Concetti Chiave
- I Germani, originari dei pascoli della Russia meridionale, si stabilirono in Scandinavia grazie al clima mite, sviluppando l'agricoltura e la lavorazione del ferro.
- Un cambiamento climatico nel II secolo costrinse i Germani a migrare verso ovest, occupando terre che i Romani chiamarono "Germania libera".
- Gli Unni, originari delle steppe della Mongolia, dopo essere stati scacciati dai Cinesi, si spostarono verso l'Europa, influenzando le migrazioni barbariche.
- I Visigoti, una tribù germanica, entrarono nell'Impero Romano, sconfiggendo i Romani nella battaglia di Adrianopoli nel 378, segnando l'inizio del declino dell'Impero Romano d'Occidente.
- La morte di Attila e il crollo del potere degli Unni accelerarono la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, culminata nel 476 con la deposizione dell'ultimo imperatore, Romolo Augustolo.
Indice
I barbari e i germani
Migrazione e clima
Dalla Russia i germani insieme ai celti e alti popoli si spostarono e andarono ad occupare la Scandinavia, terra in cui allora, a differenza d'oggi, c'era un clima molto mite che aveva permesso loro di praticare l'agricoltura. Qui avevano anche imparato a lavorare il ferro con cui facevano i loro spadoni che erano l'incubo di tutti i nemici. Nel II secolo un forte cambiamento climatico costrinse i Germani a emigrare verso altre terre che occuparono e che i Romani poi chiamarono "Germania libera". I germani avevano imparato a vivere al confine con i Romani e non ci erano mai stati problemi fin quando non arrivò una tribù dalle steppe della Mongolia.
Gli unni e la grande muraglia
Erano una tribù nomade che per vivere faceva continue razzie. Allevavano tanti cavalli ed ognuno per legge ne doveva avere almeno sette. Gli Unni vivevano vicino all'Impero Cinese e per evitare di subire le razzie degli Unni, i Cinesi avevano eretto un grande muro che prese il famoso nome di "Grande Muraglia". Questa costruzione, però, non impedì agli Unni di entrare nell'Impero e infatti nel II secolo a.C sconfissero i Cinesi e presero in mano l'impero. Gli Unni ormai erano passati dallo stato rozzo allo stato nobile e raffinato. Tutto questo però finì nel I secolo d.C quando i Cinesi, grazie all'invenzione della balestra, riuscirono a scacciare gli Unni dal loro Impero. Gli Unni furono decimati ma quei pochi che riuscirono a scappare non vollero ritornare alla vita che conducevano prima e quindi partirono verso l'Europa perché avevano sentito parlare di un Impero tanto ben organizzato e sviluppato quanto quello Cinese. Intrapresero questo viaggio prima in pochi e poi man mano sempre ingrandendosi di più. Questo viaggio durò 250 anni e cambiò la storia dell'Asia e dell'Europa. Quando arrivarono in Europa trovarono ai Confini dell'Impero i Germani e iniziarono subito a incentivarli affinché attaccassero l'Impero Romano.
Divisione dell'impero romano
Nel frattempo l'Impero si divise in Impero Romano d'Occidente e Impero Romano d'Oriente e gli Unni attaccarono i Germani più vicini a loro e cioè i Goti che si dividevano in Goti dell'est(Ostrogoti) e Goti dell'ovest (Visigoti). Entrambi i gruppi sentendosi sottomessi chiesero il permesso di entrare nell'Impero e ad entrambi venne accettato.
La battaglia di adrianopoli
I Visigoti vennero fatti entrare ma vennero abbandonati al loro destino senza ricevere un minimo di aiuto da parte dei Romani e allora decisero di attaccarli. Affrontarono i Romani in più battaglie e incredibilmente li sconfissero nell'ultima battaglia: la battaglia di Adrianopoli combattutasi nel 378 e che determinò la fine dell'Impero Romano d'Occidente anche se per altri cent'anni resistette. L'impero Romano d'Oriente invece si salvò pagando un grosso tributo ai Visigoti e con il tempo riuscì a ricostruire la propria economia e la propria organizzazione e durò altri 1000 anni.
Il sacco di roma e alarico
Nel 410 i Visigoti capeggiati da Alarico fecero il famoso "Sacco di Roma". Alarico poi proseguì verso sud ma morì e, secondo una leggenda, fece seppellire il suo preziosissimo bottino sul letto del fiume Busento. I Visigoti conquistarono la Spagna e si stabilirono lì.
Attila e il flagello di dio
A capeggiare gli Unni ora c'era Attila il quale lanciò tutti i suoi clan alla conquista di un Impero. Attaccò l'Imperatore d'Oriente al quale impose un tributo molto grosso; poi marciò verso la Gallia ma fu respinto e allora tornò indietro e saccheggiò Milano. Attila in quel periodo controllava un vasto Impero e aveva il titolo di "flagello di Dio" datogli dai cristiani per la tale paura che aveva incuto in essi. Nel 452 il papa Leone I Magno incontrò Attila per pregarlo di non saccheggiare Roma e di accettare un riscatto per prigionieri di famiglia nobile. Leone per fortuna ottenne entrambe le cose e aumentò il suo già grande prestigio. L'anno successivo Attila morì e la fortuna degli Unni cadde.
La fine dell'impero romano
Il crollo dell'Impero Romano era vicino e come ultimo re andò un ragazzo che si chiamava Romolo ma che per disprezzo venne chiamato Augustolo. Nel 476 l'Impero Romano d'Occidente crollò e questa data segnò la fine del mondo antico e l'inizio del Medioevo.
Domande da interrogazione
- Chi erano considerati i barbari dai Romani?
- Quali eventi portarono i Germani a migrare verso altre terre?
- Come influenzarono gli Unni le migrazioni dei Germani?
- Quale fu l'esito della battaglia di Adrianopoli?
- Quale ruolo ebbe Attila nella storia dell'Impero Romano?
I Romani consideravano barbari coloro che abitavano al di fuori del confine del loro Impero, in particolare i Germani.
Un forte cambiamento climatico nel II secolo costrinse i Germani a emigrare verso altre terre, che i Romani chiamarono "Germania libera".
Gli Unni, una tribù nomade proveniente dalle steppe della Mongolia, incentivarono i Germani ad attaccare l'Impero Romano.
La battaglia di Adrianopoli nel 378 vide la sconfitta dei Romani da parte dei Visigoti, segnando l'inizio della fine dell'Impero Romano d'Occidente.
Attila, capo degli Unni, attaccò l'Impero Romano d'Oriente e saccheggiò Milano, ma fu fermato da Papa Leone I Magno che lo convinse a non saccheggiare Roma.