antiche dei mari sconosciuti.

Indice

  1. La resa di Granada
  2. L'unità religiosa in Spagna
  3. L'espulsione degli Ebrei
  4. Il viaggio di Colombo
  5. Il commercio delle spezie
  6. L'espansione portoghese
  7. Le difficoltà della navigazione
  8. Le esplorazioni portoghesi

La resa di Granada

Il 2 gennaio 1492, dopo una decina d'anni di assalti e di trattative, fu il giorno della resa di Granada, la capitale dell'ultimo regno mussulmano nella Spagna cristiana. Vestiti di lussuosi abiti in stile moresco (arabo), i vincitori, Isabella regina di Castiglia e Ferdinando re d'Aragona, salirono lungo i sentieri alberati che portavano all'Alhambra, reggia e fortezza dei re mussulmani.

Qui, in un salone luccicante di specchi, sulle cui pareti erano riprodotti alcuni versetti del Corano, li attendeva l'ultimo re mussulmano per la consegna delle chiavi del palazzo: con questo gesto simbolico l'Alhambra dagli Arabi ai re di Spagna. Immediatamente dopo la pia regina Isabella fece consacrare dal vescovo la moschea della reggia. Poi, nell'edificio diventato ora chiesa cristiana, si inginocchiò a pregare.

L'unità religiosa in Spagna

Castiglia e Aragona erano Paesi fondalmentalmente diversi per lingua, tradizione, economia e storia. I re cattolici, Isabella di Castiglia e fErdinando d'Aragona, sapevano bene che l'unità religiosa della popolazione sarebbe stata la base più solida su cui fondare il nuovo regno e il loro potere. Perciò in Spagna tutte le minoranze religiose furono perseguitate, forzate alla conversione oppure espulse.

L'espulsione degli Ebrei

Il 1492, l'anno della vittoria cristiana sul regno islamico di Granada, fu anche quello dell'allontanamento della Spagna di decine di migliaia di Ebrei, costretti ad abbandonare il Paese entro il tempo massimo di quattro mesi, con il divieto di portare con sè oro o denaro. Gli Ebrei espulsi trovarono rigugio in Italia, nell'Africa del nord, in Portogallo o nel più tollerante impero ottomano. Molti Ebrei preferirono convertirsi al cattolicesimo. Ma subito si cominciò a dubitare della sincerità della loro conversione e ad accusarli di conservare di nascosto usanze della religione ebraica. Più tardi anche i mussulmani di Spagna furono costretti a scegliere fra conversione ed esilio, e quelli che scelsero la nuova fede vennero sospettati e perseguitati come gli Ebrei convertiti finchè, all'inizio del XVII secolo, furono costretti a lasciare anch'essi la Spagna. Anche per smascherare i falsi convertiti fu istituito il tribunale dell'Inquisizione spagnola. L'allontanamento dei mussulmani ed Ebrei, tuttavia, impoverì il Paese di bravi contadini, di abili artigiani, di mercanti e anche di molti medici e professionisti, con conseguenze negative per l'economia del ragno e per la sua ricchezza culturale.

Il viaggio di Colombo

Nell'aprile 1492, pochi mesi dopo la conquista di Granada la regina Isabella di Castiglia si impegnò a concedere navi ed equipaggi, nonchè il titolo di "ammiraglio del gran mare oceano", a un navigatore italiano di nome Cristoforo Colombo. Questi cercava finanziamenti per un viaggio oltrel' oceano alla volta delle Indie.

Il commercio delle spezie

Le Indie erano le terre di seta, dei tessuti preziosi, degli imperi favolosi descritti da Marco Polo nel Milione: per questo i sovrani spagnoli non dimenticarono di affidare a Colombo una lettera per il Gran Khan. Ma le Indie erano importanti proprio perchè da lì provenivano le spezie - pepe, zenzero, noce moscata, chiodi di garofano, cannella - ricercatissime su tutti i mercati europei e a quel tempo assolutamente sia come medicinali sia per rendere più gradevoli i cibi. Dai lontani Paesi dell'oriente le spezie erano trasportate sulle navi dei mercati arabi fino al mar Rosso e poi, su imbarcazioni più piccole, raggiungevano Suez. Qui venivano caricate su cammelli e, via terra, arrivavano ai porti del Mediterraneo da dove partivano le navi genovesi e veneziane che provvedevano a distribuirle in tutta Europa. I mercanti facevano affari d'oro, ma a causa di questi passaggi a catena - dagli Arabi ai Veneziani e Genovesi e da questi agli altri Europei - il prezzo delle spezie aumentava vertiginosamente.

L'espansione portoghese

Sulla via delle Indie Colombo era stato preceduto dai navigatori portoghesi. Già dal 1415 il Portogallo si era impossessato del porto africano di Ceuta, posto sullo stretto di Gibiterra, proprio sull'imboccatura del Mediterraneo, e di qui poteva controllare tutto il traffico di schiavi, di avorio e , sopratutto, di oro proveniente dall'Africa. L'Europa aveva un grande bisogno dell'oro africano, perchè le sue miniere si erano esauriti e i mercanti orientali, in cambio delle loro merci preziose, accettavano solo oro sonante. Perciò in un primo momento i navigatori portoghesi si concentrarono sull'Africa. Poi, quando il domino ottomano sul Mediterraneo orientale rese pericolose o impraticabili alcune rotte marittime, tentarono nuove vie cercando di circumnavigare l'Africa, cioè di navigare tutt'intorno a questo continente per poter raggiungere l'oriente e rifornirsi direttamente di merci pregiate. Alla base di questo proggetto c'era certamente la speranza di arricchirsi, ma a essa si aggiungeva anche il desiderio cristiano di diffondere il Vangelo fra popolazioni che non lo conoscevano.

Le difficoltà della navigazione

Nel Quattrocento le difficoltà di navigazione negli oceani erano ancora enormi. Per sfuttare pienamente la forza dei venti, bisognava a volte allontanarsi dalla costa anche per migliaia di miglia e affrontare il mare aperto. Ed era necessario affrontare antiche paure: che all'equatore il mare ribbolisce per il gran caldo, che gli oceani fossero popolati da creature mostruose, che al di sotto dell'equatore ci si ritrovasse a testa in giù.

Le esplorazioni portoghesi

Tuttavia fin dalla metà del secolo i Portoghesi avevano messo a punto un nuovo tipo di imbarcazione, la caravella: maneggevole, veloce e un'ampia capacità di carico, fu questa la nave delle esplorazioni e dei viaggi transoceanici. Le spedizioni portoghesi si spinsero sempre più a sud lungo le coste occidentali dell'Africa, raggiungendo in tappe successive il capo Bojador, il capo Bianco e il Golfo di Guinea, esplorato nel 1456 dal genovese Antoniotto Usodimare. Il punto più Meridionale dell'Africa fu avvistato nel 1488 dal portoghese Bartolomeo Diaz, che li diede il nome di "capo delle tempeste". Una decina di anni più tardi un'altro portoghese, Vasco da Gama, partì con quattro piccole navi per raggiungere l'India. Egli ormai conosceva il ritmao dei venti e; doppiato il capo delle Tempeste, che ribbattezzò capo di buona speranza, risalì la costa orientale dell'Africa fino a Mombasa. Di lì, in ventitrè giorni di navigazione attraverso l'oceano Indiano, raggiunse il porto di Calicut, in India. Era il 1498: la via marittima delle Indie era ormai aperta e i Portoghesi l'avevano trovata per primi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'evento significativo avvenuto il 2 gennaio 1492 in Spagna?
  2. Il 2 gennaio 1492 segna la resa di Granada, l'ultimo regno musulmano in Spagna, ai re cattolici Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona.

  3. Quali furono le conseguenze dell'espulsione degli Ebrei e dei musulmani dalla Spagna?
  4. L'espulsione impoverì la Spagna di contadini, artigiani, mercanti e professionisti, con effetti negativi sull'economia e la ricchezza culturale del paese.

  5. Qual era l'obiettivo principale del viaggio di Cristoforo Colombo finanziato dalla regina Isabella?
  6. Colombo cercava di raggiungere le Indie per ottenere spezie e altri beni preziosi, cruciali per i mercati europei.

  7. Quali furono le innovazioni portoghesi che facilitarono le esplorazioni oceaniche nel Quattrocento?
  8. I Portoghesi svilupparono la caravella, una nave maneggevole e veloce, adatta per le esplorazioni e i viaggi transoceanici.

  9. Chi fu il primo a trovare la via marittima per le Indie e quando?
  10. Vasco da Gama, un navigatore portoghese, trovò la via marittima per le Indie nel 1498, doppiando il capo di Buona Speranza e raggiungendo l'India.

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